da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Persino Luca Cordero di Montezemolo afferma cose umane, semplici e chiare, come appena, appena posseduto da un’anima Bertinottiana… Il piccolo Cesare, il premier con la cromatina in testa fa piccoli miracoli: prima con Gianfranco Fini, ora con l’indomito presidente della Ferrari. Dove andremo a finire così… chi lo sa?
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Dopo lo strepitoso successo di Vieni via con me… Mi incuriosisce leggere che, secondo i dati Auditel elaborati da Studio Frasi, il programma di Saviano e Fazio è seguito soprattutto al Nord. Il distacco rispetto al competitor di Mediaset, il Grande fratello, va da un minimo del 10% fino al 34% di share tra Veneto, Piemonte, Lombardia e Liguria, mentre il reality di Canale5 vince di molto in Campania, Calabria, Sicilia e Puglia. Come si spiega che un programma notoriamente di sinistra, un presentatore di sinistra, su una rete come TeleKabul, venga visto maggiormente da telespettatori, in luoghi, dove vince la destra? e al Sud, dove vince la sinistra, guardano Grande fratello?
da Dan Galvano, Basilea
Da un articolo di Luigi Mascheroni su Il Giornale a proposito del nuovo nemico: “Il perfetto finiano, infatti, ha sempre avuto tempo da perdere. Del resto, una volta passava le giornate sulla saga di Tolkien, oggi con le seghe di Farefuturo”. Tanto per capire con chi abbiamo a che fare.
da Emilio Pierini (www.interessati.blogspot.com)
Lisbona – Vertice Nato – 20 Novembre 2010 Dalla conferenza stampa di fine lavori del vertice Nato è stato rivelato un dato nello stesso tempo curioso ed impressionante: il 92% degli afghani delle province del sud vivendo nel più totale analfabetismo e nella più totale disinformazione, non conoscono cosa sia successo a New York l’11/09/2001 e si chiedono perché il paese da 9 anni sia occupato dagli eserciti stranieri.
Roma – Italia – 20 Novembre 2010 Dieci milioni di italiani che ogni giorno guardano il Tg1 ed il TG5, vivendo nella più totale disinformazione e non conoscendo i casi Previti, Mills, Dell’Utri e Mangano, non si chiedono per quale motivo il 30% dell’elettorato (dato nel tempo variabile), da 16 anni avalla l’invasione del nostro territorio da parte di Berlusconi ed i suoi ascari.
da Alberto Veneziano
C’è quella vecchia storiella del cumenda milanese in gita a Napoli che vede un tizio stravaccato in un angolo con un cappello davanti e non può capacitarsi. “Ma cosa fai li, ma tirati su che sei giovane, ma trovati un lavoro”… e perché? risponde quello. “Ma come perché! Il lavoro nobilita, l’articolo uno, il dovere di contribuire, guarda me: ho cominciato a prendere calci in culo che avevo le braghe corte ma adesso sono arrivato!” E perché ? “Ma come perché! Quando arrivi come me puoi vivere senza lavorare!” … E io mò che sto facendo? (troppo lunga)
Sono 15 anni che in Campania c’è l’emergenza rifiuti: per i napoletani affogare nella spazzatura è diventato la normalità. Nel 1994 Ciampi dichiara la prima emergenza Sud. Confermata dai governi Dini 1996, D’Alema 1999, Berlusconi 2001, Prodi 2007, di nuovo Berlusconi 2008, per arrivare al 2010. Miliardi su miliardi del contribuente sono stati buttati nei cassonetti. La gestione dei rifiuti non è certo compito dello Stato (che può dettare le linee guida) ma dei sindaci e dei presidenti di provincia. Ma questi cittadini sono come tutti gli altri? Avviare la raccolta differenziata e lo smaltimento come avviene in tutta Italia è chiedere troppo? Evidentemente sì…
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da Massimiliano De Simone
la Lega, in dieci anni di governo, non ha portato a casa nessun risultato, salvi il simulacro del federalismo fiscale (sempre annunciato e mai realizzato) e l’occupazione sistematica delle poltrone del potere, in puro stile Cencelli. Ora il senatùr ha deciso: si torna all’opposizione. Giusto. Non c’è niente di meglio che un quinquennio passato a riempire ampolle dell’acqua del Po, a convocare parlamenti del nord e a sbraitare contro Roma ladrona per convincere gli elettori in verde che non c’è mai stato un governo fallimentare della Lega, e che tutto deve ancora cominciare.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Tagli all’Università, alla scuola pubblica, alla sanità, alla ricerca (chi l’ha vista?), ai servizi sociali … ma il “buon governo” Berlusconi l’8 aprile 2009 (al culmine della crisi) ha dato il via libera per l’acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter che impegneranno l’Italia fino al 2026 per una spesa di circa 15 miliardi di euro. Domanda scema: a chi andiamo a fare la guerra? Mentre tutta l’Europa ha deciso di ridurre le spese militari? Forse ci è sfuggito qualche covo di pericolosi comunisti da eliminare con massicci bombardamenti? I cacciabombardieri, sono aerei da guerra; la nostra Costituzione cosa dice a proposito della guerra?