da Benedetto Romeo
Il più brevemente possibile, alcune risposte agli “attacchi” che mi piovono da più fronti e qualche precisazione:ad Urbani/1: la “stima” è esattamente quella che vi fa ritenere l’incensurato Berlusconi uno dei peggiori criminali del secolo. Se vale per voi, varrà pure per me, no? O forse io devo trattare da pedofilo il condannato della cui innocenza sono sicuro, e voi potete trattare da delinquente l’incensurato sulla cui colpevolezza non avete dubbi? Com’è ‘sta storia delle “regole”, sono uguali per tutti o valgono solo contro qualcuno?A Beretta: cosa sia una prova lo stabilisce solo giudice. Se vi è colpevolezza, vi è, al contempo, condanna definitiva. Lo dicono la civiltà e la Costituzione.Ad Arienti: si va in galera – carcere preventivo escluso – solo a seguito di condanna definitiva. Che sia omicidio o qualsiasi altro reato.Ad Urbani/2: quella corte d’appello lì è solo una sezione istruttoria. La sezione, ossia, che deve stabilire se sussistono (sussistevano, ora c’è il gip) validi motivi per iniziare un processo. Non valuta nel merito, quindi non può dichiarare colpevole nessuno: si è limitata a negare il rinvio a giudizio richiesto dalla procura.
da Paolo Beretta
Caro Romeo, se tu mandi la tua bambina al parco con un presunto pedofilo assolto in giudizio mi sta pure bene, ma se la mandi con un presunto pedofilo che ha fatto di tutto per non essere giudicato e sfangarla così, quando poi la tua bimba torna a casa mezza rovinata (perché ci torna mezza rovinata), il pedofilo sarebbe sì da mettere in galera, ma tu gli dovresti andare subito dietro. Non credi ?
da Gianni Guasto
Caro Romeo, mi sembra che lei ignori il fatto che, una volta si sia appurato che lei fa accompagnare la sua bambina da un pregiudicato per pedofilia ai giardini (ipotesi non tanto inverosimile, se non riferita a lei: ho personalmente conosciuto una famiglia che mandava ogni week-end il proprio figlio dodicenne a dormire a casa di un pedofilo scapolo e già condannato), il giudice ha il potere di impedire ciò, limitando la sua potestà genitoriale. I suoi giudizi sono molto meno infallibili di quanto lei non ritenga, e la Società ha il diritto e il dovere di subentrarle qualora i suoi comportamenti mettano a repentaglio l’incolumità di sua figlia che non è, sia detto per inciso, una sua proprietà.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Berlusconi lo coltiva e lo mantiene vivo in ogni modo. Il fenomeno comincia a manifestarsi anche nei ragionamenti di molti blogger. Nonostante i suoi comportamenti discutibili, è adorato e idolatrato dal 50% degli italiani. La cosa dovrebbe preoccupare più che l’influenza stagionale e della suina A/H1N1, perchè all’influenza qualche rimedio c’è; al culto della personalità al momento non c’è rimedio.
da Alberto Arienti
Caro Benedetto, se uno è colpevole solo a sentenza definitiva, aspetiamo quella prima di mandare qualcuno in galera, Adottiamo integralmente la presunzione di innocenza e facciamolo anche per i poveracci, extracomunitari inclusi. Si svuoterebbero le carceri. Invece succede che c’è gente in galera dopo la sentenza di primo grado ed è gente che si deve “presumere innocente”?
da Pier Luigi Baglioni, blogger in Genova
Su Cicchitto. Meno saccente proposopea, caro Sabelli. Le tue sono opinioni molto opinabili, non venderle come verità reali. (Dire poi -per un (ex?) comunista- che un socialista le ha sbagliate tutte ci vuole una bella impudenza !
Giornatona! Ecco anche Samantha. (csf)
da Claudio Urbani, Roma
Deduco che Benedetto esprima un altro concetto, se lui continua a sostenere che quello che dice il giudice o la giustizia poco conta : per Benedetto conta la stima e di stima qui stiamo parlando. Se lui affiderebbe sua figlia ad un pedofilo è per stima, se una persona è giudicata un serial killer magari lo assumerebbe come giardiniere: lo sima ecc. Ma nel Paese civile che lui cita sempre, debbono esserci delle regole, volenti o nolenti, che si debbono osservare per il rispetto comune e chi esce da queste regole è giusto che ne subisca le conseguenze. Chi non paga le tasse è un ladro della comunità, anche se è un fervente cristiano, fa beneficenza,, aiuta le vecchiette ad attraversare la strada. Ma se viene scoperto e condannato non avrà la fedina immacolata, altrimenti no. Ma scoperto e no rimane sempre un ladro. Il punto è che in una società civile le persone debbono osservare le regole perché esistono, non perché qualcuno può contestarcele se scoperto. Al semafore rosso ci si ferma perché questa è la regola o perché il vigile potrebbe multarci? Come ci si comporta, Benedetto, al semaforo, in una società civile?
La splendida Maria Cuffaro esce con la sua intervista da uno dei miei archivi. (csf)
Caro Claudio, io non stabilisco le “frequentazioni” di mia figlia in base a quello che mi dice un giudice, nemmeno se di ultima istanza. Molto semplicemente, affido mia figlia a chi, a mio avviso, non le farà del male: questa persona potrà tanto essere un condannato definitivo per violenze su minori della cui innocenza sono convinto, quanto potrà NON essere un incensurato mai neppure indagato del quale ritengo ugualmente di non fidarmi.Pertanto, qualora decidessi di non mandare mia figlia al parco con l’incensurato del tuo esempio, la ragione sarà che non mi fido di lui. Non sarà invece: perché il giudice ha detto che è un pedofilo. Perché il giudice questo non l’ha detto (ma, ribadisco, anche qualora lo dicesse con sentenza definitiva, questo conterebbe ben poco, e non solo per me: non sono infatti in tanti a sostenere l’innocenza di un Sofri definitivamente condannato?).Conclusione: si può sicuramente opinare per la colpevolezza di Berlusconi. Tuttavia non si può dire “è colpevole perché c’è scritto nella sentenza/negli atti”, o “perché prescrizione non equivale a innocenza” perché, nel mondo civile, si è colpevoli solo in presenza di condanna definitiva, e tutto ciò che non è condanna definitiva, dunque anche la prescrizione, è innocenza (o, come in modo magistrale stabilisce il nostro legislatore, non colpevolezza). Questa è la civiltà.Temo il peggio per la tua bambina (csf)