da Marco Marchisio
Peccato l’abbia scritta moni ovadia (segnalazione di Silvia Palombi)
da Alessandro Ceratti
Continuano le performances di mio figlio. Ieri, nel laboratorio di chimica dell’università, ha prodotto la sua prima droga sintetica (novocaina). Ora so che posso smettere di preoccuparmi per il suo futuro.
da Vincenzo Rocchino, Genova
La testimonianza del fotografo alla festa di Noemi, smentisce l’improvvisata qui: http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-1/fotografo-visita/fotografo-visita.html
da Dan Galvano, Basilea
Nessuno si è premurato di censurare Casini quando parlava dalla Bignardi e faceva propaganda. Al contrario, l’altro giorno “gli ospiti (Vauro e la Borromeo) hanno affrontato questioni politiche in un periodo di par condicio in assenza di contraddittorio”. Ormai non si puo’ nemmeno dissentire. Fascismo light, diceva Luttazzi…
UNA MANO PER I CLANDESTINIda Giorgio Goldoni
Clandestino, sulla spiaggia di Lampedusa, tifando per chi riesce a sfuggire al pattugliamento della Marina Militare, c’ è Franceschini che ti accoglie e ti incammina sullla strada della clandestinitànazionale. Potrai dedicarti ai grandi temi della nostra società: la Grande Distribuzione (di depliants nelle cassette postali dei condomini)l’Ecologia (pulizia vetri auto agli incroci) Difesa suolo urbano, (come parcheggiatore abusivo)Socializzazione , ecc.In caso di eventuali controlli delle forze dell’ordine la parola magica è :”chiedo asilo politico, il mio paese d’origine è brutto e cattivo”.
Giorgio, si può dire quello che si vuole, ma non con questa totale mancanza di solidarietà umana (csf)
da Emanuela Di Matteo, Roma
‘No ad una società multietnica’. Così intitolavano ieri i giornali. Devo tenerlo bene a mente. Quando vado a prendere mia figlia di 4 anni all’asilo comunale, e vedo uscire un nugolo di pargoletti filippini, rumeni, polacchi, brasiliani, che parlano italiano meglio di me, anzi, vivendo in una zona popolare di Roma, parlano romanesco meglio di me… e quando mia figlia mi dice che si è innamorata ( ma solo un po’) di Amhed, ma non può soffrire Tatiana perchè le lancia le molliche di pane … oppure quando, ai divertenti e caotici pranzi multietnici che la mia scuola organizza, mentre scambio la ricetta degli involtini primavera barattandoli con quelli del cous cous alla marocchina che mi porge una mamma in chador … ecco, in tutte queste occasioni, devo ricordarmi che il presidente del Consiglio ha detto no ad una società multietnica.Chi sarà però a ricordarlo, a tutti questi bambini che si stanno preparando per le scuole elementari, e che poi andranno alle medie, al liceo e molto probabilmente all’Università, poiché i genitori sono orgogliosi e tenaci, famigliole semplici e per bene come quelle italiane di una volta, forse non ancora supertecnologiche e griffate, ma che ci tengono che i figlioli siano sempre ben vestiti, che facciano i corsi di danza, di nuoto, di inglese, che partecipino a tutte le gite, quelle al bioparco e quelle al teatro dei piccoli? Ecco … bisognerà che questa frase – l’anacronismo degli anacronismi – siano i politici stessi a spiegarla ai cittadini Italiani del futuro, che saranno italiani in tutto e per tutto, e voteranno.No, ad una società multietnica – allora, cosa significa veramente? Che i politici, di destra o sinstra che siano, hanno finalmente focalizzato il problema, la causa della crisi, della povertà, della mancanza di lavoro nel nostro paese? Dalle pagine dei giornali che da qualche settimana latitano di stupri e di violenze ad opera del solito rumeno … comincia a fare capolino qualche nefandezza, qualche marachella personale del super premier, e allora bisogna che subito, che nuovamente, sia inquadrato i vero problema che affligge la società italiana: il terrificante, agghiacciante rischio della multi etnicità.Così il vecchietto che prende l’affollatissimo 170 barrato, che con la pensione non arriva neppure a pagare la bolletta del gas, saprà finalmente con chi prendersela. Ed io devo capacitarmi del fatto che sto vivendo qualcosa che, a detta di coloro che decidono delle sorti del Paese, in realtà non esiste.
RECENSIONI AMICHE: MASSIMO CIRRI
Sto leggendo “A colloquio: tutti i giorni al Centro di salute mentale” di Massimo Cirri. E’ bellissimo. Vi dico una cosa che mi costa molto: è più bello, ma molto più bello, del mio. Non riesco a farmene una ragione. Leggo sul risvolto di copertina: “Massimo Cirri ama decespugliare”. E capisco: io odio decespugliare. Io amo spaccare legna. (csf)
da Paolo Righetti
Non conosco Marco Marchisio, ma lo abbraccio forte.
Desidero abbonarmi al nuovo quotidiano.Paolo Righetti, via E.di Simone, 9 – 65100 Pescara pa.righetti@libero.it tel 3482266482Grazie
Inoltrato
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Quattrocentomila copie di giornale che nessuno compra più, volate via dalle edicole in un solo anno. La pubblicità crollata del 25%. ma il suo fatturato è crollato del 32%: significa che è stata, praticamente, svenduta. Nonostante i corposi contributi statali, 70.000 copie, e lo sponsor Soru l’Unità sta chiudendo…e questi? Vendono in abbonamento a 40centesimi a copia e pareggiano a 10.000 copie senza contributi statali e sponsor vari! Maghi o dov’è il trucco? Comunque auguri.