SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra (grazie a Paola Bensi)
Mike Bongiorno come Indro Montanelli: licenziati da Berlusconi in età avanzata perché comunisti. Una vita intera a dissimulare la loro vera natura prima di essere finalmente smascherati.
A Mediaset ci si interroga sulle falle del sistema di sicurezza interno, e ci si chiede con angoscia quanti altri comunisti insospettabili si nascondano tra gli stipendiati del Cavaliere. Nel caso di Mike, una spiegazione potrebbe essere questa: non sapeva nemmeno lui di essere comunista, la moglie era riuscita a nasconderglielo per tutti questi anni. Ma vediamo gli altri casi di insospettabili sul cui conto Mediaset sta conducendo una severa inchiesta interna.
Emilio Fede Nel rapporto a lui dedicato, si legge che il suo telegiornale ha prodotto più danni a Berlusconi di qualunque altro mezzo di informazione. “Non sfugge”, si legge nel documento riservato, “il suo tentativo reiterato di presentare Berlusconi come un ossessionante e ridicolo ducetto, circondato dallo zelo disgustoso dei suoi cortigiani”. Particolarmente gravi le lunghissime dirette dei suoi discorsi, con prolungate inquadrature di tardone con le tette rifatte e le labbra e canotto che applaudono qualunque stronzata. Il Fede risulterebbe iscritto, in gioventù, alla sezione del Pci Martiri di Montecarlo, intitolata al partigiano Patrick La Boule, nome di battaglia ‘Rien ne va plus’, che resistette nel privé della sala da giochi, sotto i bombardamenti, perché aspettava l’uscita del 23. Perì tra le macerie”.
Samuel, Manuel, Christian, Giuseppe del ‘Grande Fratello’ (e Tatiana, Valeriana e Aureliana) Mesi e mesi stravaccati sui letti sfatti, i maschi con le mani sulle balle, le femmine massaggiandosi i piedi e dandosi lo smalto (a volte entrambe le cose insieme, sporcandosi tutti i piedi di rosso). Nemmeno i socialisti utopisti delle origini erano riusciti a concepire una così radicale liberazione del proletariato dalle catene del lavoro. I concorrenti del ‘Grande Fratello’ non sono in grado di scopare una stanza, impiegano 20 minuti per allacciarsi le scarpe e per cucinare un uovo sodo devono prendere delle sostanze eccitanti e darsi il cambio ai fornelli. Il Centro Studi Ideologici del Pdl considera il ‘Grande Fratello’ un esempio di sciopero permanente che ha già largamente superato il mitico sciopero delle mondine nel ’49, durato tanti mesi che alla fine per tagliare le piante di riso, alte quattro metri, furono necessarie le motoseghe. Evidente – sostiene l’inchiesta interna – che i concorrenti del ‘Grande Fratello’ sono attori comunisti infiltrati. Il linguaggio da decerebrati e l’incapacità di pronunciare una frase più lunga di due parole, una delle quali è quasi sempre ‘figa’, non possono che essere il frutto di una abile simulazione.
Maria De Filippi ‘Amici’ doveva chiamarsi ‘Compagni’? I balletti, le coreografie di massa, i canti a gola spiegata, i colori abbacinanti e stucchevoli dello studio e dei costumi, sembrano mutuati direttamente dagli spettacoli di propaganda del comunismo cinese e coreano. C’è però una prova a discarico: il clima di ebete e acritico entusiasmo di ‘Amici’ è identico anche a quello delle convention di Publitalia.
Previsioni del tempo La meteorologia è, da tempo, una spina nel fianco del berlusconismo. L’annuncio insistente di precipitazioni, tempo incerto, variabilità, è considerato una delle manifestazioni più perniciose del disfattismo comunista. Neanche la sostituzione di tutti gli ombrellini e le nuvolette con soli splendenti è servita a migliorare la situazione: i meteorologi Mediaset, con il pretesto della razionalità scientifica, portavano da casa ombrellini e nuvolette ritagliati dalla moglie. Sono stati tutti licenziati e rimpiazzati con strafiche che non sanno distinguere il Po dall’Anatolia, ma sorridono sempre e sostengono che domani sarà la giornata ideale per abbronzarsi come Obama.
