da Vincenzo Rocchino, Genova
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da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
“Il voto a Berlusconi è il voto più inutile che noi donne possiamo dare. Lui ci considera solo in posizione orizzontale, ma io non gliela do…”. Così arringava le folle con la consueta eleganza Daniela Santanchè alla vigilia delle elezioni del 2008. Ora, a distanza di due anni, l’onorevole tutta d’un pezzo nel frattempo nominata sottosegretario all’Attuazione del Programma proprio del governo Berlusconi, fa notte fonda nei salotti tv a difendere con l’ardore di una paladina le trasgressioni sessuali senili del suo Cavaliere. In perfetto stile Pdl televisivo, urla, sovrasta, interrompe, irride chiunque contesti o critichi i costumi sessuali del sultano Berlusconi. Una domanda aleggia sempre nell’aria, una di quelle che tolgono il sonno agli italiani: sul premier avrà cambiato opinione o posizione?
da Vittorio Grondona – Bologna
La Lega Nord è da sempre convinta che siano le Regioni del nord a mantenere l’Italia. Pagano più tasse rispetto al centro e al sud e non hanno in cambio i servizi sociali corrispondenti a quanto pagato. Il federalismo fiscale, a suo pensare, dovrebbe mettere pertanto le cose a posto. In tale evenienza gli italiani si troverebbero quindi di fronte ad una situazione sociale in cui sulla carta ciascuna regione dovrà arrangiarsi con i propri mezzi. Le regioni, ivi comprese per il gioco delle probabilità anche quelle del nord, che non ce la faranno per qualsiasi motivo, crisi occupazionale, disgrazie naturali, ecc., , sarebbero confinate senza alcun dubbio nella miseria e nella rovina sociale. Roma sarà anche ladrona, ma io mi sono convinto che in un paese configurato geograficamente come l’Italia, una finanza centralizzata, razionalmente bene gestita, possa garantire sempre al meglio l’equità nazionale degli interventi di qualsiasi natura.
da Gian Paolo De Tomasi (Busto Arsizio)
Mi sfugge per qual motivo debba essere concessa la legge Bacchelli a Califano – il quale notoriamente ha dilapidato la propria fortuna – e non a un normalissimo operaio che, magari, non ha più lavoro a causa della crisi. Ognuno è artefice del proprio destino, tutto il resto è noia.
da Carla Bergamo, S. Paulo
Sarà che è una domenica anomala, sarà che mi è calata l’adrenalina delle elezioni brasiliane, sarà che a forza di leggere i giornali e siti italiani sto scoprendo che gli Italiani starnazzano molto e cambiano niente… sarà che adesso mi sto riascoltando Un giorno da pecora del 4 novembre e mi devo ingoiare la Finocchiaro (così demagoggigo!). Mi viene letteralmente da piangere. A me l’Italia piace tanto, mi orgoglio di essere italiana prima che friulana o brasiliana… ma stanno facendo di tutto per farmi cambiare sentimento. La Finocchiaro! Che dà del maleducato e arrogante a Renzi e sbaciucchia e abbraccia Schifani perché accusato di mafia. Mah, devo aver sbagliato pianeta, epoca, nazionalità, educazione… mio padre ha sbagliato tutto insegnandomi etica ed educazione. Meno male che Lula c’è (e anche Dilma
da Massimo Mai
Il ministro Bondi dopo i crolli a Pompei dichiara “Se mi sentissi responsabile mi dimetterei”. Surreale, se il ministro dei Beni Culturali, di una coalizione, che è lì da parecchio tempo, non si sente responsabile della conservazione di uno dei principali siti di sua competenza mi domando di cosa sia responsabile. Tanto vale abolire il ministero.