da Vincenzo Rocchino, Genova
Suggerisco all’americano Marchionne, di farsi due conti sui miliardi di lire – ed euro – che lo Stato Italiano ha versato alla Fiat per molti decenni; di aggiungere a questi i miliardi sborsati per la cassa integrazione alla quale la Fiat è ricorsa, ed attinto, a piene mani; scoprirebbe così, detratto il valore attuale Fiat, qual è la reale proprietà degli Agnelli&C; scoprirebbe che ce la siamo pagata almeno due volte! Oggi Marchionne, fa il padrone, cancella regole e diritti conquistati in un secolo di lotte, grazie all’afasia della sinistra ex classista-operaia e all’appoggio implicito di un governo interessato alla divisione dei sindacati, all’indebolimento della classe operaia e a quello – gravissimo – di “sindacalisti” del tipo Bonanni&C, sempre pronti a firmare “di tutto e di più”.
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Il damerino Belpietro si aggira fra le pagine del suo Giornale come un novello Alice nel paese delle meraviglie! E ci racconta, con la sua proverbiale “onestà intellettuale”, del presunto attentato che Fini starebbe organizzando a se stesso e, ciliegina sulla torta, che il Presidente della camera abbia avuto rapporti con una escort. Sarà vero? Sarà paranoia? Che giornalismo è questo? Se non altro il Diavolo Santoro parte dalle carte dei tribunali e dalle inchieste dei magistrati, mi pare.
da Gianni Guasto
Sembra che anche questa volta il sedicente perseguitato politico Cesare Battisti la sfangherà. Il Presidente Lula sembra infatti intenzionato a negare l’estradizione chiesta dai PM italiani, temendo che l’incolumità dell’illustre ospite possa essere compromessa durante il soggiorno in patria. Perché questo? Forse perché il nostro Governo non gode di una particolare simpatia fra i paesi demociratici per le ricorrenti “sviste” contro la libertà (dalla “macelleria cilena” del G8 genovese alla legge-bavaglio)? Forse, ma è improbabile. L’Italia è certamente un Paese a rischio-democrazia, ma questo non significa che vi sia già operante un regime. Abbiamo, per fortuna, ancora qualche paletto che tiene, e finora, neppure Berlusconi è riuscito a piegare totalmente le Istituzioni ai propri interessi, nonostante gli enormi sforzi profusi. E’ possibile che ce la faccia, ma non è ancora detto. Nel frattempo, il nostro sistema carcerario non sembra essere particolarmente afflittivo, per lo meno per i carcerati famosi. E Battisti certamente lo è. Ma un’altra domanda s’impone: come mai un Governo di destra, puntutamente anticomunista, si è “dimenticato” da due anni a questa parte di fare un’azione diplomatica decente a sostegno delle richieste dei PM? In fondo Battisti non è un piduista, ma un “proletario armato per il comunismo” con una certa inclinazione per i reati comuni. E allora perché non mostrare all’estero che l’Italia non è il regno della repressione, nonostante i La Russa e i Gasparri? Ma Frattini tace. Perché? Mistero.
da Muin Masri
Puntuali come ogni anno, ecco l’oroscopo in regalo ai gentili frequentatori del blog di Csf.
