da Silvia Palombi
Ma sai che non c’è nemmeno una parola sulla quale non sono d’accordo?Ammetto di aver perso Porta a Porta però.
da Alessandro Ceratti
Vabbé, signor Urso. Può darsi che non io non sia stato il primo inventore del “miniminor” ma rivendico comunque di esserci arrivato per via indipendente. Lo stesso luminoso giorno in cui ho elaborato “l’abito non fa primavera” e il corrispondente “una rondine non fa il monaco”.P.S. Ma le automobili mini minor nel 1960 c’erano già?
dall’avv. Lina Arena
Gradirei , ove possibile, ricevere la segnalazione delle sgrammaticature che il prof. Ghinassi , relegato in quel di Parigi, ha colto dai miei miseri interventi. Potrei anche correggermi oppure segnalare all’esimio Ghinassi l’esistenza di nuove regole grammaticali italiane.
Cara Lina, non voglio sovrappormi alle critiche di Ghinassi ma si lasci dire che lei non ha la più pallida idea di che cosa sia la punteggiatura (csf)
da Santi Urso
Ma siamo sicuri? Davvero il gentile corrispondente ha un’età così avanzata? O invece di maxietà è un caso di superego? Mi permetta di porre queste poche domande (lo so che il numero canonico sarebbe dieci), perché sono certo di aver sentito la battuta “ubi maior mini minor” in un crocchio sulla scalinata dell’università di Trieste, nel ’59 o nel ’60 (insieme a: “un fiuggi fiuggi generale” e persino un: “sursum scorta”, che oserei definire profetico, erano tempi in cui in Italia si usavano pochissimo i giochi di parole, che sarebbero arrivati con i titoli di Novella 2000).cordialità ombelische
La pochezza dell’opposizione di sinistra si misura con la scarsa o nulla attenzione per lo scandalo della sanità pugliese , appena accennato da Belpietro.Ma che razza di politici abbiamo e che modesta classe giornalistica invade lo schermo TV se solo in pochi hanno capito o colto le manovre gravissime sulla spesa pubblica grazie agli intrecci tra Tarantini e i sanitari pugliesi? Il gioco o la truffa delle protesi, consigliate su pressione di un giro di veri e propri malfattori, ha fatto man bassa sulla spesa pubblica per cui la miseria di tanti grida vendetta. Provo financo pena per il povero Totò Riina confinato in una sporca galera per aver trafficato sul mattone abusivo .Gli affari loschi della sanità italiana sono più gravi di quelli dei nostri poveri buzzurri chiamati “ mafiosi” e la libertà di stampa e di pensiero è vanamente invocata. La libertà c’è ma è in mano a degli incapaci come Santoro e compagni.
Tutto vero. Ma la trasmissione di Santoro si è occupata dello scandalo della sanità. Solo che quando ha parlato la D’Addario lo share è schizzato al 46 per cento. (csf)
UN NUOVO FORMAT: IL DOPO SANTOROChe serata. Io c’ero. A vederla. Ad Annozero arriva la D’Addario e si scatena il putiferio. Belpietro, Porro da una parte, Travaglio, Emiliano e Norma Rangeri dall’altra. Maria Latella sostanzialmente non schierata. Santoro assolutamente imparziale.Puntata tutto sommato insignificante. La D’Addario ripete cose già dette. D’accordo, lo dice in televisione. Ed è la prima volta quindi che molte persone sentono e vedono la più famosa escort del momento raccontare la sua avventura di una notte col premier. Ma in sostanza nessuna novità se escludiamo il fatto che tutti la insultano. Belpietro la ossessiona chiedendole come si guadagna da vivere. E lei perde l’occasione di rispondergli in maniera offensiva ma realista. Mentre tutti urlano inutilmente (unica oasi di razionalità, come al solito, Marco Travaglio) penso al fatto che il premier dice sempre, quando qualche magistrato si interessa a lui, che lui è legittimato dal voto popolare. Una incredibile sciocchezza. Però quando si accusa il premier di avere comportamenti eticamente riprovevoli la sua difesa prende forza. I comportamenti eticamente riprovevoli dovrebbero essere sanzionati alle elezioni. E invece gli elettori lo premiano. Come la mettiamo? Possibile che abbia con le sue televisioni modificato così radicalmente il comune senso del pudore? Possibile che abbia spostato talmente in là i confini della morale? E li abbia spostati talmente più in là che perfino i suoi critici si dimenticano di ricordare che un leader che la mena con i valori della famiglia non può andare a puttane?Finisce così, senza onore né gloria, la puntata di Annozero. Non si capisce perché tanta gente si sia attivata per impedire la comparsata della D’Addario. Ma ecco che, con un incredibile ed improvviso colpo drammaturgico televisivo, sull’altra rete compare Bruno Vespa che inventa il “dopo Santoro”. Porta a Porta, su Rai1, è dedicato alla trasmissione appena terminata su Rai2. E’ un nuovo format. Marino, Siddi e Donadi da una parte, La Russa e Romani dall’altra hanno appena smesso di vedere Santoro e ne parlano. Ma non basta. Deus ex machina, arriva Belpietro, il trait d’union. Sembra di assistere ad un incrocio tra una tragedia greca e il bagaglino. Va avanti così. Solite urla, solite banalità da ambo le parti. Unico momento interessante di questa puntata dedicata alla libertà di stampa, l’intervento di Piergiorgio Odifreddi. Ma il matematico impertinente non fa in tempo a nominare Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, che viene insolentito da La Russa e censurato e zittito da Bruno Vespa. Abbiamo potuto assistere così, finalmente, a qualcosa di congruo con la serata. La morte della libertà di parola alla tv.Ed è subito Marzullo. Appena mi rendo conto che ospite da Marzullo è una cantante d’opera, e che Belpietro è tornato a casa a dormire e non c’è la possibilità di vederlo a Sottovoce, concludo la serata con Chiambretti. (CSF)
da Gianni Guasto
Finita la puntata di Annozero sulla D’Addario comincia Porta a Porta. Tema: la puntata di Annozero sulla D’Addario.
da Carla Bergamo, S. Paulo
Sarà che il nostro anfitrione è a rischio paraninfaggine? (non oso utilizzare il termini più popolare).p.s. chi è Ferdi?
Vabbé, non sai chi è Ferdi! Ma vogliamo farci del male? (csf)
da Dan Galvano, Basilea
L’ho guardato solo per una mezz’oretta. Confermo: una puntata completamente inutile e noiosa.
Certamente comprerò il suo libro-intervista a Cossiga. Tuttavia, prima ancora di leggerlo Le chiedo: ma Lei conosce o meglio “ capisce o ha capito” Cossiga? In Italia lo hanno capito solo poche persone e precisamente: Violante,D’Alema, Ingrao e ,da ultima, ……la sottoscritta.Sarà mia cura, appena leggerò il libro di inviarle un commentino.