di Alessandro Robecchi (da Paola Bensi)
La storia è semplice e piuttosto illuminante. Gad Lerner ha denunciato un conduttore di Radio Padania Libera, emittente della Lega che trasmette dai locali della Lega, a Milano, per diffamazione a mezzo stampa aggravata da finalità di odio razziale nei confronti della comunità rom. Il gentiluomo in questione si chiama Leo Siegel e le sue frasi razziste sono qui irripetibili, ma ve le potete immaginare (la trascrizione della puntata di Radio Padania con gli insulti razzisti la trovate qui). Il ministro degli interni Roberto Maroni (Lega), informato della denuncia durante un convegno sulle leggi razziali, promise solennemente: “Ci costituiremo parte civile contro questa persona”. Giusto! Lo Stato, nella persona del ministro degli Interni partecipa al processo contro un razzista, anche se è del suo stesso partito. Hurrà! Questo l’antefatto. Il fatto, invece, è che ieri era l’ultimo giorno per costituirsi parte civile al processo. E tutti a dire… Maroni dov’è? Il ministero degli Interni dov’é? Cucù! Il ministro non c’è più! Della cosa si occupa anche il Corriere della Sera, con un pezzo di Gian Antonio Stella, uscito oggi (che potete leggere qui). Chissà perché non sono per niente stupito. Gente che respinge in mare uomini, donne e bambini, che selezionava volontari per le camicie verdi… Parte civile? Maroni? Ma su, non scherziamo… Quando vedremo uno squalo costituirsi parte civile contro un piranha ci crederemo. Per ora…PS) La chiusa del pezzo di Stella mi pare illuminante: “Per carità, il ministro dirà che chi di dovere gli aveva spiegato che non era possibile tecnicamente”… Cioè, in pratica, ora Maroni dirà che qualche faccenduola burocratica gli ha impedito di costituirsi parte civile contro un razzista che trasmette dalla radio di proprietà del suo partito, dalla sede del suo partito… e qualcuno fingerà di prendere per buona questa spiegazione. E’ il razzismo, gente, ai tempi del colera.
da Alessandro Ceratti
Be’, a me piace sia decespugliare che spaccare legna. In effetti però preferisco spaccare legna, purché si intenda con questo tagliarla con la motosega. E tu Claudio, che ormai sei in quel di Salina come fai a spaccare legna ora? Se ti venisse una crisi d’astinenza potresti passare da me in Liguria, c’è una legnaia molto grande che sarebbe felice di conoscerti.
da Massimo Mai Enrico Mentana ci racconta che l’informazione mediaset è diventata un comitato elettorale e quindi esserne uscito non gli pesa più di tanto. Queste scoperte tardive mi lasciano sempre perplesso, non che non creda alle conversioni, ma questi si trovano sulla via di Damasco solo dopo che vengono espulsi. Mai una volta che se ne vadano prima sbattendo la porta, che so, apparendo al tg che dirigono dicendo “Questo non è un tg ma un comitato elettorale, io me ne vado.” Mi viene il dubbio che quelli che la tv la fanno non la guardano mai, neppure per sbaglio.
da Mario Strada
Nei mesi scorsi ho pubblicato un po’ di post nel Forum di Di Stefano su Corriere.it. Temi: colpi di stato, terrorismo, logge massoniche, mafie. Ampia bibliografia da consultare per eventuali approfondimenti. Gli ultimi post, di due giorni fa, trattano di politica e spettacolo. Se siete interessati, andate sul Forum e utilizzate la funzione di ricerca mettendo il mio nome e cognome.http://forum.corriere.it/leggere_e_scrivere/
da Pino Granata
Non con questa mancanza di solidarietà umana , dice Sabelli a Goldoni che esprime il suo pensiero sulla questione extracomunitari clandestini.Mi domando se Claudio vive in un suo piccolo mondo dove tutti o quasi tutti sono solidali, aperti e disponibili nei confronti dei meno fortunati. La realtà è , caro Claudio, che la stragrande maggioranza degli Italiani è d’accordo e la pensa come Goldoni. La Stampa, quotidiano al quale il nostro Sabelli collabora , ha fatto un sondaggio dal quale risulta che il 63% degli Italiani è d’accordo con il duo Berlusconi-Maroni nel ricacciare indietri i boat people. Se lo stesso sondaggio lo facesse un giornale di destra, ci accorgeremmo che la percentuale di quelli che vogliono rimandare indietro i diseredati, sarebbe vicina al 100%. Questi sono gli Italiani di oggi. Si salvi chi può!
da Paola Bensi
| Alessandro Dal Lago
siamo all’avanguardia” href=”http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/748/” target=”_blank”>
Il commento di Dal Lago a quello che secondo il ministro Maroni è un “risultato storico”: 227 migranti presi nel Canale di Sicilia e rispediti in Libia. “Curiosi ricorsi storici: i nostri ex colonizzati, a suo tempo decimati e rinchiusi nei campi di concentramento di Graziani, si incaricano, in cambio di soldi, contratti e autostrade, di respingere e internare i profughi e gli affamati di un continente. Qui le leggi razziali, rispolverate da qualcuno, non c’entrano proprio. C’è invece quella linea, profonda come la faglia di Sant’Andrea, che separa il mondo sviluppato dal resto della terra”.
