da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Va bene lacritica alla cattiva punteggiatura,ma che dire diquelli che per rientrare nelle 500battute uniscono gliarticoli alle parole?O peggio,non lasciano lo spazio dopo i segni di interpunzione?
da Claudio Urbani, Roma
Quando l’avv. Arena dichiara”…Con l’attuale norma non c’è politico che si possa sottrarre al ricatto del processo penale.” Ma da quando in qua un processo penale è considerato un ricatto, ma non un atto dovuto, in presenza di un “presunto” – così bisogna dire- atto penalmente perseguibile?
dall’avv. Lina Arena
I giudici di sinistra solo seguaci fedeli dell’uso alternativo del diritto.Il vero stratega per rendere possibile il governo della sinistra estrema è Luciano Violante. Il suo capolavoro è stato consumato nell’ottobre del 1993 allorquando fece approvare da un parlamento di ignoranti la soppressione delle guarentigie parlamentari per i processi penali di cui all’art. 68 della Costituzione. (…) Con l’attuale norma non c’è politico che si possa sottrarre al ricatto del processo penale. In pratica Violante ha messo sotto scopa tutti i pretendenti al potere. (…)Bisogna introdurre il giudice elettivo.
Ecco, è proprio quello che ci mancava (csf)
da Silvia Palombi
Martino, zelante abate di Asello, passò i suoi guai per la disattenzione. Quel che voleva iscrivere sulla porta della sua abbazia, l’ospitale: “Porta patens esto. Nulli claudatur honesto” (La porta sia sempre aperta. Non sia chiusa per nessun uomo onesto) divenne, solo spostando il punto, “Porta patens esto nulli. Claudatur honesto”. A Martino costò la cappa, simbolo della carica di abate del monastero.
da Giovanni Pintimalli, Catanzaro
firma che il Presidente Napolitano ha apposto promulgando il “lodo Alfano” non è senza conseguenze. Senza la promulgazione immediata il processo Mills si sarebbe concluso anche per Berlusconi. Ora si dovrà ricominciare, a causa di una provvidenziale modifica della procedura, e, scommettiamo, non arriverà mai la condanna definitiva perché opererà la prescrizione. Inoltre Napolitano giustificò la propria firma con la costituzionalità della legge mentre avrebbe potuto rinviarla alle Camere anche per semplici motivi di opportunità senza invadere il campo della Corte Costituzionale.
da Alberto Oldrini
Per quanti descrivono Augusto Minzolini e Bruno Vespa asserviti al primo ministro Silvio Berlusconi, consiglio di ascoltare Aldo Forbice, conduttore su Radiouno della trasmissione “Zapping”.
di Massimo Gramellini per la Stampa
Dopo il proclama del Capo, il quadro è finalmente chiaro. I magistrati sono di sinistra, e questo già si sapeva. La tv pubblica, eccetto Topo Gigio, è di sinistra. Il 72% dei giornali è di sinistra (non il 71 e nemmeno il 73: il 72, l’ha detto Lui). La Corte Costituzionale è di sinistra, il Quirinale è di sinistra, gli arbitri in genere sono di sinistra, e anche i vigili che danno le multe sono di sinistra, i professori che rifilano 4 a mio figlio sono di sinistra, il vicino di casa che appesta il pianerottolo con la sua frittura è di sinistra, la signora che mi ha scippato il parcheggio è di sinistra, come la Regina di Biancaneve, Veronica Lario e la Costituzione: tutte di sinistra. La sveglia alle sette è di sinistra, la barba da radere è di sinistra, il caffè amaro è di sinistra, i calzini bucati e gli ingorghi al semaforo sono di sinistra, il capufficio odioso è di sinistra, la moglie che mi ricorda le commissioni da fare è di estrema sinistra. Il Superenalotto è di sinistra, altrimenti vincerei. Gli stranieri, i comici, i miliardari e i gatti neri sono di sinistra. Le escort sono di sinistra, ma solo quelle che chiacchierano, naturalmente. Cavour era di sinistra, come Montanelli e Barbarossa, del resto. Fini è di sinistra e pure le previsioni del tempo, se segnalano pioggia. Persino io, quando non digerisco la peperonata, divento di sinistra. Da noi l’unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra.P.S. Viva l’Italia, viva Berlusconi! (anche questo l’ha detto Lui)
da Carla Bergamo, S. Paulo
Devo ammetterlo, mi sono venuti i brividi nel leggere quella frase. Che vorrà mai dire? Sarà che qualcuno si disinnamorerà del petit premier, almeno le donne, dopo la frase storica alla Bindi? Come scrisse ieri il buon Gramellini su La Stampa: “Un giorno gli storici dovranno indagare le ragioni di questo innamoramento collettivo che con la politica non ha nulla a che fare”. I telegiornali (e i giornali online) di qui ieri hanno dato la notizia della mancata immunità tra i titoli di testa, facendoci pure assistere alla parte finale del fervoroso discorso. Viva l’Italia, viva il duce…no, non era proprio così…qualcosa del genere.p.s. l’editoriale di Gramellini di oggi è esilarante.
da Franco Vota
Siccome fino a ieri tutti i berluscones si sgolavano a dire che il lodo non era una legge ad personam, qualcuno mi può spiegare come mai dei quattro beneficiari se n’è incazzato solo uno?
da Vincenzo Rocchino, Genova
Alle 02.50, sembrava risolta la noia freccette; invece, con la riaccensione mattutina, – senti, senti – è tutto come ieri: le freccette son tornate a farmi impazzire. Una soluzione potrebbe essere “linkare” il rettangolo con le puntate di “un giorno da pecora”, e portarlo altrove, cosi che non possano più rompere i nostri preziosi zebedei. Ieri, per loro, ho avuto una giornata simile, se non peggiore, a quella di Silvio. Ti prego, fa qualcosa, se non vuoi sentirti addosso tutto il popolo dei farabutti.
Messo alle strette, provvederò (csf)