Leggi tutto »
FIAT VOLUNTAS MEA IN LABOR VOBIS da Armando Gasparini, Veneto Alto
Nichi Vendola: Il contratto della Fiat è un “punto dirimente” (la base aprezzerà) Sergio D´Antoni: Vendola non ha rispetto per la maggioranza dei lavoratori. (praticamente un fascistoide) Sergio Cofferati: Il manifesto della nuova associazione a sostegno della Fiom “Lavoro e libertà” esalta «il conflitto sociale contro l´incubo autoritario del sistema Governo-Confindustria-Fiat». (fascistoidi pure questi) Pier Luigi Bersani: Non personalizzo. Non è una questione che riguarda solo Marchionne e la Fiom. L´intesa di Mirafiori conferma la necessità di un accordo di sistema, di regole sulla rappresentanza e sulla democrazia sindacale.(tengo famiglia: me ne lavo le mani) Stefano Fassina, braccio destro del segretario per i temi economici: Quella di Marchionne è la risposta sbagliata a un problema vero. (forse non ha parlato col capo) Piero Fassino, Sergio Chiamparino e Franco Marini: In fabbrica voterei sì all´accordo, nell´interesse dei lavoratori. (andate avanti voi…) Maurizio Landini, segretario Fiom replica: Andate prima nelle catene di montaggio e vediamo se poi ragionate ancora nello stesso modo. (tutti assieme appassionatamente però) Tutti uniti insomma…separatamente!
da Alberto Veneziano
Un grande anno il 2010, un anno memorabile che verrà ricordato per lo sviluppo e il progresso che ha portato nel mondo. Cindia, Brasile, Sud America e Africa festeggiano la riduzione della secolare disuguaglianza nei confronti dei paesi avanzati. Questa la visione di un cittadino del mondo. Dal nostro angolo, marginale, di paese costretto ad essere per decenni “border line” fra mondo civile e soviet, la visione è meno positiva ma ci sono buone notizie. Su tutte la svolta impressa dall’uomo dell’anno, Marchionne, verso la rottamazione dei residuati del soviet all’italiana ancora presenti nel sindacato, nella scuola, nella magistratura. Questa è la strada giusta, seguendola pazientemente e con determinazione usciremo presto dal tunnel. Auguri a tutti.
da Massimiliano De Simone
L’esito della vicenda Battisti costituisce un pericoloso precedente ed è un nuovo ‘successo’ diplomatico del nostro premier. Egli, a forza di dire barzellette nei convegni internazionali e andare a braccetto con i più noti dittatori viventi, ha propalato l’immagine di un Italia antidemocratica, governata da un oligarchia reazionaria e con carceri tipo Guantanamo. Questa vulgata ha spinto un paese industrializzato a concedere asilo politico (asilo politico!) a un nostro connazionale. Quanto in basso dovremo ancora cadere?
Negli utlimi vent’anni, e nonostante il metodo Berlusconi, in questo paese è poco cambiato o quasi. Il medico continua a fare il medico e qualche volta scappa pure il morto, lo chiamano complicazione. Le prostitute continuano a fare il loro mestiere con e senza il goldone. Gli operai non hanno mai smesso di fare gli operai e morire per distrazione. Gli studenti continuano a fare gli studenti dentro e fuori le piazze. I disoccupati continuano a cercare lavoro in nero. Le casalinghe non hanno mai smesso di fare le casalinghe e guardare “Forum” con piacere… Caro Csf, in questi ultimi vent’anni, cosa è successo ai tuoi cari colleghi giornalisti? Perché hanno smesso di fare giornalismo?
da Dan Galvano (a Natale in Italia)
E’ arrivato Feltri a Libero e i modi di fare giornalismo si sono allineati alla recente conduzione de Il Giornale. L’editoriale di Belpietro dovrebbe essere usato come modello negativo al primo giorno di scuola di giornalismo. Non un briciolo di fonti nè alcun nome, ma solo un’accozzaglia di insinuazioni. Esaurita la storia di Montecarlo, tocca andare avanti con qualcos’altro.
“il Melone”, ovvero il federalismo fiscale, per molti comuni e regioni, sarà bianco e duro da digerire; per anni si è ostinatamente taciuto sui reali costi e cosa avrebbe realmente comportato; ora, a un passo dal vederlo attuato, giungono i primi segnali tutti per nulla rassicuranti: molte regioni con i comuni pressoché alla miseria per l’ effetto ICI, vedranno ulteriormente aggravarsi la loro situazione di cassa. Ove non si arrivasse alla bancarotta, i servizi subiranno ulteriori feroci tagli e aumenti stratosferici.