da Stefania Bosi – Mantova
Sara’ inutile sperare di non leggere piu’ ipocriti e sedicenti giudizi sulla sessualita’ di chiunque, a patto che questa non abbia per oggetto l’infanzia o pratichi la violenza? Tutto questo gridare ad alta voce sui gusti di uno o dell’altro questo guerreggiare a suon di poco ardite “ perifrasi “ sessuali mi fa solo pensare ai bambini che dicono merda e cazzo per vedere lo sguardo ipocritamente scandalizzato degli adulti. E comunque, è l’essere amante dei trans o delle puttane che impedirebbe a un uomo di essere un buon politico?
da Massimo Mai
Far discendere la violenza dalla religione non mi sembra molto sensato. L’aggressività (che in genere si attiva verso i più deboli) è connaturata all’essere umano. L’ambito culturale nel quale si è immersi determina in che modo questa aggressività si sublimi, o si esprima attraverso alcune regole codificate. Poi ci sono i soggetti che non controllano le proprie pulsioni e le esprimono direttamente.
da Gianni Guasto
Alle primarie non ho votato perché ero a Buenos Aires (perché non viaggia mica soltanto Ceratti, modestamente), ma ho incoraggiato le mie due scoraggiate (moglie e figlia) a votare Marino. Ora ho i seguenti desideri: a) che il PD riprenda a far politica, sempre che si ricordi come si fa, dopo tutto questo tempo; b) che Marrazzo si dimetta, non solo perché é la sola cosa da fare, dal momento che non ha scusanti né attenuanti, ma anche perché così la pensa D’Avanzo e a Stucchi viene la gastrite; c) che Rutelli se ne vada; d) che la Binetti se ne vada e poi, per sicurezza, se ne rivada.
da Bruno Stucchi
Le primarie. Sono venute troppo bene! Quando le rifiamo?
da Carla Bergamo, S. Paulo
Si, è vero che le donne islamiche non hanno la vita facile in alcuni paesi, complici la povertà, l’ignoranza e l’esarcebato clima che vi si è instaurato; come non avevano vita facile le donne siciliane fino agli anni sessanta, quando esisteva la fuitina (volontaria o no) e il delitto d’onore. Forse ancora oggi da quelle parti le donne facenti parte di un clan mafioso non hanno vita facile. In Brasile la violenza sulle donne è a livelli allarmanti, eppure è un paese profondamente religioso (cattolici ed evangelici). Non si sente mai parlare, invece, di violenza su chiunque nelle comunità islamiche, che qui vivono in pace e convivono senza problemi con la comunità ebraica. Forse se Bush non avesse scatenato la spirale di odio che ora ci affligge tutti, gli islamici non sarebbero arrivati a certi livelli di integralismo.
da Rocco Ciolfi, Arce
Oh, ne vincessi una…
da Massimiliano De Simone, Catania.
In Italia, nell’anno 2008, sono state assassinate 113 donne. Gli autori dei delitti sono persone con le quali le vittime avevano relazioni intime (mariti 25,7%, compagni/conviventi 12,4%) nel momento in cui sono state uccise. Un’altra fetta rilevante degli omicidi sono stati commessi da uomini con i quali le vittime avevano avuto una relazione in passato (ex mariti 5,3%, ex compagni 10,6%). Alto anche il numero di delitti avvenuti per mano di parenti (22%). Su 113 omicidi, 4 sono stati commessi da individui presumibilmente di religione islamica. Gli altri 109 da individui provenienti da aree geografiche in cui la religione musulmana non è diffusa (71 da italiani).
da Vittorio Grondona – Bologna
Se l’ho ben interpretato, il post di Giorgio Goldoni conferma in eccesso il mio pensiero sulle conseguenze negative delle religioni nella vita sociale di entrambi i generi. E non solo, se in proposito ci azzardassimo a considerare anche le particolari tendenze sessuali che piano piano finalmente stanno venendo alla luce del sole… Questo succede però solo quando al posto della politica sono i fondamentalismi delle varie religioni, ivi compresa quella cattolica, peraltro quasi sempre male propagandate dai relativi missionari, a prendere le redini dei governi. Mi viene quasi da dire che esse, religioni, siano divulgate volutamente male per quanto riguarda la donna. La Regina Rania di Giordania nel corso della sua recente visita in Italia col marito, in una intervista ha detto: “nell’islam non c’è posto per i delitti d’onore” Li definisce “tradizioni arretrate”. E poi ancora “la religione non li giustifica”… Beh!… Mi pare un proprio un’ottima logica di pensiero da parte di una sovrana che ci fa bene sperare in un futuro migliore per il mondo intero.
da Paolo Beretta
Goldoni se non fa polemica non è contento, neanche quando potrebbe dar ragione a Grondona senza far figure. Premesso che non sono neanche sicuro che esistano 500 milioni di donne musulmane (citazione necessaria), i dati ISTAT, parlano di oltre sei milioni e mezzo di donne vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita, di cui oltre un milione e mezzo solo nel 2006. Dove ? In Italia. Se proprio non riusciamo ad evitare di fare i Catoni col resto del mondo, cerchiamo almeno, per prima cosa, di farlo con noi stessi. E poi basta colpevolizzare a 360 gradi una popolazione intera per colpa di quattro esaltati. E si che un simpatizzante dell’ebraismo, per primo, dovrebbe capirlo.
da Rita Guma
Goldoni scrive: “Le cronache ne sono piene” (di donne islamiche aggredite,umiliate, pestate a freddo, sfigurate con l’acido, sgozzate ecc). Forse ilproblema e’ proprio che le cronache ne sono piene, per cui Goldoni (e nonsolo lui) ne trae la conclusione che siano 500 milioni (cioe’ quasi tutte leIslamiche del mondo!) mentre ci sono milioni di Islamiche che insegnanoall’universita’, fanno gli avvocati, i medici, le artiste, etc e ci sonocentinaia di milioni di donne non islamiche aggredite, umiliate, pestate afreddo, sfigurate con l’acido, sgozzate ecc da non Islamici. Leggere anchele altre cronache per credere.