da Mario Quaia
Chiuso nel mio eremo di campagna (continuo a spaccare legna, ad andare per boschi. A proposito, se fai un’altra camminata avvisami) sempre più spesso, quando leggo i giornali, resto sconvolto. L’ultima volta, ieri, alla notizia della nomina, quasi certa, di Maurizio Belpietro alla direzione del Tg1. Sconvolto non per i contenuti della notizia, quanto per le mancate reazioni. Qualcuno del Pd che abbia alzato un ditino? Nemmeno Di Pietro! Verdi, rossi, comunisti, socialisti: niente! Intellettuali, uomini di cultura? Zero. Dunque, in tv, cinque telegiornali su sei totalmente asserviti al padrone. E il pluralismo? E la democrazia? E la decenza? Forse dovrò rassegnarmi: l’italiano, evidentemente, è un popolo orgoglioso di essere servo.
da Vincenzo Rocchino, Genova
“I poteri del premier sono”quasi inesistenti”. Da qui l’esigenza “di ampliarli e sul modello inglese di affidare al capo del governo la facoltà di sciogliere il Parlamento (…) i poteri di scioglimento (…) si immagina passino dal presidente della Repubblica al capo dell’esecutivo (…) “Ci ispiriamo al modello inglese – osserva Quagliariello – laggiù il premier chiede alla regina, titolare del potere formale, di sciogliere il Parlamento e lo ottiene. Una cosa analoga è contenuta nel nostro documento”.Questo è quanto starebbero per partorire i quattro capigruppo (Cicchito e Bocchino per la Camera, Gasparri e Quagliariello per il Senato). S’impone di far notare con quanta facilità e destrezza “i quattro” intenderebbero cogliere l’utilità di antiche regole di democrazia, per il partito del capo. Con altrettanta disinvoltura e determinazione, mi piacerebbe che gli stessi pretendessero l’applicazione “anche” delle altre regole e norme inglesi, quali: ineleggibilità di un titolare di concessione governativa; soluzione dei “conflitti di interesse”; rispetto per le Istituzioni.
da Paolo Beretta
Premesso che non so quanto possa effettivamente impattare lo spegnimento di qualche megawatt di corrente sui quasi quaranta gigawatt del grafico Terna, forse non è così vero che non è stata spenta la luce. Sicuramente, nella giornata del 28 Marzo si è consumato un buon gigawatt in meno degi tre sabati precedenti. Per quanto concerne Gore, il signor Drew Johnson, indipendente quanto potrebbe esserlo Belpietro, si inventa statistiche sui consumi tutte particolari, salvo poi ammettere che, il 28 Marzo, le luci a casa Gore erano effettivamente spente. Questi i fatti, poi ognuno tragga le conclusioni che crede.
da Bruno Stucchi – Cuggiono.
Padellaro se ne e’ andato. Mieli se ne va. Se fossi Ezio Mauro sarei preoccupato.
da Paolo Cape’, Milano
Domani a Londra inizia il G-20 e già oggi sono iniziate manifestazioni di protesta. Non so se i manifestanti avanzino qualche richiesta precisa o se si limitino a protestare perché le cose vanno male. Io se fossi a Londra chiederei ai grandi della Terra: 1) che si riduca l’esagerato divario tra i compensi di chi gestisce le aziende e lo stipendio di tutti gli altri; 2) che i compensi variabili di chi gestisce le aziende siano legati a rendimenti di lungo periodo e non di corto periodo; 3) che il metodo per rendere redditizie le aziende non sia sempre e solo quello di ridurre il personale.
I capigruppo del Pdl Cicchito e Bocchino, (Camera) Gasparri e Quagliariello, (Senato) ritengono quasi inesistenti i poteri del premier. Per ampliarli pretenderebbero di introdurre nel nostro ordinamento alcune regole in uso in Inghilterra, dove il capo del governo, col consenso della Regina, ha la facoltà di sciogliere il Parlamento. Con altrettanta disinvoltura e spregiudicatezza, mi piacerebbe che gli stessi pretendessero l’applicazione “anche” delle altre regole e norme inglesi, scomode al capo, quali: la ineleggibilità di un titolare di concessioni governative; la soluzione preventiva di tutti i “conflitti di interesse” e il rispetto per le Istituzioni.
da Paola Ragone, Roncadelle
Non di Baruch si tratta bensì di un blog, questo http://www.spinoza.it/. Cosa c’entri il filosofo chiedetelo a Stark, il padrone di casa. Io so soltanto che c’è molto da ridere. Buon divertimento.
da Carla Bergamo
Non sarà il nostro Armando in verità Mauro Gasparini che ha a che fare, oltre che con il sito che porta il suo nome anche con il blog Spinoza? http://www.maurogasparini.it/category/rassegna-stampa/Ma là non sembra tanto reazionario. Sarà che è il solito provocatore? Pare sia l’ultima tendenza in internet.
da Muin Masri
In politica i giovani sono troppo emotivi e mancano di esperienza. I vecchi non possono fare la rivoluzione, non hanno l’energia. La “nuova” generazione di mezza età chiede ad alta voce il cambiamento, uno spazio, minimo, per risollevare l’orgoglio perduto. Bene. Se non vogliono invecchiare male fuori dalla rete, dovrebbero smetterla di fare i nani sulle spalle dei giganti. Investano su se stessi e fondino un nuovo partito: fra dieci-quindici anni saranno maturi per cambiare il Paese. La Lega con Miglio l’aveva capito bene.