da Massimiliano De Simone
A parer mio, se l’affluenza sarà bassa (diciamo sul settanta per cento o giù di lì), vincerà la sinistra quasi dappertutto. Faranno eccezione Lombardia, Veneto, Calabria, Campania. La destra, trainata dal successo della Lega, rischierà di vincere in Piemonte e nella Marche. Io non potrò votare per ragioni contingenti.
da Lorenzo Neri, Milano
Per me, caro Claudio, sono incerte Calabria e Campania (che probabilmente andranno a destra). Nessun dubbio su Piemonte e Liguria che voteranno a sinistra, per cui nove a quattro ma con regioni leggermente diverse dalle tue. Per la cronaca mia moglie ed io siamo di quelli che, giusto o sbagliato che sia, al momento non ci sentiamo più rappresentati da nessuno e ce ne restiamo a casa.
E’ già assodato che qualunque sia il risultato tutti urleranno vittoria. Se molte regioni andranno al centro sinistra,la destra dirà che si partiva da 11 a 2 e che l’importante è vincere al nord. Se la sinistra perderà quattro regioni dirà che comunque siamo 7 a 6. Tutti dicono che 8 a 5 sarà un successo, sia per la destra che per la sinistra.Voi che cosa prevedete? Io sono per un forte successo della sinistra. Secondo me il centro sinistra vincerà sicuramente in Toscana, Emilia, Marche, Umbria, Basilicata. Vincerà anche in Puglia. Perderà sicuramente in Veneto, Lombardia e Calabria. Vincerà probabilmente nel Lazio e in Campania. In Liguria e Piemonte boh. Se facciamo un boh per uno siamo a 9 a 4. D’accordo, una botta di ottimismo. Ma voi che ne pensate? Orsù, sbilanciatevi anche voi. (csf)
da Alessandro Ceratti
Apparentemente io e Sabelli junior abbiamo posizioni diverse, invece secondo me pensiamo (più o meno) le stesse cose. Soltanto ci concentriamo su aspetti diversi. Se i voti fossero pesati invece che contati la sinistra avrebbe sempre vinto a mani basse e così anche per gli ascolti televisivi, se si valutasse in qualche modo la loro qualità invece che semplicemente il loro numero, programmi come Amici e quello dei pacchi, non esisterebbero. Lui sta guardando alla qualità e io alla quantità. Ma anche lui sa contare e anch’io ho del gusto. Comunque, sarà che a me piace la Pizzica, ma credo proprio che Santoro i voti li potrebbe far guadagnare altro che far perdere
di Giovanni Sabelli Fioretti
Mi è piaciuto l’intervento provocatorio e controcorrente di Ceratti. Noi abbiamo ritrasmesso il segnale dalla nostra web tv, e ho trovato in giro tantissimi commenti di blogger che ritrasmettevano il segnale dal loro sito. Stavamo vivendo qualcosa di nuovo. Naturalmente la rete non è stata creata per fare il 20% di share, come Annozero su Raidue nel pieno delle sue forze, è nata per distribuire su miliardi di nodi altrettanti focus di attenzione. Non è stato mosso un voto? Ecchisenefrega, ha smosso la fiducia narcotizzata di tante persone, e ha smosso la storia della comunicazione. Non sempre dobbiamo ‘contare’ i risultati perchè le nostre azioni abbiano un senso.
Grande successo di Santoro. La Repubblica online titola “raiperunanotte batte la censura”. E invece no! Non sono quante centinaia di migliaia di persone hanno visto ieri sui circuiti alternativi la puntata straordinaria di annozera. Tantissimi senz’altro. E tuttavia molti meni di quelli che se la vedono normalmente alla Tv. E soprattutto nessuno di quelli cui varrebbe la pena di mostrarla per raccogliere un misero voto. E poi, questi circuiti alternativi, saranno senz’altro il futuro della comunicazione. Ma non sono ancora il presente. Io per esempio ieri sera ero fuori e non ho visto la diretta. Ed è tutta la mattina che cerco la registrazione. Ma non c’è verso. Solo dei frammenti su you tube.
da Dan Galvano, Basilea
Caro Claudio, dopo aver ascoltato la puntata in podcast devo dirti che il tuo accento barese deve nettamente migliorare. Non ci siamo ancora… Oltre alle focacce, chiedete di farvi portare un piatto di tiella. Eccezionale. E poi frutti di mare. Mi raccomando, da mangiare crudi.
da Andrea Garbarino
La notizia è di poco fa. Germania e Francia hanno raggiunto un accordo bilaterale per sostenere la Grecia, alle prese con una voragine nei conti pubblici. Strano? Mica tanto. Qualche giorno fa ero a Salonicco e leggevo che la Grecia stava facendo storie per pagare un sommergibile di costruzione tedesca, già pronto per la consegna. Ma guarda, mi son detto, vuoi vedere che come per caso la Germania abbasserà la cresta e allargherà i cordoni dei prestiti garantiti? Parlo con un amico e lui mi dice una cosa che francamente non sospettavo: la Grecia è il paese con la maggior spesa militare d’Europa e la più alta percentuale armi/ Pil. Controllo, ed è vero. La manovra di risanamento delle finanze pubbliche greche di questi giorni, fatta a spese delle classi meno abbienti, è di circa 4 mld. La spesa greca per gli armanenti di quest’anno ufficialmente è di 6 mld, ma c’è chi dice che siano 18 in due anni. Difficile saperlo. Il bilancio delle spese militari greche è segreto per legge. E chi sono i maggiori fornitori di armi alla Grecia? Su, che è facile! La Germania e la Francia, i protagonisti del salvataggio “bilaterale”. Adesso, vi chiederete : Perché la Grecia spende tutti questi soldi? Per difendersi dalla Turchia, storico nemico in casa ( vedi Cipro). Ora la Turchia, per difendersi dalla Grecia, ha un rapporto armi/Pil ancora superiore, e vicino all’8%. E chi sono i maggiori fornitori di armi della Turchia? Su che è facile…
da Carla Bergamo
Strano, nel mio post non ho trovato le parole ‘rabbia’ e ‘rivoluzione’. Ma rimango del parere che ne muoiono più di fame che di socialismo. Detto questo, è la prima volta, a memoria, che vengo tacciata di radical chic. E dall’avvocatessa, perdinci. Wow, anzi, uau.