da Carla Bergamo, S. Paulo
Il nuovo tormentone del belpaese è questa parola orribile, sbattuta insistentemente in prima pagina. Macchissenefrega se il petit premier viene perdonato o no? L’Italia è alla deriva, con quei politici rozzi e guerrafondai tipo Giovanardi, Bossi, Calderoli, Borghezio al cui confronto gli (ex)fascisti appaiono dei gentlemen. Da paese che ha votato in massa a favore di divorzio e aborto e contro il nucleare, stiamo diventando un paese xenofobo, omofobico, bigotto, superficiale, e soprattutto ipocrita, basta vedere la lotta a droga e prostituzione. I politici possono, i cittadini comuni no. Disgustoso.
da Isabella Guarini, Napoli
Nei dialetti è concentrata tutta la nostra storia. Purtroppo vanno scomparendo perché, nessuno sa scrivere in dialetto, anche se si parla. Infatti, tutti sanno cantare una canzone napoletana, ma pochi, anzi pochissimi, lo sanno scrivere. Eppure il napoletano è una vera e propria lingua. Mi piacerebbe imparare a scriverla, ma è considerato quasi un reato contro la Patria. Suvvia, schiodiamoci la mente.
da Massimiliano De Simone
Sul penultimo numero de “l’espresso” è apparso un nuovo reportage suVilla Certosa, definita come un tempio esoterico colmo di “Simboli egeometrie massoniche sparsi in tutto il parco”. Francamente, pare che,talvolta, la pubblicistica antiberlusconiana non percepisca i limitidel ridicolo.
da Vincenzo Rocchino Genova
All’Aquila è pronta la festa della Perdonanza (perdono d’ogni oltraggio passato) la funzione sarà celebrata dal Segretario di Stato Vaticano Tarciso Bertone ci sarà pure Silvio Berlusconi che, pare, necessiti di molte indulgenze e non potendo decretare sulle questioni divine (è solo papi, non ancora Papa) è costretto a ricorrere alla Chiesa.
da Carla Bergamo
Ho appena letto il pessimo articolo del Daily Telegraph sul petit premier nazionalpopolare. I commenti sono di lettori italiani che, pure confermando il loro anti-berlusconismo, reclamano veementemente contro l’insistenza britannica con gli stereotipi d’italica fama evidentemente sopravvissuta alla realtà. Così, secondo la giornalista, tutti i maschietti italiani pizzicano i sederi femminili e, come il loro premier, sono maniaci del sesso. Ma fatemi il piacere. (Vi consiglio di leggere i commenti, sono spassosissimi).
da Gianni Guasto
Dicono di voler imporre il dialetto obbligatorio a scuola: e perché no? napoletano obbligatorio per i milanesi, e poi parlate siciliane per i veneti, sarde per i bergamaschi, abruzzesi per i liguri, piemontesi per i calabresi, toscane per i pugliesi, triestino stretto per i romani. Si potrebbero anche organizzare puntate del GF con obbligo ai partecipanti di parlare dialetti appena appresi. Così ci si potrebbe un po’ vendicare dell’eterna lagna del “noi siamo meglio”.E poi, Claudio, che ne diresti se fra i noti gourmet con i quali usate chiudere ogni puntata di Un Giorno da Pecora, ce ne fosse almeno uno che racconta una ricetta di una regione diversa dalla sua? Forse che questi qui non vanno mai al ristorante? Non c’é nemmeno un settentrionale che conosca (e sappia cucinare) la splendida pasta chi vruocculi arriminata? E Cossiga l’ha mai assaggiato il bagnun de anciue?
Caro Uolter, se non tutta la colpa è del Berlüsca, quella che rimane è colpa tua e dei tuoi colleghi di pseudo-sinistra, che lo avete lasciato fare sperando di guadagnare i voti dei suoi elettori. Ma gli Italiani che speravano in voi e che adesso pagano un conto salato (incluso dover ascoltare i deliri di un Giovanardi), che colpa c’hanno?
Non basta difendere l’Inno di Mameli, quando si offendono quotidianamente i simboli e i monumenti della nostra Storia Patria., come l’orrendo ascensore che deturpa il Vittoriano in Roma e la nuova bacheca dell’Ara Pacis e altre distruzioni che certo non insegnano ai giovani ad amare la propria storia e quindi, la Patria.
da Claudio Urbani, Roma
“La Rai di Prodi era meglio di questa di oggi. Berlusconi mi sentira’, perche’ io a differenza di altri parlo sempre nel suo interesse e lui lo sa bene”. Lo ha detto il ministro per l’Attuazione del programma di governo, Gianfranco Rotondi. Veramente confortante che un ministro italiano parli a favore di Berlusconi, invece del popolo italiano che dovrebbe governare e farne gli interessi.