Dallo scrigno prezioso dei miei vecchi computer esce l’intervista a Daniela Vergara. (csf)
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Una notiziola passata sotto silenzio: Il gip del tribunale di Catanzaro ha archiviato la posizione dell’ex premier Romano Prodi indagato nell’ambito dell’inchiesta Why not. La istruì l’ex pubblico ministero Luigi De Magistris, che a quel botto deve il trampolino di lancio per diventare eurodeputato dell’Italia dei valori e grande moralizzatore dell’italico suolo. Ma chi sbaglia non dovrebbe pagar dazio? quindi avevano ragione quelli che lo spostarono oppure collusi con il potere?
da Paolo Cape’, Milano
Una delle tante cose che sembra mancare in Italia è la perdita di reputazione. Nei Paesi civili, di solito, quando un leader politico viene coinvolto in vicende di corruzione, o anche di violazioni meno gravi della legge, perde credibilità. Poi magari, per vari motivi, può anche uscire indenne dal punto di vista penale. Ma la reputazione la perde definitivamente, salvo non dimostri di essere stato vittima di una macchinazione.
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
L’avvento di Obama alla Withe House è un po’ di più di una operazionegattopardesca, è una truffa perpetrata ai danni di un popolo che credeva dipoter cambiare qualcosa del suo destino mandando un democratico di colorea reggere il destino diella nazione più potente del mondo. Col premionobel-patacca si sono svegliati definitivamente dal sogno e ora dovrannoaffrontare la realtà più frustrati di prima.
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, nell’intervista Federica Sciarelli non dice quando e perché si è fatta bionda. Voglio crederele che abbia fatto un concorso, ci mancherebbe, ma penso che anche i concorsi per entrare in certe istituzioni, come la terza rete Rai, si superino in base al curriculum vitae et studiorum che dimostri la militanza nei ai gruppi di sinistra extraparlamentare da studente. Almeno, negli anni settanta era così.
da Paolo Beretta
Caro Romeo, non rivoltiamo la frittata. Qui si parla di situazioni in cui ci sono prove di reato a carico, cosa che per lei non esiste quindi nessuno le chiede alcunché. Nel momento in cui, però, tali accuse, corredate da prove circostanziate, altrimenti non si istituisce il processo, ci sono, uno è tenuto a difendersi in aula, non a Porta a Porta. Mi pare di essere stato abbastanza chiaro.
da Pier Luigi Baglioni
Interessanti le tue interviste che d’altronde avevo ritagliato e archiviato per mio conto…ma di una cosa non ti perdono: non avere intervistato Angelo Rizzoli per farti raccontare come sia stato spogliato dei suoi beni e del Corsera…Una piaggeria alla testata di riferimento, o all’ideologia di appartenenza?
E chi ti ha detto che non ho mai intervistato Angelo Rizzoli? E come ti permetti di accusarmi di piaggeria? Contare fino a dieci prima di scrivere, no? (csf)
Con chi debbo prendermela questa settimana? Con Daniela Santanché? Con Minzolini? Con Giovanardi? Solo l’imbarazzo della scelta. Ma sarebbe troppo facile. E di fronte alle cose troppo facili bisogna tirarsi indietro. Bisogna invece avere il coraggio di affrontare i reali problemi della nazione. E uno dei reali problemi della nazione è il seguente: ma perché Fabrizio Cicchitto non ne azzecca mai una? Ricordo ai giovani chi è Cicchitto. O meglio chi era. Era uno dei leader della corrente lombardiana del Psi, un gruppo di persone per bene, motivate, impegnate. Ixdealisti. Niente a che vedere, tanto per capirci, con la successiva deriva craxiana. Poi incappò nella P2. Piangente davanti a Riccardo Lombardi disse che si era iscritto alla loggia di Licio Gelli per paura. Ma non disse mai per paura di chi. Dalla sinistra lombardiana saltò in Forza Italia fino a raggiungerne i vertici. Da lassù non ha mai perso occasione per sentenziare e fare la morale. Con cipiglio, certezza di sé, fermezza. Ed eccoci ad oggi. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio propone ai parlamentari di sottoporsi spontaneamente ad un test antidroga. Chi dice bene, chi dice male, chi ci va (pochi), chi ignora l’iniziativa. Lui, Cicchitto, dimentica che è una iniziativa di un suo compagno di partito e dice che è una conseguenza degli attacchi a Berlusconi. Dopo Berlusconi noi, dopo noi, voi, verso una sorta di orwelliana fattoria degli animali. E’ fatto così Cicchitto. Non si accontenta di fare quello che vuole. Vuole anche che gli diamo ragione. Tutte le mosche
da Domenico Astuti
Obama non chiude più Guantanamo ( e non è un carcere nel vero senso occidentale ), manda altri quarantamila soldati in Afganistan ( e non è proprio una guerra ” civile ” ), oggi dice ‘no’ al trattato antimine ( molti bambini ringraziano per le protesi che riceveranno ). Per fortuna che deve andare a Stoccolma a ritirare il Premo Nobel per la Pace…Aveva ragione Tommasi di Lampedusa: cambiare tutto per non cambiare niente. In questo caso il ” tutto ” è una faccia simpatica ” abbronzata ” che ogni tanto imita Kennedy con cinquanta anni di ritardo.
Continua la fuoriuscita di interviste dal vecchio computer. Stavolta è lei, l’eroina di Chi l’ha visto (csf)