da Carla Bergamo, S. Paulo
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.”
(Dalla relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americanosugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912)
PICCOLI TERREMOTI SOTTO IL CULO DELLE TRIBU’ PERUVIANE
Un caso esemplare di multietnicità segnalato da Fabrizio Carbone
da Barbara Melotti
Non ricordo se ve l’ho già detto, ma il mio amico Ivan Scalfarotto è candidato alle Europee, circoscrizione Nord Ovest, per il PD. Votatelo, è uno in gamba davvero. E se volete sapere più dettagliatamente il mio (e anche l’altrui) “perché votarlo”, lo trovate qui.PS non ve la prendete con Claudio per lo spot: sono io che approfitto 🙂
da Vincenzo Rocchino, Genova
Evitiamo di rafforzare il potere del cavaliere. Costituzione in pericolo se vince il SI. Meglio astenersi e non ritirare la scheda. http://www.libertaegiustizia.it/primopiano/pp_leggi_articolo.php?id=2697&id;_titoli_primo_piano=1
da Dan Galvano, Basilea
“La crisi esiste, i dati diffusi oggi erano quelli che sapevamo. Ma c’e’ un miglioramento della situazione”, afferma il premier. Silvio Berlusconi sottolinea che ‘nella crisi il fattore massimo è quello psicologico e per questo nostro compito e’ infondere fiducia e ottimismo”. Quest’uomo è sempre capaci di farci ridere.
dall’avv. lina arena
Non riesco a capire perché gli uomini cretini possono diventare parlamentari e accedere alle cariche elettive di grande prestigio mentre le prostitute debbono restare recluse nei casini. E’ una volgare ingiustizia e milito per le prostitute. Mi correggo: non voglio conoscere il tipo di lavoro quotidiano che svolgono. Mi interessa se hanno capito di dover svolgere un ruolo di civile militanza nelle istituzioni della società capitalistica fatta anche di prostitute e di felloni. Una Moana Pozzi che del suo corpo ne aveva fatto strame avrebbe potuto accedere al sacro soglio della presidenza della Repubblica meglio di Napolitano che sul groppone aveva tante bugie da farsi perdonare.
da Gianni Guasto Saranno prefabbricati quelli pronti a settembre (lui lo giura) per i terremotati d’Abruzzo. O Container, o box, o baracche. E chissà quanto dovranno restarci quelli che non hanno più i soldi per ricostruirsi una casa vera. A Berlusconi non costerebbe nulla dire “i prefabbricati saranno pronti a settembre”. Ma volete mettere il magico effetto che fa dire, con l’aria da illusionista: “le case saranno pronte a settembre, e ognuno ci rientrerà. A tempo record”. Voilà: sim sala bin.
da Gian Paolo De Tomasi
Claudio, non ti buttare giù. È vero che tu ami spaccare legna, ma col golfino di cachemire. Noblesse oblige.
Il test razzista di Libero segnalato sull’Unità. Imperdibile. Chapeau.http://www.unita.it/file/84_libero-primapagina-12%2005%2009.pdf
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Lo sapevamo Carla…lo sapevamo. Dal 2005 al 2008 l’Unione europea ha mandato indietro centocinquantamila immigrati clandestini, la maggioranza non per mare, ma alle frontiere di terra e agli aeroporti. E sappiamo anche che in Australia, se ti prendono come clandestino ti schiaffano a Christmas Island a vita…finchè non ti decidi a fornire generalità per poi rimpatriarti. Che quando arrivi negli Stati Uniti, per prima cosa devi accodarti alla fila riservata ai cittadini non americani. Quando è il tuo turno, dopo l’esame elettronico del passaporto, riprendono le impronte di quattro dita di una mano, poi dell’altra, poi di un pollice, poi dell’altro pollice. Quindi ti fanno una foto. Poi l’ufficiale d’immigrazione ti interroga su cosa vieni a fare e potrebbe decidere di non farti entrare. Procedura severa, impronte digitali, foto… Negli Stati Uniti, anche sotto la “democratica” amministrazione Obama, come in tanti altri paesi, entrare senza permesso è un reato e ti priva di qualsiasi diritto salvo quello di essere buttato fuori senza subire lesioni. Invece nella Spagna di Zapatero, adorata dai nostri “progressisti” sparano senza complimenti, come avvenne a Ceuta e Melilla. Lo sapevamo Carla, lo sapevamo…ma dicono che è solo propaganda!