da Armando Gasparini, Veneto Alto
…è un po’ che non vi dico quanto scritto sul brogliaccio lassù in baita. Sotto la pergola di uva bacò e kiwi, domenica, giornata a tema: sarde in saor, maritate ad un vinello, scaraffato fresco fresco e leggermente frizzantino, il Prosecco…e polenta brustolà a panari. Una parola sola il tutto: insuperabile. Tre chiletti tondi, dieci eurini al Billa con lo sconto del 25% prendendole al venerdì pomeriggio…cosa non si fa per “tirar vanti”! Ad majora.
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Ritengo il Presidente del Consiglio una persona molto scaltra al di là delfatto che dovrebbe dimorare nelle patrie galere e mi chiedo: com’è possibile che si affidi ad un legale come Ghedini? Com’è possibile che quell’allampanato avvocato con la faccia di uno che si trova qui per caso possa dire che “l’audio diffuso da Repubblica è inverosimile” ? E chi si permetterebbe di fare un falso del genere? E’ impensabile.
da Carla Bergamo, S. Paulo
È morto Frank McCourt. I leghisti e tutti gli italiani che vorrebbero veder sparire gli immigrati dalla loro terra, come se fossero la causa di tutti i mali, dovrebbero leggere “Le ceneri di Angela”, per capire che anche gli Europei sono stati poveri, miserabili, ignoranti e, soprattutto, emigranti. Per capire che l’Europa è quello che è ora grazie anche a tutta questa gente che ha lasciato la sua terra per sopravvivere. Che ha “tolto il disturbo” e alleggerito lo Stato di una parte del peso. Il libro di McCourt, a mio parere, dovrebbe essere obbligatorio nelle scuole, più utile, dati i tempi, dei Promessi sposi.
da Vittorio Grondona – Bologna
Lo Stato italiano, rappresentato ormai da gente messa lì a scampanellare la testa come gli immensi fantocci sui carri di carnevale, ha deciso di mettersi le brache del Capo Famiglia dettando leggi di immagine che producono solo drammatici scompensi sociali. Potrei citare il pericoloso aumento dei pirati della strada spinti a fuggire dale proprie responsabilità per il terrore di perdere punti sulla patente o addirittura il ritiro della stessa o, infine, di dovere affrontare altre conseguenze ben più gravi, ma mi soffermo per ragioni di spazio sulla scarsa fiducia che alcune amministrazioni papareccie hanno della sacra istituzione della famiglia. Ultimo arrivo nel listino dei prezzi è il consumo dell’alcool da parte dei minori. Pericolosissimo, non c’è dubbio, ma cosa ti combina lo Stato affarista: il proibizionismo. Vietato ai minori di 16 anni bere alcolici in pubblico, se no multe salatissime ai genitori… A questo punto un genitore si sentirebbe il dovere morale di chiudere in casa i propri figli minorenni, altrimenti, se facesse parte del popolo che paga le tasse, in pochissimo tempo andrebbe in rovina. In più ho letto di un ragazzo quindicenne che bellamente dice di fregarsene del divieto: lui esce di casa già ubriaco.
da Pino Granata
Dice il logorroico Travaglio ,che ogni tanto farebbe bene a tacere, che D’Alema fece bombardare la Jugoslavia.Affermazione ambigua in quanto quella di bombardare la Serbia non fu una decisione di D’Alema , visto che la sua parte fu molto modesta. Ora quello che successe in Jugoslavia dopo l’intervento della Nato o dell’ONU, non ricordo bene, è sotto gli occhi di tutti. L’ex-Jugoslavia oggi, sebbene divisa, vive da anni in pace. Forse per Travaglio non si sarebbe dovuto intervenire e lasciare che le varie etnie si massacrassero allegramente tra di loro?
