da Vincenzo Rocchino, Genova
Le intercettazioni diventano scandalo quando scoprono gli illeciti degli “eletti dal popolo”; che, con molta faccia tosta, pretendono che non siano portate a conoscenza degli elettori.
QUANTO VIVE BERLUSCONIAl compleanno di Don Verzé Berlusconi ha detto che la gente normale vive 120 anni ma lui ne vuole 30 di più. Morirà a 150 anni. Formigoni, che vorrebbe sostituirlo, è svenuto.
I PECCATI DI BERLUSCONIHa detto il premier: Don Verzé mi assolve senza voler sentire i miei peccati. Lo assolve sulla fiducia. Più che un assoluzione sembrerebbe prescrizione.
I suoi interventi all’Agcom e al tiggì di Minzolini, con pretesa che conduttori e/o personaggi politici a lui sgraditi non appaiano più in tv, il capo del governo acuisce ancor più il suo conflitto, dimentico di essere proprietario di 3 reti private, condizionando di fatto, i programmi delle 3 reti pubbliche. Tutto senza sollevare nessuna vergogna nella destra che si definisce liberale.
dall’editoriare di Eugenio Scalfari su La Repubblica del 14/3
… Il secondo episodio avvenne nel corso di una colazione al Quirinale, sempre alla presenza di Gifuni e di Letta. Il Parlamento aveva votato la legge Gasparri e l’aveva trasmessa a Ciampi per la firma di promulgazione. Presentava, agli occhi del Capo dello Stato, svariati e seri motivi di incostituzionalità e mortificava quel pluralismo dell’informazione che è un requisito essenziale in una democrazia e sul quale, appena qualche mese prima, Ciampi aveva inviato al Parlamento un suo messaggio.La colazione era da poco iniziata quando Ciampi informò il suo ospite del suo proposito di rinviare la legge alle Camere, come la Costituzione lo autorizza a fare motivando le ragioni del rinvio e i punti della legge da modificare. Berlusconi non si aspettava quel rinvio. Si alzò con impeto e alzò la voce dicendo che quella era una vera e propria pugnalata alla schiena. Ciampi (così il suo racconto) restò seduto continuando a mangiare ma ripeté che avrebbe rinviato la legge al Parlamento. L’altro gli gridò che la legge sarebbe stata comunque approvata tal quale e rinviata al Quirinale e aggiunse: “Ti rendi conto che tu stai danneggiando Mediaset e che Mediaset è una cosa mia? Tu stai danneggiando una cosa mia”.A quel punto si alzò anche Ciampi e gli disse: “Questo che hai appena detto è molto grave. Stai confessando che Mediaset è cosa tua, cioè stai sottolineando a me un conflitto di interessi plateale. Se avessi avuto un dubbio a rinviare la legge, adesso ne ho addirittura l’obbligo”. “Allora tra noi sarà guerra e sei tu che l’hai voluta. Non metterò più piede in questo palazzo”. …
da Paolo Beretta
A prescindere dal fatto che sia giusto o meno, sulla questione canone c’èuna giurisprudenza lunga un chilometro, con tanto di conferma della CorteCostituzionale che il canone è, di fatto, un’imposta e va pagata comunque(sentenza n. 284/2002). Ora, come faccia un giudice di pace a ribaltare unpronunciamento della Consulta quantomeno mi sfugge. Ma l’avvocata la laureadove l’ha presa ?
HA DETTO BERLUSCONI“Dobbiamo evitare il nove a quattro alle regionali”. Intanto non sarebbe stato male evitare il 4 a 0 nella Champion’s.
HA DETTO CACCIARILectio magistralis del sindaco di Venezia. “Tutte le parole sono porose. Ma nessuna è più polisemica di “ospitalità”. Nell’ospite convivono l’hospes e l’hostis”.Non ho altro da aggiungere. Hostis!
HA DETTO DI PIETROBerlusconi, al telefono con Minzolini, lo ha chiamato “direttorissimo”. Polemiche. Di Pietro è intervenuto da paciere con la sua solita delicatezza : “Minzolini? Da cacciare a pedate”.
dall’avv. Lina Arena
la tassa di possesso sull’apparecchio TV è una burla che financo un buon giudice di pace potrà sventare.Caro Sabelli, la teoria dell’uso alternativo del diritto potrà servire anche a far saltare l’ennesima truffa per arraffare soldi dalle tasche dei cittadini.La RAI-TV deve vivere con la pubblicità come le TV private.Non possiamo finanziarie Baudo ,Santoro o la Carrà con il trucco del possesso di un video che se non riceve impulsi dall’esterno con l’energia elettrica è solo un soprammobile inutile.
Dopo l’attacco al Tar, definito “comunista al servizio della sinistra”, le intercettazioni della GdF rivelano che le illegalità sono soltanto del premier, che da ordini al “direttorissimo Minzolini” del TG1, e Innocenzi dell’ Autorithy “garante” dei diritti degli utenti, per stoppare i talk-show e la rubrica della Dandini “parla con me”; il fascismo alla berluska, prende forma giorno per giorno e sta diventando sempre di più invasivo: sapremo liberarcene? Quando?
Ma la domanda, che nessuno ha ancora fatto, è un’altra: se il ritardo nelle liste l’avesse fatto il centrosinistra, il decreto interpretativo il governo l’avrebbe fatto lo stesso ?
da Gianni Guasto
Masri, ti sfugge una cosa: la sinistra non é soltanto zoccola, é inesistente. E il Re é nudo proprio per questo: perché la sinistra era la sua foglia di fico. Berlusconi senza i “cumunisti” implode, perché neppure lui ha una politica. Soltanto la Lega ne ha una, e non é un bel vedere.