da Vittorio Grondona – Bologna
I numeri provenienti dall’Alto Veneto sono davvero fantastici. Praticamente di questo passo fra qualche giorno sparirà la mafia dall’Italia. Tutti i mafiosi saranno finalmente finiti in galera. O meglio sui tetti delle carceri in quanto dentro ormai non c’è più posto… Perché poi tanti arresti in così poco tempo? Io ho un sospetto: probabilmente sono cresciuti i malavitosi… Perché l’Alto Veneto non ci aggiorna sul numero dei mafiosi? Non credo affatto che la politica menefreghista di questo governo che altro non sa fare che invitare i disoccupati, i precari, i clandestini fuori legge e in pratica tutti i poveracci a coniugare il verbo arrangiarsi, possa essere la via giusta per combattere la mafia e la malavita in genere. E poi, non è forse un atto di ingiustizia estrema consentire agli affamatori del popolo che hanno sempre evaso le tasse di riportare dai paradisi fiscali i loro soldi sporchi immettendoli nel nostro mercato ripuliti praticamente gratis?
di Agnese Domizia Di Giallorenzo
Comincio ad essere favorevole all’ora di antropologia. Why not?
da Marco Decio
Con qualche riluttanza (perchè sono allergico alle verità assolute) credo di potermi definire più ateo che agnostico. Ma non sono per nulla contrario all’insegnamento della religione Cattolica, nè eventualmente di quella Islamica, nelle nostre scuole. Della religione è intrisa la nostra cultura, e tutti noi siamo inconsapevolmente forgiati dentro a questo stampo (la parola “inconsapevolmente” è la chiave). E’ di sicuro molto divertente, ma un po’ superficiale la risposta che Claudio ha dato a Paolo Capè: la religione a differenza del calcio ha permeato buona parte dell’arte e del pensiero del nostro mondo. Esisterebbe, che ne so, la Commedia di Dante senza il Cristianesimo? E come la capiamo la Commedia se non siamo consapevoli di tutto il mondo intorno a cui ruota. Consapevoli dall’interno però, come se fosse una cosa nostra. Non con la consapevolezza fredda dello studioso che analizza un fenomeno dal di fuori. So che sto allargando il discorso fuori dai confini, ma considero della stessa sostanza la famosa discussione sulle radici cristiane dell’Europa. Io credo che ci stiamo, inconsapevolmente, buttando via.
La Commedia di Dante esisterebbe ugualmente ma sarebbe diversa (csf)
E’ vero, i leader hanno “un altro lignaggio, oltre che carisma e linguaggio”. Unica nota stonata è l’obbligo di condividerne le idee e le azioni sociali. Non faccio costamenti con le politiche del passato o con quelle di oggi del centro destra che nel caso Cofferati sarebbero in entrambi i casi sicuramente esagerati e fuori luogo. Sono oltremodo convinto che, per chi ne condividesse sia le idee che le azioni, l’ex sindaco di Bologna sarebbe un ottimo leader. La democrazia, però, non è a senso unico. Per quanto mi riguarda è soprattutto partecipazione.
da Silvia Palombi
Io vorrei l’ora di storia delle religioni.
Ma tu sei anziana, vai mica a scuola (csf)
da Alessandro Ceratti
Sinceramente qui dalla Thailandia/Cambogia faccio fatica a seguire l’aspra disputa sul colore dei calzini. Tuttavia non riuncio a dire la mia e affermo che i calzini non sono “celesti” ma tutt’al piu’ “celeste” (invariabile).P.S. Questo anche per ricordarvi, come dice giustamente Csf, che in questi giorni sono in Cambogia.P.P.S. Ho visto Angkor Vat. Ora posso morire felice. Maddonna! Se giusto potete, andateci.
Perché, ricortatevelo, Ceratti è in Cambogia (csf)
SU TISCALI.ITSul sito di Tiscali ho cominciato una piccola collaborazione settimanale in cui rivisito alcune mie vecchie interviste a personaggi che tornano di attualità. L’altra settimana, Minoli. Questa settimana Santoro. Al di là dei miei articoli, che come al solito sono splendidi, sono interessanti i commenti. Io non vi dico niente. Andateveli a leggere. (csf)
da Bruno Stucchi
Ricordo a tutti che non andare a votare alle primarie vi fara’ risparmiare 3,25 euro.(Gli esattissimi conti sono stati fatti dalle Piu’ Lucide Teste Dell’Economia E Finanza de lavoce.info)
da Domenico Astuti
Ascoltavo Marino, ascoltavo Franceschini, ascoltavo Bersani, tutti e tre mi sembravano degne persone. Ma nessuno dei tre mi convinceva del tutto. Un senso di vaga inadeguatezza. Di scarso valore leaderale. Poi ho ascoltato Cofferati – che avevo un po’ dimenticato – e mi si è chiarito il dubbio. I leader hanno un altro lignaggio, oltre che carisma e linguaggio.
da Massimo Mai
Se l’insegnamento della religione islamica a scuola deve essere costruito su quello della religione cattolica che Dio ce ne scampi e liberi. Attualmente l’insegnamento della religione a scuola è concepito come un favore alla chiesa, non come un modo per insegnare qualcosa. Gli insegnanti, unici non laureati ad avere accesso all’insegnamento, non devono superare nessun concorso, non devono fequentare nessuna scuola per avere l’abilitazione, gli basta l’ok del vescovo per accedere alla cattedra. Tralascio gli altri privilegi, in realtà l’insegnamento, visti anche i risultati, serve a garantire alla chiesa un tot di posti di lavoro pagati dallo stato. Se si vuole si può fare lo stesso anche con la religione islamica, se hanno qualcuno da piazzare nella scuola…