di EZIO MAURO su Repubblica(grazie a Paola Bensi)
Con un passo in più verso il suo personale abisso politico, ieri Silvio Berlusconi si è collocato all’opposizione rispetto all’establishment internazionale di cui dovrebbe far parte come imprenditore e come capo del governo italiano. Sentendosi assediato dall’imbarazzo che lo circonda fuori dal paesaggio protetto del suo mondo televisivo, il premier ha attaccato tutto il sistema libero e autonomo che non accetta di farsi strumento del suo dominio: Banca d’Italia, organismi di analisi e di controllo internazionale, Europa, e naturalmente “giornali eversivi”, vale a dire Repubblica.Questa volta la minaccia è esplicita e addirittura sguaiata nella sua prepotenza, se non fosse un segno chiaro di disperazione. Il Cavaliere annuncia infatti che “chiuderà la bocca” a “tutti quei signori che parlano di crisi”, alle organizzazioni che “continuano a diffondere dati di calo dell’economia anche di 5 punti”, come ha appena fatto nel doveroso esercizio della sua responsabilità il governatore Draghi e come fanno regolarmente istituzioni neutre, libere e autorevoli nel rispetto generale dei leader democratici di tutto l’Occidente.Nello stesso tempo Berlusconi rilancia la sua personale turbativa di mercato, invitando esplicitamente gli investitori a “minacciare” il ritiro della pubblicità ai giornali che a suo giudizio diffondono la paura della crisi.Davanti a un premier imprenditore ed editore che chiede agli industriali di “minacciare” i giornali, con l’eco puntuale e ridicola del ministro Bondi che replica l’accusa di eversione a Repubblica, ci sarebbe poco da aggiungere. Se non notare una cosa: è la prima volta che Berlusconi esplicita la sua vera intenzione verso chi sfugge alla pretesa impossibile di narrazione unica della realtà.Tecnicamente, si chiama pulsione totalitaria: anche se la deriva evidente del Cavaliere consiglia di considerarla soprattutto velleitaria, e a termine.
da Dan Galvano, Basilea
C’è un che di sublime nel sentir cantare live a Villa Certosa “Ordinary World”, in quello che è uno dei posti piu’ fuori dal mondo d’Italia. (http://espresso.repubblica.it/multimedia/home/6622475)
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Mi ha fatto molto pensare una frase di Toni Capuozzo (Terra) che per i media vale molto di più una foto di gossip (riguardante il premier) che un reportage dall’Iran, dove si rischia la vita per documentare la mancanza di democrazia. E’ triste accorgersi che a sinistra sono più interessati a frugare nelle mutande d’altri che a sostenere chi lotta per la propria libertà. (una volta sarebbero scesi tutti in piazza, o no?)
da Pino Granata
Non ho niente contro Franceschini, anzi lo apprezzo molto. E’ una persona capace e perbene. Però temo che il PD si dilanierebbe in uno scontro tra Franceschini ed il gruppo ex-comunista del PD. La Serracchiani è secondo me la persona giusta. Intelligente , preparata, cazzuta quanto basta e, soprattutto, un volto nuovo. E, last but not least, inattaccabile. Se io fossi Franceschini mi sacrificherei per il bene del partito e darei via libera a Debora Serracchiani. La maggior parte dei militanti del PD sembrano pensarla come me.
