da Giorgio Goldoni
Mentre l’Italia si prepara agli ozi estivi , secondo fonti internazionali Ahmadinejad preparerebbe il suo primo ordigno nucleare in barba ad ONU e commissioni internazionali inconcludenti. Potremmo già nel mese di agosto (infausto mese per Israele) assistere ad un conflitto nucleare geograficamente limitato, tante volte minacciato? Va da sè che non esiste il nucleare intelligente e che ciò significherebbe la fine per l’Europa e il Medio Oriente.
da Claudio Urbani, Roma
Non pediamo stile nelle critiche e non sentiamoci tanto superiori dasentirci così immuni. Se si vuol far passare il messaggio che “…ci son candidati e persone per bene, eletti (con voti leghisti) che sono ottimi amministratori” cioé che solo in questo partito possa accadere, sarei più cauto, perché questo accade ovunque e magari non ci si vanta. Tutti abbiamo i famosi scheletri nell’armadio o forse ci si dimentica di Alessandro Patelli, idraulico da Bergamo, ex tesoriere leghista,che nel marzo del 1992,con l’assensodei vertici del suo partito, ricevette una “bustarella” di 200 milioni per il partito dal gruppo Montedison, sol per citare un esempio?
da Massimiliano De Simone
Se pure ci fossero persone perbene in un partito che da anni, con dichiarazioni ufficiali consegnate agli organi di stampa, erige la chiacchiera da bar sport a discussione politica, e propala odio nei confronti di meridionali e immigrati, allora queste persone perbene hanno torto, e non possono essere trattate in modo diverso dai buzzurri in camicia verde.
dall’avv. lina arena
leggendo gli interventi del compagno Paolo Beretta ho l’impressione di trovarmi tra cospiratori contro il capitalismo coperti dal manto ipocrita della lotta alla mafia ed alla delinquenza organizzata.Informo inoltre il compagno Beretta che Draghi è stato allievo del professore Federico Caffè. Il chè dice tutto.Qualcosa del professore, almeno come fondi, dev’essere rimasta.
da Alberto Veneziano
Noi che scriviamo dall’ ex “mitico nordest” ci facciamo riconoscere. O Gasparini, ma lo vuol capire che noi viviamo nei “territori”? (Serracchiani dixit) Lo sa che Gentilini nel secolo scorso ha fatto togliere le panchine? E allora perché vorrebbe far credere che siamo persone civili? Il Sig. Guasto ha ragione, le sue frasi trasudano ragionevolezza, ma ce n’è una che mi piace meno. Sarà perché, malgrado il mio cognome, sono figlio di un siciliano (e una veneta) , ma quando leggo … “secessione … il sud sarà regalato alla criminalità …” Il profeta Guasto ha le idee chiare, ma è proprio sicuro che il meridionale sappia fare solo il delinquente? Ci sono anche altri mestieri, c’è il turismo, il mare il sole …
da Paolo Beretta
Io ci parlo tutti i giorni con i lavoratori, e pure con qualche povero. Parlo con gente che, quando l’azienda è in crisi e mette in cassa o mobilità i loro colleghi, pensa come prima cosa a pararsi il culo. Parlo con gente che “tanto sono tutti uguali” o “Voto Berlusconi perché è bello” o “ha ragione la Lega, via tutti questi extracomunitari che ci portano via il lavoro”. Questa gente, purtroppo, non è una minoranza, specie qui al Nord, ma pur venendo sodomizzati un giorno sì e l’altro pure, appaiono più felici di una pornostar in calore. Questi lavoratori e questi poveri, spiace dirlo, ma un Draghi ed un Berlusconi se li meritano tutti. Anche se, alla fine, ci vado di mezzo pure io.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Caro Guasto, non so che osterie frequenti per parlare di “esercizio di beozia”, “furbeschi regali” e “disgregazione identitaria”…”Ma non sono gli elettori a volere ciò che i loro dirigenti pensano”, dice. Da che mondo è mondo, un elettore non vota un candidato se non corrisponde alle sue aspettative…almeno da noi! E non è vero che qui han l’anello al naso come pensa Lei…ci son candidati e persone per bene, eletti (con voti leghisti) che sono ottimi amministratori. Se Lei è fermo alle guerre puniche…
da Massimo Mai
Chiedo scusa, ma il fatto che la Chiesa dovrebbe pagare il dovuto e non sfruttare esenzioni di favore, poco corrette prima eticamente che finanziariamente l’avevo premesso nel primo post. Quello che volevo far notare è l’atteggiamento semplicistico che fa dire “Se la chiesa pagasse non avremmo il debito che abbiamo”.
Signor Beretta, ammetto il mio errore. Il rapporto tra la crescita del debito pubblico e mancato versamento Ici non è di uno a mille, bensi solo di uno a duecento.