da Claudio Urbani, Roma
Dopo le parole del leader libico Gheddafi rivolte ad Israele “Ci sono loro dietro tutti i confilitti in Africa. Chiudere le ambasciate”, il ministro degli esteri israeliano ha replicato: “Ci chiediamo se ci sia ancora qualcuno che prende sul serio quest’uomo”. La risposta sembra gli sia arrivata rapida come le Frecce Tricolori
da Carla Bergamo, S. Paulo
Mi ha sempre stupita la disinvoltura dei religiosi nei confronti del peccato. A te ti fanno sentire un verme per un peccatuccio, poi scopri che loro peccano alla grande e vivono senza rimorsi. Non vedo differenza tra un Berlusconi che appoggia la legge per punire i clienti delle prostitute e tale Boffo che tuona contro i gay; tra coloro che condannano aborto e eutanasia e poi ricacciano in mare il canotto con a bordo esseri umani disperati. L’ipocrisia incombe e noi stiamo qua a farci le pippe per decidere chi è più colpevole.
da Dan Galvano, Basilea
Ma come mai tutta questa devozione alla coerenza non vale piu’ di fronte ai paladini della famiglia che vanno a mignotte e divorziano? Dov’è la coerenza di tutti quelli che vogliono respingere gli immigrati e poi tacciono di fronte alle assunzioni sottopagate in nero? Che fine fa la coerenza quando si professa legalità e poi ci si sottrae alla giustizia grazie a leggi ad personam?
da Marco Marchisio – Netro
Bossi ha annunciato che va in Vaticano per chiarire un po’ di cose. Che fa? Si presenta al portone e chiede alla guardia svizzera di farlo parlare col suo capo? Forse deve spiegare a Benedetto XVI come si governa quel riottoso miliardo di Cattolici prima che venga travolto dall’Islam. In questo caso, anzichè Calderoli, è meglio che si porti Borghezio.
da Massimo Mai
L’Italia si è oggi unita alle manifestazioni di indignazione, di tutto il mondo occidentale, per come i libici hanno organizzato l’accoglienza del terrorista responsabile di Lokerbie scarcerato dagli inglesi e tornato in patria inviando le Frecce tricolori ad esibirsi per il colonnello. Nelle occasioni che contano ci distinguiamo.
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Non ci sto a difendere Bagnasco ne, tanto meno, il direttore dell’Avvenire solo perché si battono contro Feltri. Il direttore del Giornale ha sempre manifestato senza problemi in maniera anche sfrontata il suo manicheismo di destra. Se qualcuno ha dei dubbi, poi, sul predicare bene e razzolare male dei prelati si legga il delizioso saggio di Paul Theroux : L’ infermiera Wolf e il dottor Sacks dove grazie ad una intervista ad una sadica di professione si entra nel mondo della perversione e gli attori principali , in genere, sono preti ed ebrei, ed in pratica si intuisce che costoro sono quelli più repressi sessualmente. Ora mi chiedo perché si debba difendere o parteggiare per l’una o l’altra fazione ? Il Berlusca va battuto sul terreno politico non a suon di scandali perché in tal modo si evidenzierebbe tutta la pochezza dei politici all’opposizione. Comunque in questa vicenda losca preferisco pensarla come la pensa il volgo, dalle mie parti, quando è in atto una guerra di camorra: tanto si ammazzano fra di loro!
da Gianni Guasto
Per una volta mi ritrovo in totale accordo con Giuliano Ferrara, che ha recentemente scoperto che dietro le sparate megalomaniche del Premier si celerebbero grandi insicurezze. Bravo Ferrara, chapeau al suo fiuto diagnostico: e che altro si può pensare di uno che, mentre rimorchia, racconta alla squinzia di turno di essere il “capo dell’economia mondiale” e lo scopritore di tombe fenice?
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Nelle sue parole c’è un equivoco di fondo, caro Claudio. Distratto dalla raccolta delle patate del suo orto o dalle pecore del suo studio non nota la differenza di essere omosex (nulla in contrario, magari dopo 4/5 compagne proverà anche Lei il piacere del maschietto…) e quindi avere la sua vita. Ed esserlo come portavoce dei vescovi e come tale (basta leggere i suoi articoli) condannare i gay e dare direttive di morale cristiana e cattolica. Si chiama COERENZA caro Claudio, e lasciamo stare la velina della disdicevole condanna per stalking…altra cosa del suo privato. Punto.
da Isabella Guarini, Napoli
Un lingua è un mezzo di comunicazione storicamente determinato da un lessico, un sistema fonetico, grammatica, sintassi e stile letterario. La lingua ufficiale di Napoli era il greco fino al Medioevo. Nel Seicento fiorì una della stagioni maggiori della letteratura napoletana, a livello europeo, con Lo cunto dei li cunti e Lo trattenimiento de li peccerille, di Gianbattista Basile.
dal blog di Franco Grillini
Negli ambienti della politica e del giornalismo tutti sapevano tutto del direttore di Avvenire come tutti sanno tutto delle decine e decine di moralisti nella politica italiana e in Vaticano che hanno una vita privata totalmente incoerente con la loro vita pubblica.Se si passa il proprio tempo, come ha fatto finora Dino Boffo, a sparare a zero sugli omosessuali, sulle donne che abortiscono, su chi si rivolge ai centri per l’inseminazione assistita, sui divorziati, e chi più ne ha più ne metta, dovrebbe, come minimo dare il buon esempio.Invece viviamo nel paese dei puttanieri moralisti, degli omosessuali velati e omofobi, dei divorziati che partecipano al family day, dei deputati ultra-cattolici che firmano leggi contro droga a prostituzione e di notte organizzano festini con cocaina e prostitute.Chi scrive combatte il moralismo ipocrita e bugiardo da una vita e ritiene francamente insopportabile che ci sia una gerarchia vaticana che pretende di imporra, magari anche per legge, uno stile di vita (il familismo tradizionalista) che per primi non praticano.Come noto l’Italia è il Paese dove si straparla di famiglia tradizionale, quella composta da marito, moglie e amante, e si fatica ad accettare una realtà plurale fatta di diversi stili di vita, tra cui quello omosex, tutti ugualmente legittimi, tutti ugualmente plausibili.E’ per questo che il moralismo da quattro soldi delle gerarchie vaticane è diventato insopportabile.Noi riteniamo che chi costruisce la propria carriera, sia essa politica o religiosa, sulla base del più anacronistico dei moralismi dovrebbe viaggiare con una telecamera nelle mutande.