da Alessandro Ceratti
Si Claudio, credo proprio che andrei a togliere il cappio all’impiccato dinnanzi a casa mia. Però ancora una volta si tratta di una soluzione parziale. Così si può sistemare la mia coscienza ma non si risolve il problema. In effetti questo non sarebbe poco: io sono responsabile solo di me stesso, non è ragionevole aspettarsi da me che risolva i problemi del mondo. Però nei confronti dei governanti le aspettative sono diverse: a nessuno frega nulla dei loro problemi di coscienza (nel caso possono sempre dimettersi) e invece ci si aspetta che risolvano i problemi. Io personalmente ritengo che, secondo giustizia, ogni uomo dovrebbe aver diritto a muoversi liberamente sulla faccia della terra ma so anche che se questo fosse permesso probabilmente le nostre società non reggerebbero l’urto e si disintegrerebbero. Temo che la “soluzione” sia qualcosa di simile a questo: fingere di garantire i diritti e concretamente tirare su un muro. Viva l’ipocrisia!
da Vincenzo Rocchino, Genova
Personaggi politici della sinistra (Violante e vari altri) si dicono pentiti di non avere capito cosa significasse “Berlusconi in politica”; secondo il DPR 30 marzo 1957, n. 361 supplemento G.U. n.139 del 3 giugno 1957, Berlusconi era ineleggibile. Possibile che Violante & C. non conoscessero le leggi che regolano l’ elezione della Camera dei deputati? Poiché non lo ritengo possibile devo pensare che consentirgli l’accesso in politica sia stato intenzionale; e allora perché i pentimenti di oggi? Che qualche accordo (preventivo) non sia stato rispettato? Come si sa, a pensare male si fa peccato, però talvolta ci si azzecca.
da Oreste Tappi, Roma
Però, Ceratti, la frase “ama il tuo prossimo”, appartiene in realtà alla Bibbia ebraica, dove ha il significato che dici tu (prossimo = il più vicino), ma secondo un’ottica nazionalistica ed etnocentrica. In particolare Levitico 19,18: “Non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso”. Invece il Vangelo (almeno Matteo 5,43-44) supera quest’ottica, esplicitamente citando e contrapponendosi al precedente biblico: “Avete udito che è stato detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico. Io invece vi dico: amate i vostri nemici, ecc.”. I nemici, è vero, non sono i lontani, però a me pare che se ne possa ugualmente dedurre che il Vangelo dice di amare tutti, non solo i “prossimi”.
da Mario Strada
Ho saputo che probabilmente Berlusconi ha corrotto Mills. Ma come e’ potuto accadere?
da Dan Galvano, Basilea
Dopo tutto ‘sto casino di Mills e un premier giudicato colpevole, a Porta a Porta il tema della serata è i clandestini. Ottimo tema, per carità. Fatto sta che i clandestini non esistevano l’altra settimana quando c’era da discolpare Belusconi per la storia di Noemi. Oggi che ci sarebbe da “incolpare” Berlusconi, sono tornati i clandestini.
da Paolo Beretta
Ieri mattina sono dovuto andare all’ASL per certe pratiche. Mentre aspettavo, mi sono trovato ad assistere ad un diverbio alquanto animato e sgradevole tra un’impiegata ed una utente, rigorosamente norditaliane, per motivi ignoti ma che, qualunque fosse, non giustificavano certamente certe parole o atteggiamenti da parte loro. Il tutto, in mezzo ad un campionario di varia umanità in attesa, tra cui spiccavano africani, indiani e mediorientali vari, tutti tranquilli, quasi intimiditi nel trovarsi in un pubblico ufficio. In quel preciso momento, mi è venuta in mente la frase di Berlusconi che “non vuole un’Italia multietnica” e quasi gli ho dato ragione. Solo che l’etnia da far sparire, in quel preciso momento, non erano quella degli extracomunitari, ma degli ìnsubri. O quantomeno i loro discendenti.
(Apcom) – “Mills ha agito certamente da falso testimone da un lato per consentire a Silvio Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data. Dall’altro lato ha contemporaneamente perseguito il proprio vantaggio economico”.Lo scrivono i giudici del Tribunale di Milano, decima sezione, nel motivare le ragioni della condanna decisa il 17 febbraio scorso di David Mills per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. La posizione del coimputato Berlusconi era stata separata nell’ottobre scorso in attesa che la Corte Costituzionale decida sulla legittimità del lodo Alfano.
Adesso manca solo il corruttore (csf)
da Carla Bergamo, S. Paulo
C’è qualcosa che m’inquieta nelle tabella 1 di Harris Interactive: avete notato come qualsiasi leader europeo ha una percentuale di approvazione maggiore, tra gli Italiani, dell’italico leader minimo? Forse il personaggio confonde popolarità con fama. Boh.p.s. e Lula gode di migliore opinione di lui, senza il voto dei Brasiliani! (25 a 17)
di Paola Setti per “Il Giornale”
Antonio Padellaro, come mai non ha mandato il suo ultimo libro all’«Unità»?
«Ah, se n’è accorta anche lei? Desolante che non ne abbiano parlato, una cosa davvero antipatica».
Insomma, lei è stato direttore per tanti anni…
«Nel 2001 con Furio Colombo lo rimisi in piedi quel giornale, altrimenti sarebbe fallito, e adesso non trovano una riga per recensire il libro dell’ex direttore che fra l’altro parla della sinistra?». SEGUE
Gasparini ha perfettamente ragione quando dice che è il più “popolare”, nel senso di colui di cui “si parla di più”. Come Obama, il Dalai Lama e (aggiungo) Piero Pacciani, Rosa e Olindo, Totò Riina, Annamaria Franzoni, ecc. Il problema non è essere popolare, ma i motivi per cui lo si è. Quanto a Berlusconi, sicuramente è popolare, ma più che come il Dalai Lama temo venga percepito come, per dire, Callisto Tanzi, e non mi pare una bella cosa. Certo, non che a lui importi granché: alla fine, come diceva Beaumarchais, “Calumniez, calumniez, il en reste toujours quelque chose”.