da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, il maggior numero di visistatori del blog potrebbe dipendere dalla discussione sui Mondiali di Calcio, occasione in cui gli Italiani cantano l’inno di Mameli e si sentono patriotti. Purtroppo!
da Gianni Guasto
All’uscita della sentenza di secondo grado che lo condanna a sette anni per collusione con Cosa Nostra, Marcello Dell’Utri fa le sue condoglianze al PG Gatto: c’é forse qualcuno che ha ancora dei dubbi?
Al risveglio di una notte trascorsa in albergo, il Presidente dei Consigli per gli Acquisti “ha voglia di farsi una ciulatina con una cameriera”, per poi dimenticarsene dopo pochi minuti. E poi lo racconta, facendo la morale a chi “non sa ridere”. Certamente rideranno poco le cameriere, soprattutto quelle poco avvenenti che non potranno neppure competere con il servizo di frigobar; e neppure ridiamo noi tetri moralisti, il cui benpensare ricorre nostalgicamente a Guido Gozzano, che almeno, quando si intratteneva con “le cameriste”, lo raccontava in poesia, con stile, delicatezza, e senso del proibito.
da Claudio Urbani, Roma
A Roma in questo periodo ci sono frotte di turisti giapponesi: avranno voluto onorare “Claudio Sabelli Fioletti San” in ricordo del suo famoso viaggio nel Sol levante!
Dillo piano, Claudio, che facciamo più share di Porta a Porta. Che se no qui arriva Confalonieri.
da Carla Bergamo
Penso che Un giorno da pecora stia diventando famosa e tutti vanno a “sbisigar” nel blog, che tra l’altro avanza così lentamente, ma così lentamente….
Sicuro? Ecco i dati Istat odierni:” L’Italia scala la classifica europea (Ue-27) per la pressione fiscale: nel 2009 il peso del fisco sul prodotto interno lordo è stato del 43,2%, in aumento rispetto al 2008. L’Italia si colloca così al quinto posto, insieme alla Francia, in Europa per pressione fiscale. Nel 2008 era al settimo posto. E’ quanto risulta dai dati sui conti pubblici nel 2009 diffusi oggi dall’Istat.” Niente male per il governicchio del belusca, che ha promesso di non mettere la manina nelle tasche degli italiani. Intanto, a spese del contribuente, porta a spasso per il mondo, una bionda 28nne che lui stesso definisce:”Una professionista che desidera fare esperienze internazionali”
Sono complessivamente d’accordo con il post di Goldoni: una metà del Paese, che vota (o vorrebbe votare) a sinistra, é arroccata al modo di pensare di quarant’anni fa, quando tutta la collettività affrontò il lodevole ma insufficiente sforzo di emanciparsi culturalmente da un passato contadino, preindustriale, premoderno. L’altra metà del Paese che si identifica con la Destra per reagire all’insipienza della Sinistra, invece, ha pensato bene di regredire a un passato ancora più lontano, aggirandosi, mutatis mutandis, dalle parti del 1922 o addirittura rimpiangendo l’Italia prerisorgimentale. Un bello spettacolo, non c’é che dire. Saranno i nostri nipoti a dover provvedere all’adeguamento ai tempi; e magari addirittura ai loro.
da Alberto Veneziano
Colpa dei suoi libri, dei suoi conti, dei suoi grafici, delle sue tabelle. Vivevo felice e patriota. Scopro che, a parità di leggi e stanziamenti, la procura di una città è 8 volte più efficiente della procura di un’altra città. Scopro che, a parità di prodotto, 100, in una regione un cittadino consuma 50, in un’altra consuma 113. Scopro uno strano paese, un paese estraneo. Mi spiace per chi ci è rimasto male, per la partita intendo, io non tanto. Fratelli d’Italia? Me ne intendo di fratelli, ne ho 10 e ne sono orgoglioso, ma se non c’è equità i fratelli diventano coltelli.