da Carla Bergamo, S. Paulo
Se le tre reti pubbliche italiane fossero veramente pubbliche e gestite da organismi indipendenti, non ci sarebbe neppure bisogno di istituire il tale contraddittorio. Basterebbe imparare da TV come la BBC. Una TV pubblica, pagata da TUTTI i contribuenti, dovrebbe riuscire a gestire gli spazi senza influenze da parte dei potenti di turno. Mas se continuamo con gli urli dei berluscones ogni volta che qualcuno li critica, perché “anti-governativi”, allora sarebbe meglio chiudere le tre reti e darle in concessione ai migliori offerenti. In USA c’è la FOX che solo sparla di Obama e dei Democratici, in compenso altre reti sparlano della FOX e dei Repubblicani… così va nel mondo. L’Italia invece è sempre più repubblica delle banane, o ‘di noi banana’, come direbbero da queste parti…
ODIFREDDINon vorrei sbagliarmi ma nessun giornale ha dato rilievo all’orribile censura patita dal professor Piergiorgio Odifreddi al quale Bruna Vespa ha radicalmente tolto la parola e che Ignazio La Russa ha insultato (“mi fa schifo!) solo perché aveva nominato i ministri Carfagna e Gelmini. Tutti protesi a parlar male o bene di Santoro, Odifreddi è stato bellamente ignorato. Per fortuna c’è youtube, qui e qui.
Massimo Fini: “Non si capisce se la sinistra, politica e mediatica, sia più cogliona o più connivente. Perché a trarre vantaggio da questo canaio è solo Berlusconi”.Marco Travaglio: “Ma se un premier si circonda di papponi e squillo e poi fa leggi contro la prostituzione, se è ricattabile da gente così, se infila le escort o le veline nei ministeri o nelle liste per le Europee e le Comunali di Bari, bisognerà pur parlarne , almeno una volta, in tv. O no?”
da Gianni Guasto
In principio fu Ronald Reagan a inaugurare l’invasione delle icone cinematografiche nel mondo reale della politica. Poi vennero tutti gli altri, su su, fino ai comici prestati alla politica, ai nani e alle spogliarelliste. Era come se le immagini artistiche uscissero dai quadri e camminassero per le strade: la Fornarina, le Tre Grazie, Olympia, David, Flora, le Demoiselles d’Avignon, le Muse Inquietanti. E incominciassero a invecchiare e a ingrassare come Dorian Gray al contrario. Un incubo, chiamato “politica spettacolo”. Ora leggo che Bossi farà l’attore, e mi chiedo: é finalmente arrivata la fine del Ciclo della Grande Espiazione?
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Caro Claudio,il principio del contraddittorio esprime la garanzia di giustizia…Inparticolare, ciò significa che ciascuna parte deve essere messa in condizionedi conoscere ogni richiesta e deduzione dell’altra parte e di formulare leproprie osservazioni interloquendo su analoghi elementi presentati dalle altreparti. Tale concetto postula che alle parti sia riconosciuta una posizione diparità. Introduce quindi il concetto di “parità delle armi e al diritto didifesa.” Bene: la conduzione di Sant’oro, la copertina di Stefano MariaBianchi e Luca Rosini, l’intervista all’escort barese Patrizia D’Addario,l’editoriale di Marco Travaglio, il Premio Pulitzer Carl Bernstein sui fatti dicasa di nostra, le vignette di Vauro e l’ispostazione tutta, data allatrasmissione…. Se Lei giudica rispettate “parità delle armi e al diritto didifesa”…
Io, più semplicemente, non credo al principio del contraddittorio. Chi contraddice il Tg1? Chi contraddice il Tg2? Chi contraddice tutti i giorni Fede? Chi contraddice Buona Domenica? (csf)
a cura di Eugenio Mataletti su Newsclick.it
Di solito, si faceva ai giardinetti, quando le porte erano fatte con gli zainetti della scuola. Durante la partitella, mentre la palla era lontana, il portiere stringeva la sua porta dando dei piccoli calcetti quasi invisibili agli zainetti-palo. Bene, Kim Christiensen, portiere dell’IFKGoteborg, che gioca nella Serie A svedese è stato beccato proprio mentre cercava di spostare i pali per accorciare la propria porta. E tutto durante un match ufficiale di prima divisione svedese. Lui pensava di farla franca, ma evidentemente dopo mezz’ora di gioco qualcuno della squadra avversaria, l’Orebro, l’ha notato, spifferando tutto all’arbitro: i pali, non piantati nel terreno perché si stava giocando su un campo in erba sintetica, erano stati spostati davvero. Qualche centimetro, non di più, ma abbastanza, si vede, per fare stare tranquillo Christiensen. Pare anche che il portiere, colto miseramente sul fatto, abbia ammesso tutto, aggiungendo con invidiabile candore che non era la prima volta che provava a fare il furbetto.
dall’avv. Lina Arena
Egregio Sabelli Fioretti, le chiedo sommessamente di leggere i testi di Nanni Balestrini.Da ultimo legga “ Sandokan” .I miei errori di punteggiatura attingono a quei testi. Le basta?
Non mi basta. Balestrini è uno scrittore e sono affari suoi se viola le leggi della punteggiatura. Lei è un avvocato (csf)
Mi indigna il fatto che alla Guzzanti viene riservato uno spazio doppio rispetto a quello assegnato ai comuni mortali, nel senso che le sue castronerie vengono ricopiate da un giornale ad un blog e quindi viene raddoppiato la sua cassa di risonanza. Dal canto mio riconosco che lei è libero di affollare il blog con le castronerie di chiunque, ma non lo trovo carinino se lo spazio viene occupato copiando articoli di quotidiani di una banale travestita .La mia domanda adesso è la seguente: non trova che certi personaggi, sol perché prediletti da una certa parte politica, invadono tutti gli spazi della comunicazione senza lasciare agli altri la possibilità di dire la loro? Non mi risponda tirando in ballo il cavaliere perché la nostra travestita è talmente banale che non riesce a raddoppiare altri che se stessa.
Cara avv. lei chiedeva dove siano i suoi errori, vero? Li ho segnalati in rosso. (csf)
da Claudio Urbani, Roma
Osi, osi pure immaginaare , sarebbe una logica consegenza alla personale stile di vita politica instaurata dal presidente del consiglio che abbiamo. Ma osi anche immaginae se le cosidette “cene divertenti”, eufemismo berlusconiano, fossero state effettuate alla Casa Bianca…
da Gian Paolo De Tomasi
Mia moglie, da che mondo è mondo, dice “ubi maior, wan kenobi”. E chi la capisce, la capisce.