da Gianni Guasto
Quando ero giovane, dopo aver scoperto che soltanto pochi anni prima della mia nascita si era consumato l’orrore della Storia, mi ero illuso: se il bunker di Berlino e Piazzale Loreto avevano segnato una linea di discontinuità con quel mondo in cui le belve avevano il dominio assoluto, almeno in Occidente -mi dicevo- eravamo entrati, forse definitivamente, nella Civiltà; magari una Civiltà light, visto che ci accontentavamo di bandire soltato il dolore estremo. Ma così non è stato,e neppure l’orrore ci è stato in seguito risparmiato.La vicenda di cui le Abuelas di Plaza de Mayo sono state testimoni è lì a ricordarci che l’orrore è lo stesso di Auschwitz. E d’altronde questo stesso orrore ha circolato per i campi della Cambogia come a Srebrenica. Quando ho visto Pinochet morire nel suo letto, ho pensato che eravamo daccapo. Ieri, si è consumata l’ennesima assoluzione contro i boia di Piazza della Loggia, trentasette anni dopo: ma nessuno si illuda che i traumi della Storia si possano rimuovere. Le conseguenze di questa sciagurata incapacità di guardarci dentro impietosamente le pagheremo tutti e le pagheranno i nostri figli, non soltanto gli esecutori materiali delle stragi.
La versione integrale della lista dei valori di sinistra letta da Bersani a Vieni via con me e commentata da Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano
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da Claudio Urbani, Roma
Segnalo questo articolo, per la sua attualità, mi sembra alquanto opporuna sia portata alla conoscenza di tutti: http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/news/ndrangheta_lombardia-9205109/?ref=HREA-1
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani sono stati perfettamente complementari: non c’era tutta questa differenza fra destra e sinistra (mi pare). Effettivamente un contraddittorio ci manca
da Alberto Veneziano
A Vicenza il Bacchiglione è ancora a pochi centimetri dalla tracimazione. Più di centomila “partite” IVA sono già finite sott’ acqua. Ma oggi è il 16 novembre, si paga l’IVA trimestrale e la sesta rata delle tasse. Ma come fare? Ingoiati computer, archivi, documenti, come si fa a pagare? RAZZI VOSTRI, questa è la risposta della patria. Così mi dice gr24, vorrei non crederci, ma ho paura che sia proprio così, niente deroghe per le fabbriche non sgomberate. VENETO, PAGA E TASI
da Carla Bergamo, S. Paulo
CSF, con la scusa di Facebook, pure sul quale stai diradando le apparizioni, trascuri (e trascuriamo) il bellissimo blog che già fu pieno di pensieri e parole…e emozioni. Emblematica la foto sul tuo profilo, immerso nel mare di Salinas, godendoti la libertà acquisita ‘grazie’ a feissbuk… Ma non c’è più quel metaforico tavolo di bar con gli amici che arrivano e vanno, dicendo la loro, qualcuno andando fuori tema, qualcuno accendendo un “ddibbbattito’… era eccitante la mattina accendere il PC e cercare i nuovi post, i nuovi pensieri, le discussioni, meditazioni, poesie, storielle… ora è tutto limitato, con i max 430 caratteri di FB e quasi nessuno che ti legge, le stesse notizie condivise da dieci di loro, perché nessuno ha notato che già era stato pubblicato, vogliono battere il record di “amici” (maddeché?)… è tutto un bla bla bla, tante immagini, tanti “io-io-io”, molto “bairrista”, come si dice qui, scarso interesse per ciò che succede fuori dalla loro “parrocchia”. Qualche volta mi vien voglia di desistere, non mi diverto più. Ma voglio bene a tutti lo stesso.
Sono felice di aver visto Paolo Conte ieri sera. I suoi suoni, le sue parole e la sua voce arricchiscono le mie giornate dai tempi di “azzurro”, ma mi mancava un tassello. Voglio ringraziare Fazio, in queste cose è impagabile, perché, anche se l’uomo misterioso ora lo è un po’ meno, ho visto quello sguardo, impacciato e innocente, buono e gentile, geniale. Resterà nella mia memoria assieme alle sirene del porto di Genova che salutano De Andrè e a pochi altri attimi. In questo, impagabile è la TV: un’istantanea, un’atmosfera, in mezzo a tanto ciarpame, ogni tanto, piccole gocce di splendore che, almeno a me, rendono vivibile la vita.
da Dan Galvano, Basilea
Io pensavo che non essendoci piu’ un filtro diretto per la pubblicazione sul blog nei commenti, la cosa avrebbe attirato nuovi lettori e soprattutto nuovi interventi. Sui lettori non posso pronunciarmi, ma constato invece che a scrivere sono piu’ o meno sempre gli stessi. Caro Claudio, dove sono tutti i tuoi amici di Facebook? Sono tutti li’ solo a cazzeggare? E poi, perchè non ti fai una “self-marchetta” durante Un giorno da pecora?