da Floriano Ghinassi, Parigi
È vero che al peggio non c’é mai fine, che se qualcosa può andare male ci va (e Murphy non sapeva dell’esistenza del PD), che l’ottimismo non fa mai male, ma dopo l’ennesima scoppola alle amministrative (comuni: da 25-5 a 16-14, province: da 50-9 a 28-34) che Franceschini se ne esca con “Comincia il declino della destra” e Renzi esordisca da neo sindaco di Firenze con “E ora bisogna aprire all’UdC” (che era nella lista del suo avversario) fa leggermente dubitare sulle reali capacità analitiche di questi statisti della sinistra. Poi, per carità, poteva anche andare peggio (poteva piovere…)
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/10/29/il-politico-non-ha-un-privato.html
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Ricordo quando le femministe recitavano questo e altri slogan simili. Certo i tempi cambiano ma non il fatto che le peggiori nemiche delle donne siano le donne stesse. Infatti si da addosso alla “escort” non certo al pappa o all'”utilizzatore finale”, il vetero maschilismo è in auge più che mai!
da Isabella Guarini, Napoli
Silvio, regala Villa Certosa alla Regione Sardegna; Silvio, lascia Palazzo Grazioli e trasferisciti a Palazzo Chigi; Silvio, per te ci vuole una first lady, come dice Tarak Ben Ammar. Noi contribuenti diciamo: Silvio , non regalare alla Regione Villa Certosa perché le spese di manutenzione ricadrebbero su di noi; Silvio, vai ad abitare a Palazzo Chigi, tanto le spese già ci sono; Silvio, per te ci vuole la mugliera, che partecipi e rappresenti le donne italiane.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Tragica situazione quella del PD: un partito di vecchi che dice, ma solo a parole, di volersi rinnovare; ma continua con l’indecente gioco della cooptazione degli elementi giovani, tenendoli lontani dalla segreteria. Meglio esiliarli a Strasburgo. M’era sembrato che la Serracchiani avesse qualcosa di nuovo da dire; se però preferisce la tranquillità di Strasburgo, evidentemente sbagliavo.
MINZOLINI
L’editoriale
di Michele Serra per l’Espresso
In ottemperanza alle nuove leggi contro il disfattismo, con particolare riguardo alle disposizioni relative alla concessione di pubblicità solo alle testate che dimostrino spirito di collaborazione con il premier e la sua incessante opera di rinnovamento del paese, il settimanale ‘L’espresso’ rende noti i suoi nuovi indirizzi editoriali. Che verranno posti in atto a partire dal prossimo numero in edicola.Copertine Saranno finalmente valorizzate le buone notizie, come il ritorno della bella stagione, l’ottimo esito della mietitura, il revival della cerniera lampo, l’eccezionale qualità del branzino nostrano. Le illustrazioni tenderanno a mettere in risalto l’operosità e l’ingegno dei lavoratori italiani: la bella mugnaia, l’alacre facchino, la lavandaia canterina e l’alunno volonteroso saranno i soggetti della prossime quattro copertine. Si tratta di delicati acquerelli del 1920 messi a disposizione da collezionisti privati. Opportunamente ritoccati con accessori contemporanei (telefonini, pc portatili, tette di fuori) daranno il senso della continuità tra tradizione e progresso.Timone Oltre alla innovativa sezione Omissis (20 pagine completamente bianche dedicate ai casi più scottanti di malaffare), sono molte le novità. La sezione Società sarà appaltata agli uffici stampa delle aziende: chi meglio di loro può rendere conto con competenza e precisione dei nuovi prodotti nazionali? Sul prossimo numero ‘Pentole antiaderenti di ultima generazione’ e ‘Tutti pazzi per le nuove macchine trivellatrici a pala multipla’. Non mancheranno gli approfondimenti sui fenomeni sociali più rilevanti, dal massiccio ritorno del sedano nel trito per soffritti all’inchiesta sui calendari per elettrauto: le rosse sono discriminate?Rubriche Per evitare i sospetti di censura, le attuali rubriche saranno tutte mantenute, ma profondamente riviste nei contenuti. Umberto Eco, sotto la testatina ‘Il pentito’, avrà l’incarico di dimostrare la totale inutilità della cultura, con divertenti frasi sgrammaticate e svarioni grossolani che hanno lo scopo di conquistare anche i lettori che finora si sentivano esclusi. Giorgio Bocca, nella nuova rubrica ‘Sorridiamo’, si soffermerà sugli aspetti più lieti e spensierati della vita nazionale. Confermato anche Marco Travaglio, la sua rubrica si chiamerà ‘In ceppi’ e racconterà la sua esperienza carceraria. Edmondo Berselli rimarrà il politologo principe, potrete trovare le sue accurate analisi riassunte nella rubrica ‘Un rigo appena’. Sarà ampliata e valorizzata anche questa rubrica di satira, d’ora in poi dedicata ai colmi. Nel prossimo numero, il colmo per un falegname. La vignetta di Altan rimarrà tale e quale: la stessa per i prossimi cento numeri. Previste anche nuove rubriche: ‘Posate da pesce’ di Carlo Rossella e ‘Fi tico io qvello che tofete fare’ di papa Ratzinger. Grafica Su suggerimento diretto della presidenza del Consiglio, sarà adottato il nuovo, rivoluzionario formato tondo, studiato per valorizzare le immagini di chiappe e tette. Il testo e i titoli gireranno attorno alle immagini: chiedete al vostro edicolante il simpatico piolo (in omaggio) sul quale infiggere a rivista per leggerla al meglio, facendola ruotare con le dita.Cultura Dato il carattere eversivo della materia trattata, la sezione Cultura verrà ridotta a una sola pagina e sarà criptata. L’apposito decoder è in vendita a soli 3 mila euro nei migliori negozi di ferramenta.Curiosità È previsto un remake della leggendaria inchiesta a puntate de ‘L’espresso’, ‘Capitale corrotta, Nazione infetta’. Si intitolerà ‘Capitale benedetta, Nazione perfetta’, scritta a tre mani da Paolo Bonaiuti e da un giornalista dell”Espresso’, sorteggiato ogni settimana, che avrà la mano destra legata dietro la schiena. (19 giugno 2009)
Ecco comparire anche la Mata Hari levantina, una donna che accetta di essere pagata per recarsi a una festa con il Cavaliere, fornita di telecamera e registratore. A crederci bisognerebbe pensare all’ ingenuità sia dei servizi di sicurezza sia dello stesso ospite, ma preferisco il parere di mia nonna che avrebbe definito la signora una buona donna in carriera.
da Claudio Urbani, Roma
Volenti o nolenti, ora in Italia, bisogna ammettero senza tema di smentite, è in atto un vero culto della personalità da parte dei fans di Berlusconi. Ormai di lui si giustifica e si accetta tutto. Solo è imbarazzante, soprattutto in quello che si vede in TV, quando lo manifesta così apertamente persone di cultura e intelligenza.
da Vincenzo Rocchino, Genova ….
iniziò il declino dell’onnipotente Silvio Berlusconi. La brava Concita Sannino, col fiuto della reporter di razza, intuì che la deviazione a Casoria di un presidente del consiglio potesse significare qualcosa di inusuale, come fu poi ampiamente dimostrato. A chi parla di privacy violata, si ricorda che per poterlo vantare questo diritto, prima si deve smettere ogni incarico istituzionale; perchè chi ricopre questa veste, ci rappresenta tutti.