da Mario Strada, Stretto di Makassar
Mi telefona la Maga Nerina da Palermo. Dev’essere importante. E’ sotto copertura e rischia di scoprirsi. “Capo! Qui c’e’ un gran movimento. Stanno cambiando gli equilibri di mafia e dintorni.” Ah ecco perche’ la sua missione si chiama “Gattopardo”. “Stanno pilotando per incastrare i vecchi in galera e i loro referenti politici.” “Ma chi sono i nuovi?” Mi ha consigliato di seguire CurrentTV sui flussi finanziari dell’Expo di Milano e di leggere De Rita che sul Corriere del 17 Luglio indica che nel sud si prospettano novita’ politiche. Nerina e’ impagabile. Tra l’altro le piace la pasta con le sarde, quella con finocchietto e pinoli. Ho l’impressione che stara’ a Palermo per un bel po’.http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/090717/mwvhs.tif
da Claudio Urbani, Roma
La battuta non è mia, ma sembra attule. Per giustificarsiil prossimo scudo fiscale,ovvero condono agli evasori, Tremonti racconta frottole ingiustificate che da un esperto, si fa per dire, come lui non dovremmo sentire. Lo scudo fiscale ce lo ha propinato come quello USA, marchio ormai abusato di presupposta qualità. In realtà sembra che le cose siamo radicalmente diverse: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001212.html
Beppe Grillo sul Corsera: “Sulla Rete non puoi imbrogliare (?!), non puoi raccontare balle online (??!!), vieni subito smascherato (???!!!)”. Aaah! Finalmente riemerge la stoffa del comico… Istruttiva, comunque, “l’intervista” di Gian Antonio Stella che fa il timidone. Ho letto le risposte di Beppe Grillo, ma le domande quando le pubblicano, domani?
da Isabella Guarini, Napoli Caro CSF, d’estate la tv è quasi inguardabile. Ma la storia siamo noi è un programma che non stanca e ci aiuta a trascorrere in casa le mattinate infuocate. Ciao
E’ forse l’uomo che, in Italia, ne sa più di tutti di televisione. Giovanni Minoli. Ha inventato o portato al successo Mixer, Un posto al sole, Report, Turisti per caso, Blitz, Quelli della notte…Ogni tanto lo propongono per la direzione generale. Poi niente. Anche questa volta. Niente. Dice: “Torno nelle catacombe”. Nelle catacombe, dove fa programmi che vanno nella notte tarda o al mattino presto. Come si sta nelle catacombe? “Nemmeno male”, dice. “Dalle catacombe sono usciti uomini che qualcosa hanno fatto nella storia del mondo”. Ogni tanto ti tirano fuori…“Quando hanno bisogno di qualcosa che costi la metà e renda il doppio”. Comunque lavori… “Lavoro? Agrodolce, la lunga serialità siciliana, fa quasi gli ascolti di “Un posto al sole”. “La storia siamo noi” è arrivata al 21% di share”.
Narciso come al solito. Lo dicono tutti: Minoli è un narciso.
“Sai che cosa ho fatto una volta per capire se ero narciso? Ho smesso di fare Mixer. Ho deciso di non andare in onda per capire se ero libero da questa droga”.
Eri libero?
“Ero libero. Ce l’ho fatta a vivere senza Mixer”.
Non sei narciso.
“Forse lo sono. Ma è una cosa che riesco a gestire. Ho sempre avuto la consapevolezza che è lei, non sono io, la matrice della fama”.
Lei chi?
“Lei, la televisione”.
Se sei un divo la colpa è della tv…
“Non sono divo. Niente mondanità e niente feste”.
Niente Angiolillo…
“Mai andato…”
Non ci credo…
“Nemmeno una volta”.
Dalla Verusio…
“Una volta…”
Una volta…
“Forse due. In tanti anni di vita.”
Chi non è narciso nel nostro mestiere…
“Chi fa una vita pubblica ha una dose di narcisismo obbligatoria… legittima…”
Anche da ragazzino eri narciso?
“Sono sempre stato un po’ protagonista. Da ragazzo giocavo bene a pallone”.
Bene quanto?
“Bene bene. Serie C. Ho vinto la medaglia d’oro al trofeo Carlin per il miglior giocatore del torneo e quell’anno c’erano Agroppi, Fossati, Vieri, Mazzola. Avevo 15 anni”.
Il trofeo Carlin.
“Giocavo nella squadra dei gesuiti dell’Istituto Sociale, la terza squadra di Torino dopo Juventus e Torino. Un giorno mi vide giocare Nereo Rocco, allenatore del Milan. Io ero appena tornato dai campionati di atletica. Ero forte anche in atletica, facevo i cento metri in 11”.
Quando il record italiano era 10 e 4…
“Il problema non era il narcisismo. E’ che oggettivamente sono sempre stato abbastanza in evidenza…”
Continua