Undicietrenta di Roberto Cotroneo (da Paola Bensi)
Fatemi capire meglio. Ovvero, in sintesi, fatemi capire due cose. La prima riguarda uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo: il presidente del consiglio dei ministri, onorevole Silvio Berlusconi. La seconda riguarda una escort di Bari, Patrizia D’Addario, alla ribalta delle cronache per essere stato, stando al suo racconto, una notte con il presidente del consiglio, nei suoi appartamenti di palazzo Grazioli, e di essere entrata nell’inchiesta della Procura di Bari.Primo punto. Il presidente del Consiglio dà un’intervista a “Chi” rotocalco rosa diretto da Alfonso Signorini. L’intervista riguarda la vicenda delle escort a palazzo Grazioli, e apre uno scenario ambiguo e sfuggente: la signora Patrizia D’Addario è stata pagata da qualcuno, per inventarsi le cose che ha detto. Ora, la dichiarazione del presidente del consiglio dei ministri data a “Chi”, settimanale per parrucchiere, estetiste e shampiste, è piuttosto singolare. Visto che di solito gli uomini potenti per smentire possono permettersi canali assai più autorevoli, e consoni.Secondo punto. Canali assai più autorevoli e consoni, dicevamo, che utilizza invece la escort barese, che risponde al premier dalle colonne del “Corriere della sera”. Il premier su “Chi”, che chiacchiera a ruota libera, facendo intendere oscure manovre, la D’Addario sul “Corriere della sera” che risponde invece come fosse uno statista di statura europea: “Smentisco che ciò sia accaduto. Qualora l’onorevole Berlusconi sia in possesso della minima prova a sostegno della sua affermazione, lo invito a volerla trasmettere all’autorità giudiziaria. Se così non fosse vorrei pregarlo di astenersi da simili affermazioni”. Accidenti: vorrei pregarlo di astenersi. La D’Addario parla con un piglio da “Corriere della sera” diretto da Ferruccio De Bortoli, mentre il presidente del consiglio dei ministri arranca su “Chi”, diretto da Alfonso Signorini. È un paese normale questo? O siamo in pieno teatro dell’assurdo? O come invece dice “Famiglia Cristiana”, che secondo Daniela Santanché è un noto giornale eversivo, “siamo un paese incredibile, metà fiaba e metà incubo”? Con una prevalenza dell’incubo, a guardar bene…
da Massimo Mai Eh si, Di Pietro ha capito davvero tutto. Infatti stà costruendo un partito che è speculare al PDL (oddio, senza tutto l’apparato meddiaticoa disposizione). Il futuro politico sarà solo quella cosa lì? O ci sarà spazio per altro.
Fronte del video di Maria Novella Oppo (da Paola Bensi)
Praticamente Berlusconi ha confessato. Infatti, dicendo che, se avesse saputo che la D’Addario era pagata, non l’avrebbe nemmeno fatta entrare a casa sua, ha ammesso di averla fatta entrare e di averla anche trattenuta per la notte. Cosa che peraltro non può smentire, viste e ascoltate prove e testimonianze. La notizia avrebbe meritato l’apertura dei tg, ma così non è stato perché, non piacendo a Berlusconi, non è una notizia. All’estero si regolino pure come vogliono, ma da noi è il capo del governo, o i di lui domestici ed elettrodomestici, a stabilire il rilievo dei fatti. Mentre, per quanto riguarda i commenti, è consentito applicare una censura a maglie più larghe. Purché i telespettatori non sappiano, ma siano costretti a decriptare le notizie attraverso le dichiarazioni postume, in particolare di Maurizio Gasparri, che ha il dono della delicatezza. E, a proposito di delicatezza, Berlusconi ha giurato che lui le escort non le paga. Le candida e basta.
da Franco Vota
Attenti, quest’uomo sta diventando pericoloso e imprevedibile come un gatto terrorizzato e inferocito stretto in un angolo. Per i nemici, ma anche per gli amici. Intanto è stata svaligiata la casa della D’Addario e bruciata l’auto della Montereale, tra un paio di settimane il bavaglio definitivo all’informazione, poi… boh non so, ma i precedenti di questo Paese sono abbastanza inquietanti.
da Vincenzo Rocchino, Genova
D’Alema, i pentiti di sinistra e la Commissione Elettorale per la Camera dei Deputati, hanno sulla coscienza Berlusconi in politica – nonostante fosse ineleggibile – (come già ripetutamente ricordato). Ciò premesso, chi mai (Di Pietro?) sarà capace di ricordargli che occupa abusivamente Palazzo Chigi, invece che le patrie galere, dove sarebbe giusto che si trovasse, solo che la giustizia avesse potuto seguire il suo corso senza lodi di sorta?
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Mi sbaglio o non vedo più i post del prolifico Vittorio Grondona? Si avverte il suo silenzio… e non solo il suo. Schiavone e Palombi tornate subito in classe!