Una certa vergogna comincia ad assalirmi. Dopo lo strano caso del dottor Berlusconi e la signorina Noemi, su cui i giornali di tutto il mondo (anche quelli di destra) si sono letteralmente scatenati (ma tanto i giornali stranieri in Italia non li legge nessuno), ora siamo alla solita vergogna leghista. Una vergogna non solo perché vorrebbero i treni della metropolitana divisi: i milanesi da una parte e gli immigrati dall’altra. Questo è palese: siamo oltre l’incostituzionalità, siamo in piena violazione della carta dei diritti dell’uomo. Nessuno ci crede, è una cosa non applicabile, e che non si verificherà mai. Lo sanno anche i leghisti probabilmente, ma lanciano provocazioni per due motivi, entrambi beceri e insopportabili. Il primo è una sorta di calcolo politico, di propaganda: alla vigilia delle europee, dopo un evidente appannamento di consenso, si prova con le battute per raccogliere un po’ di elettorato razzista. E questo è di per sé vergognoso. Il secondo è peggio: il secondo è andare a infiammare un humus che andrebbe tenuto a bada. È una marcia di avvicinamento verso un razzismo sempre meno latente, che senza certe uscite non avrebbe nessuna realtà, ma rimarrebbe tenuto sottotraccia, come quelli che stanno attenti a non mettersi le dita nel naso in pubblico.Pensare a una metropolitana milanese e a una metropolitana magrebina, se non fosse un’uscita tragica, farebbe ridere. Come decidono di far salire su un treno un milanese e non un nordafricano? Con il certificato di residenza? Con il permesso di soggiorno? Oppure brutalmente con il colore della pelle? In Europa e negli Stati Uniti sono allibiti. E ci guardano come degli incivili. Ma i leghisti sanno che le loro sono sciocchezze che lasciano un segno: se si possono dire e pensare queste cose, si può disprezzare con meno vergogna gli stranieri e quelli diversi da te. Chi ha fatto questa proposta, anche solo come boutade, dovrebbe essere processato per istigazione all’odio razziale. Mi auguro che avvenga. Diventeremmo un paese civile e serio. E soprattutto giusto.
pubblicato in Varie & eventuali
Si scrive “respingimento”, si legge “c ondanna a morte”. I razzisti esultano. Il ministro degli interni italiano Roberto Maroni parla di svolta storica. La svolta storica sarebbe quella di aver riportato in Libia due barconi di migranti, in gran parte profughi di Etiopia ed Eritrea. Persone fuggite alle dittature e alle persecuzioni nei loro paesi. Persone che avrebbero ogni diritto di asilo politico in Italia. Rimandarli in Libia significa mandarli alla tortura, alla prigionia, alla corruzione. Arrestati dalla polizia, venduti ai trafficanti, le donne violentate, gli uomini ammassati in piccolissime celle e torturati. Maroni non sa tutto questo? Non può fare il ministro. Maroni sa tutto questo? Allora è complice. Leggi razziali nel decreto sicurezza. E ora deportazioni e sterminio che hanno un nome e un cognome: governo Berlusconi, ministro degli interni Roberto Maroni. Ora è cronaca. Tra qulche tempo bisognerà scrivere dei libri di storia , quindi è bene ricordare i nomi.Per chi vuole sapere come se la passano i migranti in Libia, consiglio a tutti un documentario. Si intitola Come un uomo sulla terra (di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer). Gira per sale, associazioni e cineforum, e presto lo vedremo in televisione (a Doc3, sarete avvisati per tempo). Il sito è questo, http://comeunuomosullaterra.blogspot.com/, molto istruttivo. Intanto guardatevi il trailer del film. Agghiacciante. Ministro Maroni, lo guardi anche lei.
il videohttp://www.youtube.com/watch?v=j1Z86oFrGLI&eurl;=http%3A%2F%2Fwww.alessandrorobecchi
consiglio calorosamente di visitare il sito e di guardare il video
e infine Staino, che ci dice di fatti e depistaggi
SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra (da Paola Bensi)
Settembre 2011 La terza moglie di Berlusconi, la suonatrice di nacchere Vanita Lopez, con una clamorosa lettera a ‘Repubblica’ rivela tutta la sua amarezza. In due mesi di matrimonio ha visto il marito una sola volta, alle sei di mattina, in piedi accanto al letto, attorniato dalla scorta, che le spiegava di dovere uscire per andare al cinema insieme all’ex autista di Craxi. “Gli ho detto che non gli credevo”, scrive la signora, “perché a quell’ora i cinema sono chiusi. Mi ha risposto che si trattava di un cinema di Tokyo. Solo dai telegiornali della sera ho appreso la verità: si trovava sul lungomare di Rapallo con miss Universo, sua candidata per la presidenza della Regione Liguria. Gli ho telefonato per chiedergli come è possibile che miss Universo, che è bielorussa, governi la Liguria. Mi ha risposto che io sono boliviana eppure mi ha appena nominata rettore della Sapienza. Ha sempre la risposta pronta. Non so più che cosa fare”.
