MUGHINI E SOFRI E CALABRESI E LOTTA CONTINUA
Ha scritto un libro e concede interviste. Si ricomincia a parlare dell’omicidio Calabresi. Mughini dice che molti sanno chi lo ha ucciso. E che sicuramente l’assassino era di Lotta Continua. Io l’avevo intervistato il 3 novembre 2005. Mi aveva detto anche di più. (csf)
da Alessandro Ceratti
Claudio rispondendomi mi dice, se ho bene inteso: “non puoi mettere in un unico calderone tutti i poveri del mondo con quelli che si presentano ai tuoi confini. Almeno con questi deve alzarti e fare qualcosa per loro”. Senza saperlo (?) Claudio dà forse l’interpretazione autentica della famosissima frase evangelica “ama il tuo prossimo”. In generale essa viene intesa come un “ama tutti”. Il che è un problema. Neppure Cristo, che pure è piuttosto esigente e che, soprattutto, sa come sono fatti gli uomini, in realtà ci chiede di amare tutti. Non è possibile, non siamo fatti così, non possiamo avere pietà e amore per qualcuno che non conosciamo. Però possiamo amare il nostro prossimo, cioè colui che ci sta vicino (prossimo = il più vicino), quello che bussa alla nostra porta. Per lui si. E Claudio ci chiede di comportarci da cristiani.
da Mario Strada
Leggo sulla Treccani on line: “Cimbri: Antica popolazione germanica. Originari, secondo Plinio il Vecchio, dell’attuale Jylland, i c. emigrarono verso S alla fine del 2° sec. a.C. Invaso il Norico (113), irruppero in Gallia (109) e, insieme ai teutoni e ad altre popolazioni, devastarono l’Aquitania (108). Scesi in Italia per la valle dell’Adige, furono sterminati nella battaglia dei Campi Raudi (101) da Gaio Mario.”
da Dan Galvano, Basilea
Richiedere ed ottenere la cittadinanza svizzera certamente non è semplice. Qualche tempo fa dalle parti di Lucerna furono indetti referendum popolari per decidere sull’idoneità dei richiedenti (la maggioranza slava), verso i quali il “popolo” si pronuncio’ a sfavore. Quello che Goldoni dimentica di riferire, è che tali referendum vennero in seguito giudicati incostituzionali – nonchè razzisti – e dunque invalidati. Questo è cio’ che accade quando l’ignoranza ben si amalgama con razzismo, ottusità e ad un ingiustificato senso di superiorità. Proprio come avviene nelle province del nord dove la Lega impera. Paragonarsi ai razzisti e pretendere di aver ragione perchè “tanto anche gli altri fanno così'” lascia parecchio allibito anche me.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Non se lo fila nessuno???…se per “popolare” si può tradurre “persona di cui si parla di piu”, molto probabilmente ha ragione lui, è il piu “popolare”. Basta vedere anche solo fra le pagine di un giornale,( Repubblica e l’Unità, 8 pagine al giorno) contare il numero di post su Obama, Dalai Lama ecc. e il numero di post su Berlusconi. Non c’è un solo santo giorno che non si parli di ciò che ha detto, di ciò che ha fatto. E lui? Da buon dominatore dei media, lo sa, lo strumentalizza, ci conta… Nel nostro piccolo… non c’è intervento della Bergamo che non si occupi e citi il petit-imperator, il petit-premier, il petit-chevalier, il Casanova nazionalpopolare, il gaffeur, il petit-Casanová, altre ed eventuali …sarà pure fobia, ma di lui, se ne parla!
SONO FAMOSO FRA I CIMBRI
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da Alberto Bertazzo
Desidero abbonarmi al nuovo quotidiano
Desiderio inoltrato (csf)
da Giorgio Goldoni
E’ un fatto che l’immigrazione in Italia sia un fenomeno recente emanchino spesso le “istruzioni per l’uso”.Andiamo a vedere cosa fanno i nostri vicini svizzeri, loro che daldopoguerra in poi sull’immigrazione hanno fondato un impero economico.In alcuni cantoni per avere la cittadinanza si viene sottoposti ad unvero e proprio referendum di accettazione da parte dei locali, per cuiil futuro cittadino è costretto ad una specie di porta a porta ditaglio :”datemi la cittadinanza perchè so fare questo, so farequello…”.Gli asilanti poi sono sottoposti a ricerche al confine con lapedanteria: si sguinzagliano gli addetti nelle ambasciate svizzere deipaesi di riferimeno alla ricerca di parenti e conoscenti dell’asilante,il quale poi viene interrogato minuziosamente sulla realtà politicadel paese da cui è fuggito, toccando anche temi di attualità come losport ecc.Non credo che un capitano di fregata della Marina Militare italianapossa svolgere nulla di simile, ma mi chiedo se anche a terra ci sianostrutture in grado di discernere il vero asilante dal truffaldino.Le autorità questo lo sanno, e perciò è meglio una cura preventiva,che impedisca al clandestino di toccare il suolo italiano.
La mancanza di solidarietà esibita è una cosa che mi lascia sempre allibito (csf)
La verità, sulla questione dell’accoglienza dei “migranti”, è semplice: abbiamo dei principi (etici) che non ci possiamo permettere. Ci piacerebbe anche essere solidali e benevolenti con il resto dell’umanità ma, siccome non siamo San Francesco, non abbiamo intenzione di spogliarci di tutto per darlo ai poveri. Il che, sia chiaro, non risolverebbe il problema dei poveri, che sono troppo numerosi per essere sollevati così dalla miseria, ma soltanto il nostro problema morale. E ora, le stesse persone che lasciamo morire a migliaia nei loro paesi di origine senza neanche inarcare il sopracciglio, quando si presentano ai nostri confini improvvisamente diventerebbero degni della massima cura, solidarietà e attenzione? Mah… Io credo che per avere la coscienza a posto, o si parte con i Comboniani o niente. Lamentarsi dell’inumanità dei leghisti è troppo facile. Loro fanno il lavoro sporco e noi ci conserviamo lindi e puri criticandoli?
Troppo facile contrapporre tutti i poveri del mondo a quelli che si presentano ai nostri confini. Molti popoli impiccano i condannati e noi non possiamo far altro che dipiacerci. Ma se impiccano uno davanti a casa nostra andiamo lì e gli togliamo il cappio. Almeno io lo farei. E lo faresti anche tu, Alessandro. (csf)
da Vincenzo Rocchino, Genova
L’attacco infelice alla stampa che gli chiedeva chiarimenti in 10 punti, il rifiuto a rispondere ai giornalisti, i dati del Pil in caduta verticale, i rilievi del Capo dello Stato sul rischio xenofobia, le critiche dell’Onu, la mancata solidarietà degli alleati, il terremoto Abruzzo hanno reso irrequieto e triste il Capo; neppure i sondaggi elettorali riescono a tirarlo su: forse – come dice il Foglio – “la luna di miele con gli italiani è finita.”