da Paolo Beretta
Pia speranza, caro Stucchi. Il PdL è Silvio e Silvio è il PdL. Sparito Silvio, la sua creatura lo seguirà inevitabilmente. Che poi venga rimpiazzata da qualcos’altro, meglio o peggio che sia, questo è certo, ma non dal PdL berlusconiano. E’ anche vero che non è un partito di plastica, ma casomai di cartone, e l’abbandono del Prescritto avrà lo stesso effetto di un acquazzone estivo. Lo squaglierà.
da Dan Galvano, Basilea
Quand’è che la chiuderanno la bocca quei catastrofisti dell’Istat? Sono talmente disfattisti e pessimisti (e comunisti) che neanche a Il Giornale hanno potuto ignorare i dati.
SIGNORINI, MORANTE, BARENGHI E CACCIARIPuntata divertente e spigolosa. Signorini ci ha raccontato che Berlusconi non gli piace fisicamente. E’ tozzo, non ha addominali e non è mascellato. Barenghi ha attaccato Signorini troppo di parte ed ha raccontato che quelli di sinistra si arrabbiano più di quelli di destra per i corsivi della Jena. Laura Morante si è arrabbiata con Signorini e anche con noi perché le abbiamo chiesto dei cinepanettoni. Cacciari ha smentito la faviola della scivolosità del ponte di Calatrava ed ha confessato che legge il Times dal dentista. Altrenotizie e più fondamentali approfondimenti sul blog apposito dove colloco le registrazioni delle puntate QUI
da Gianni Guasto
Signora Guarini, quando Lei andava a scuola (suppongo in un’epoca non troppo distante dalla mia) dev’essere incorsa in un equivoco. A scuola non si è mai insegnato che la “guerra di Troia” (quale? a giudicare dagli scavi ce ne devono essere state parecchie) sia stata combattuta per i begli occhi di Elena, che lei chiama poco fantasiosamente “troia”. L’equivoco deriva probabilmente dal fatto che a scuola (almeno in quella che ho frequentato io) si sono sempre insegnate anche la Mitologia e l’Epica, che forse Lei ha confuso con la Storia. Che vuole, capita.
da Pino Granata
Malgrado io lo stimi , non riesco a capire l’amico Grondona. Il PD è litigioso ed ambizioso, dice lui. Sorvoliamo sull’ambizioso, termine che Grondona usa impropriamente, caso mai ambiziosi saranno i capetti del PD e non il Partito. Ma non riesco a seguire il ragionamento di Grondona quando si viene alla litigiosità del PD. In sostanza si suggerisce ala Serracchiani di evitare di lanciarsi nella sfida in quanto il PD è litigioso. Ma è proprio per questo motivo che io invece sostengo la Serracchiani, proprio per evitare che ex-comunisti ed ex-democristiani si scannino come è avvenuto nel passato e come avviene adesso. O il PD la smette di essere litigioso o altrimenti si sciolga ed ognuno torni a casa propria. Una segreteria Serracchiani potrebbe aprire un capitolo nuovo nel PD. Un capitolo senza ex-DC ed ex-PCI.
da Carla Bergamo, S. Paulo Sono rimasta basita dall’atteggiamento “snob” sia di Morante che di Cacciari durante la vostra simpaticissima trasmissione. Sarà che veramente non hanno mai sentito parlare di certe cose? Come Livia Turco che non aveva mai sentito nominare Corona… ma come li leggono, loro, i giornali? E si che basta aprire un qualsiasi giornale online per sbattere il naso pure su notizie futili… Eppure loro non sanno, non conoscono, non vedono. Morante NON CONOSCE SABELLI FIORETTI! Ma dove vive? Cosa fa tutto il giorno per essere sempre così occupata? Quanto a Cacciari, ho trovato strano quello che ha detto di Berlinguer; credo che la maggioranza degli italiani invece apprezzasse in lui l’atteggiamento schivo e quasi umile, mentre Cacciari trasmette arroganza. E continuano a farsi le seghe sul prossimo segretario… mah.
Ho appena dato il mio contributo. Forza, muovetevi!
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Capisco l’entusiasmo che ruota intorno alla “giovane” quarantenne segretaria del PD di Udine, avvocato del lavoro, capogruppo in Provincia, segretaria cittadina del suo partito gia da un po’. Insomma la ragazzina è scafata e non mi sembra di primo pelo e comunque non la vedo tra i papabili alla conduzione del massimo partito del centro-sinistra, anzi sembra che le preferiscano la Binetti. Quindi tutto questo entusiasmo è destinato a scemare dopo il congresso d’autunno che sancirà il trionfo della vecchia politica. Per forza che il piccolo premier a piede libero può fare il bello e cattivo tempo, e chi lo smuove da li visti gli improbabili e arcaici avversari politici!
da Vittorio Grondona – Bologna
La grinta c’è, le idee ci sono… Manca l’esperienza, che verrà sicuramene col tempo. Rinnovare un partito significa fornire nell’intero Paese idee nuove e vincenti. Cedere a facce nuove, all’esuberanza ed al richiamo mediatico e popolare di una giovane perfetta e stimata come Debora Serracchiani sarebbe affascinante, ma nello stesso tempo significherebbe, almeno per il momento, fare un salto nel buio. Qui (politicamente) siamo in Italia, non in America… Per fare una convincente positiva campagna generalizzata nel Paese occorre disporre di un’organizzazione forte, compatta ed efficiente che, una volta scelto il capo, decidesse di lavorare unicamente per lui. Come potrebbe il litigioso ed ambizioso PD garantire tutto questo a Debora? Bravo Chiamparino che ha rinunciato. (…)
da Isabella Guarini, Napoli Secondo me la proposta di Federica Pirrone si configura come un attacco di megalomania antiberlusconiana. INcredibile!