da Alberto Arienti
1 – La smetta di usare il termine “desideri delle masse”, provi con interessi dell’elettorato”.2 – Non cerchi di imitare Feltri e Belpietro, perchè lei non possiede la loro cattiveria acuta, ma solo le loro pessime idee.3 – Lasci perdere concetti come “inferiore/superiore”, visto il suo scritto, si potrebbe equivocare.4 – Generalizzando un po’, mi spaventa la facilità con cui molta gente di destra accetta idee come “la maggioranza fa il cavolo che gli pare” e “chi è eletto dal popolo non deve dar conto che a lui”.5 – Quanto ai principi costituzionali, non sono certo caduti dal cielo, ma hanno radici molto profonde: rivoluzione francese, illuminismo, lotte dei lavoratori, antifascismo, diritti della minoranze. Un percorso lungo che non si può sperare di annullare con un zac…
da Vittorio Grondona – Bologna
Sì, le leggi che lasciano genericamente ai giudici la libera interpretazione, per esempio, dell’aggettivo abietto sui delitti, sono leggi sbagliate.
da Alessandro Ceratti
Il signor Romeo porta argomenti anche di una qualche consistenza a proposito del fatto che le leggi siano convenzionali. Senz’altro in molto circostanze lo sono e spesso lo sono esclusivamente (per esempio le leggi che normano la fiscalità sono ovviamente convenzionali). Tuttavia io voglio ricordare questo, che credo spesso sia dimenticato o trascurato: le leggi sono lo strumento per applicare la Giustizia (notare la G maiuscola). Se tra leggi e Giustizia non c’è rapporto, allora io sinceramente penso che possiamo fare a meno delle leggi.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Di cicoria naturalmente; spera di trovarla più verde e saporita nei campi centrali di Casini. Auguriamoci che si accompagni con la Binetti e di quanti non sopportano l’amaro della cicoria di “sinistra”.
da Claudio Urbani, Roma
Ma la conclusione è una sola: visto che il fango è reale per tutte e due i soggetti, uno con molta dignità ha abdicato, l’altro ha dato una mano di colla sulla sua sedia per rimanerci sempre più incollato. I fatti son questi, inconfutabili.
da Benedetto Romeo
Al signor Galvano: è in effetti abietta la sua risposta circa il compito educatore dello Stato. Che siamo noi. Cioè quelli che stabiliscono se una cosa sia abietta o meno, come ci ricorda la Cassazione citata dal signor Beretta.Alla signora Guma: le rivelo un segreto: la Costituzione cui lo Stato, a suo dire non certificatore dei desideri delle masse, deve attenersi non è caduta dal cielo, ma viene dallo Stato stesso. Cioè da noi. Cioè da quelli che stabiliscono se una cosa sia abietta o meno, come ci ricorda la Cassazione citata dal signor Beretta.Lo stesso vale per il signor Beretta.P.S. Lapidazioni, sposalizi di minorenni ed altre usanze di quelle “certe società” cui fa riferimento orripilata la signora Guma sono pratiche accettate (come giustamente lei dice, spesso “ritenute necessarie”) da “persone di media moralità” di quelle società. Quindi leggi giuste. Dal nostro punto di vista non si dovrebbe parlare di leggi ingiuste o sbagliate o inaccettabili, bensì di civiltà inferiori. Questo, però, non si può dire.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Altro che Museo della Logica sig. Guasto…ragiono terra terra. Mi dia la manina e segua il labiale: L’articolo a cui mi riferisco è “La macchina del fango” di D’Avanzo su Repubblica. Lo legga. Legga bene dal quarto quadro in giù…spiega cosa capita a Marrazzo. Non le ricorda nulla? No? Provi a cambiare il nome! P.s. Mai votato Berlusconi. Giuro!
da Paolo Beretta
Caro Sig. Romeo, farò di più. Le dirò cos’è la democrazia e la dittatura della maggioranza (…)Democrazia significa tre cose: libertà, uguaglianza e diritti. Questi ultimi, in particolare, evitano che le maggioranze abusino delle regole democratiche per opprimere le minoranze, divenendo vere e proprie dittature. Senza la protezione dei diritti garantiti da una carta costituzionale (che quindi è superiore alla semplice maggioranza popolare) non esiste democrazia. Non dimentichiamoci che elezioni democratiche hanno legittimato anche figuri come Mussolini, Hitler e Stalin. Dimenticavo: queste idee non sono solo mie, magari, ma anche di signori come Tocqueville e Mill.
da Gianni Guasto
Non é vero che sotto l’avatar “Gasparini” si cela un giornalista di cui non ricordo -abbia pazienza- il nome. In realtà Gasparini é lo stesso Berlusconi, che ha deciso di infiltrarsi anche nel nostro Blog. Perché se così non fosse, il modo di ragionare del presunto Gasparini dovrebbe essere a buon diritto inserito in un futuro Museo della Logica.
di Agnese Domizia Di Giallorenzo
Direttore, mio Direttore che fine hanno fatto gli spazi dopo i punti e le virgole nel mio post? Io li avevo diligentemente usati ma vedo che sono spariti. Cos’è, si boicotta? Per dispetto adesso ne metto due! Sgrunt
Credo che il trucco sia non andare a capo (comunque Di Giallorenzo credo che sia con due sole “l” e dopo “spariti” non ci andava il punto di domanda. Tiè (csf)