da Silvia Palombi, Lombardia centrale
Io però parlavo modestamente di annozero. Il possesso di tot mezzi televisivi non è che i voti li sposta, li fabbrica. Santoro conduce una trasmissione, una sola unica trasmissione, è padrone di niente.
da Massimo Mai
Io non credo che sia tutto solo spiegabile il dominio dei media, che pure è presente. Ma la televisione rappresenta comunque l’immaginario, poi chiunque di noi deve fare i conti con la realtà. La tv può si raccontarti le prodezze del governo ma se a scuola tagliano le ore, gli indirizzi e persino gli insegnanti di sostegno per i disabili, il costo mensa sale e il dirigente scolastico ti dice che è in difficoltà a pagare spazi che davamo per scontati la differenza tra quello che sperimenti e quello che senti raccontare stride. Per tacer delle difficoltà economiche di moltissimi. Quindi? O sono tutti persi dietro fantasie, oppure trovano risposte che non capisco.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Apprendo che i miei post rendono nervoso Ceratti. La cosa mi sconvolge un pò; fortunatamente però, pare che nessun altro blogger ne sia rimasto colpito. Confesso che non sapevo del loro malefico effetto. Caro Claudio, ti prego, fai sapere al nostro amico che una buona camomilla può fare miracoli.
da Alberto Oldrini
Avevo volantinato per il PD,avevo cercato,con amici e conoscenti,di far notare quanto la Lega nord basi il successo sulla paura verso gli extracomunitari,ero convinto chei comportamenti di Berlusconi allontanassero voti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Tra l’altro,risiedendo in Lombardia avrò anche la sfortuna di avere al Governo della RegioneRenzo Bossi e l’igienista dentale del ns. Primo Ministro.Dai,forza,rimettiamoci a lavorare.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
…ma possibile che qualche saputello non riesca a leggere i numeri? Legga Gian Antonio Stella (non a caso vicentino) oggi sul Corriere…”I numeri, anche al di là della vittoria di Roberto Cota su Mercedes Bresso, non meno clamorosa, dicono che il Carroccio raddoppia in Piemonte passando dall’otto e mezzo al 16%, raddoppia in Lombardia salendo dal 15 a oltre il 27%, raddoppia in Liguria inerpicandosi al 10%, sfonda in Emilia-Romagna triplicando dal 5 scarso a quasi il 14%, penetra nelle Marche e in Toscana superando il 6%, si incunea in Umbria dove arriva ad avere un peso superiore all’Udc. Per non dire, appunto, del trionfo nel Veneto.” Ma si sa…la Lega ha dieci TV, cento giornali, mille giornalisti prezzolati al suo servizio…
da Gianni Guasto
Brunetta: «Se avessi avuto i voti della Lega che ieri ha avuto Zaia avrei vinto al primo turno». Tra le possibili spiegazioni della sconfitta, esclusa l’ipotesi di stare sugli zebedei a qualcuno, nonostante la ben nota simpatia.
da Dan Galvano, Basilea
E’ vero che la maggior parte degli elettori non legge i internet, blog, giornali (uno al massimo, e sempre lo stesso) ma solo tg1, tg2 ecc. Ma per favore smettiamola di pensare che la gente è rincoglionita se non vota il PD. Nella mia Puglia hanno votato per la 2a volta un gay comunista. Come la mettiamo? E gli strumenti dei pugliesi sono gli stessi dei veneti e dei lombardi. Candidati credibili. E’ l’unica arma che puo’ vincere il berlusconismo.
da Corrado Vigo – Trecastagni
Ho una voglia matta di “CAROSELLO”, perchp dopo le censure a trasmissioni televisive, dopo le censure a personaggi famosi, dopo tutto ciò, è meglio CAROSELLO e poi “a ninna” come quando eravamo bambini!
da Paolo Beretta
Se vogliamo vedere il risultato non avrebbe dovuto stupire più di tanto. In Lazio il centrosinistra ha fatto una figura peggiore del centrodestra con la storia delle liste, attaccandosi ai cavilli per ottenere un vantaggio che poi non si è realizzato, visto che gli elettori sono più svegli dei partiti. In Piemonte la Bresso deve ringraziare Grillo e compagnia, visto lo scarto minimo (9300 voti). Non dimentichiamoci, infatti, che le precedenti regionali erano del 2005, e che l’anno successivo il centrosinistra andò al governo con Prodi: ben altri tempi. Se l’andazzo era quello delle ultime elezioni (le europee del 2009), con la coppia PdL-Lega che stava al 45,5%, finiva altro che 7-6.
da Carla Bergamo, S. Paulo
Queste elezioni sono state l’apoteosi dell’Italia come non-nazione. Il comunicatore dalla bassa statura (in tutti i sensi) ha ridotto il paese, agli occhi dei distanti per lo meno, a un enorme reality show. Un Grande Fratello insieme a X-Factor (si chiama così?). Un circo mediatico indecoroso che ha dato una dura botta alla dignità di quasi 50 per cento di Italiani. È tragico, non c’è niente di comico.