Gennaio 2012 Berlusconi chiede al papa l’annullamento del suo matrimonio, per dimostrare il suo profondo attaccamento ai valori cattolici. Il papa glielo concede con la formula del ‘tre per due’: annullando i due primi matrimoni, decade anche il terzo. Per festeggiare, Berlusconi presenta al papa la sua quarta moglie, raccontando, tra le risate delle guardie svizzere, di averla sposata il giorno prima a Las Vegas. Si tratta di una cantante di bossa nova della quale non ricorda il nome. La settimana dopo la signora scrive a ‘Repubblica’ una lettera molto toccante, nella quale rivela di non sapere nulla del matrimonio e di essere felicemente sposata con un narcotrafficante. “Ero in udienza con mio marito in Vaticano”, spiega la donna, “e ho visto un uomo vestito di blu che mi indicava al papa facendo gesti ammiccanti con le mani. Non sapevo che fosse Berlusconi, e soprattutto non potevo immaginare che stesse dicendo al papa che io ero sua moglie”. I portavoce di Berlusconi la smentiscono, spiegando che è stato frainteso: credeva che la signora fosse l’ex autista di Craxi.
Maggio 2014 Berlusconi sposa in quinte nozze un bagnino californiano con un matrimonio gay a Malibù. La festa, alla quale partecipa tutta la comunità gay mondiale, è una memorabile orgia con ballerini del Bolscioi, pitoni, oppio ed elefanti, dura tre giorni ed è ripresa dalle televisioni di tutto il mondo. La mattina del quarto giorno Berlusconi dice di essere stato frainteso e annuncia il sesto matrimonio con la classica ragazza della porta accanto. La fortunata è Bamby Cucchiarozzi, sedicenne di Nettuno, che un mese dopo scrive un sms al direttore di ‘Repubblica’ annunciando il divorzio per gravi incomprensioni: Silvio non le aveva detto di avere già una relazione con la madre e la nonna.
Novembre 2020 Nella giornata mondiale della Famiglia, il papa riceve in Vaticano Berlusconi che gli rivela di essere ancora vergine e di essere sempre stato frainteso. Aggiunge di avere otto figli naturali, tre dei quali ex autisti di Craxi, di chiamarsi in realtà Gennaro e di essere un transessuale. Di essere un terziario francescano. Una donna bulgara. La reincarnazione di Tamerlano. L’autista di Craxi. Il papa dimostra comprensione e lo addita come esempio preclaro di marito e padre affettuoso, anche se non si capisce bene di chi. L’elettorato cattolico, entusiasta, lo acclama e lo vota in massa. Berlusconi si affaccia, a fianco del papa, in piazza San Pietro, con un frac di raso giallo, e agita il cilindro in segno di saluto. In tutta la piazza, decine di cartelli con la scritta ‘ciao papi’.
Marzo 2037 Azionato da un sistema di stantuffi e microchip, Berlusconi si esibisce al G8 nel numero della ‘trivella umana’ appreso in gioventù nei quartieri porno di Amsterdam. In conferenza stampa, ancora nudo, spiega di essere stato frainteso e annuncia il suo ventiduesimo matrimonio con se stesso, appena clonato. I due sposi saranno in bianco.
Biagio De Giovanni, un filosofo che apparteneva a quella che una volta si chiamava Ecole Barisienne, dice che il centro destra governera’ per altri vent’anni. Ne parla in un libro: “A Destra Tutta”.http://www.marsilioeditori.it/autori/libro/3179709-a-destra-tutta
da Giorgio Goldoni
Pur di contrastare Berlusconi la sinistra si strappa le vesti sui clandestini respinti al mittente, complice Gheddafi. Non torniamo su questa masochistica attitudine ad infliggere ulteriori danni alla martoriata società italiana pur di fare i “dispetti” al governo, chiedendoci dove potremmo mai sistemare i milioni di persone che aspettano di sbarcare nel paradiso europeo. L’ONU critica l’Italia il suo recente operato: mi risulta che la Libia sia membro attivo del Comitato ONU per la Difesa dei Diritti Umani , per cui qualcosa non quadra.
da Carla Bergamo, S. Paulo
Basta dico io! Tornando dal supermercato, mi fermo all’edicola e decido comprare Carta Capital, una delle poche riviste serie che circolano in questo paese e che mi trovo? Un articolone sul Casanova nazionalpopolare il cui sottotitolo suona così: “Berlusconi insiste nella caricatura del grande Giacomo e la moglie chiede il divorzio”. Con tanto di foto delle candidate formose ma laureate, della ragazzina che lo chiama papi, e delle ragazzotte che si sedettero sulle sue ginocchia. Riporta pure l’ultima del gaffeur, “Posso palpeggiare la signora?” Veronica, “cansada de humilhações”, ha avuto anche troppa pazienza. Ma scommettiamo che il petit-Casanová vincerà questa edizione speciale del G.F.?