REGIME 2
Mettiamo anche che la Merkel non si sia inquietata perché Berlusconi stava al telefono. E mettiamo pure che la regina non abbia notato l’urlo “Mister Obamaaa” dopo la foto. E che il Cavaliere non abbia dato della zoccola, nemmeno per scherzo, alla sua piccola ministra. Mettiamo che tutto ciò sia vero. E vi dirò di più: se anche non fosse vero non ritengo così grave il fatto di avere un primo ministro scherzoso e che voglia farsi notare quando siede accanto ai più grandi di lui. Certo, sa un po’ di quel Mussolini che voleva essere trattato alla pari dai potenti. Ma lasciamo stare i confronti. Quello che è inquietante è il tempo che Silvio Berlusconi dedica a chi lo critica, siano i giornalisti siano quelli dell’opposizione che lui chiama comunisti, non importa se nel mazzo ci mette anche Casini, Rutelli e Di Pietro. In questi lunghi anni, ormai quasi un ventennio, molti hanno commesso l’errore, io per primo, di pensare che Berlusconi sbagliasse, commettesse gaffes, facesse errori. Ormai solo quelli a cui non va di pensare possono continuare a credere che tutto ciò non faccia parte di un disegno preciso. E finora vincente. E allora chiediamoci, prima di sbraitare, dove mira, qual è il suo disegno attuale. Io mi sono convinto di una cosa. Il Cavaliere, ormai titolare del partito più grosso che c’è, è ossessionato dal 51 per cento. Vuole comandare senza dover rendere conto a nessuno. Vuole cambiare la Costituzione. Vuole passare alla storia. E’ convinto di essere l’unico in grado di far diventare grande l’Italia. Chiunque si opponga a questo suo impegno è un nemico. E allora si inventa di tutto per sopprimere ogni sussulto di critica, perfino il più banale e ridicolo. I giornalisti raccontano le sue prodezze mettendone in luce gli aspetti più imbarazzanti? No, così non si fa. Berlusconi reagisce e indossa i panni della vittima. E dice: «Non voglio arrivare a dire di azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e certi protagonisti della stampa. Però sono tentato perché non si fa così». Ecco, il papà severo non ne può più dei figli discoli. E minaccia di punirli. Durezza pedagogica. Che in politica si chiama desiderio di autoritarismo, di sospensione di democrazia, voglia di regime. Sindrome del 51 per cento. Ormai il Cavaliere è convinto che ci manca poco. Che la maggioranza assoluta è lì ad un passo. Quasi la tocca con la mano. Ancora qualche sforzo. Anche a costo di fare cose strane. Tanto la sinistra non se ne accorge. Le chiama gaffes.(csf)
da Claudio Urbani, Roma
Il video su Youtube sulla Meloni, il video su internet sulla Regina, il video su Sarkozy “e ora questa cosa della Merkel…”. Silvio Berlusconi spiega di “non farcela più” con la stampa italiana che – ribadisce il premier – gioca contro l’Italia: “Questa è calunnia nei miei confronti e disinformazione nei confronti dei lettori – attacca – quindi a un certo momento non voglio arrivare a dire di fare azioni dirette e dure nei confronti di certi giornali e di certi protagonisti della stampa, però sono tentato perchè non si fa così…”.E’ forse un pretesto? Vuole casare un “casus belli” contro i media italiani? Perché tutti i media europei e non solo quelli hanno mostrato le sue performance.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Non so Mario Strada dove e cosa legge sul G20. Al contrario, uno a caso, Repubblica.it: Accordi per 1000 mld dollari. I risultati “vanno oltre le nostre speranze, decidendo di riformare profondamente le organizzazioni finanziarie internazionali come mai era avvenuto dal ’45” ha detto con soddisfazione il presidente francese Nicholas Sarkozy. Tutti, compresi Angela Merkel, Gordon Brown, Obama, soddisfatti dei risultati. Prendo atto poi, della primizia che “il prossimo G8 presieduto dall’Italia è del tutto inutile”…vorrà dire che almeno servirà agli ospiti, per poter ritirare i regalini di Murano già aquistati dal Berlusconi. Ah…grande il puffo che da l’OK “sopra” Obama e Medvedev. Geniale.
da Mario Strada
Qualsiasi cosa va bene. L’importante e’ che non si parli del fatto chele prossime mosse saranno decise al G20 di New York (settembre 2009) eche l’ingresso della Spagna nel novero delle nazioni titolate a parlaree decidere, fa arretrare ancora di piu’ l’Italia. Il prossimo G8presieduto dall’Italia e’ del tutto inutile e l’Italia continua ladiscesa verso l’irrilevanza. Rimane da vedere il danno che fara’ ilnuovo PdL in Europa. Alcuni sostengono che la strategia del simpaticonesara’ quella di determinare le scelte europee utilizzando il pesospecifico del partito italiano che sara’ il gruppo piu’ numeroso nel PPE.
di Piergiuseppe Caporale, Roma
Ho appena finito di leggere l’intervista su “Il Giornale” a Carlo Rossella, grazie a Dagospia. Va bene che deve fare lo stuoino per il padrone, ma le sue considerazioni sull’abbraccio (chiamiamolo così) fra Sua Maestà e la Sig.ra Obama («Le è mancato un maestro. Poteva chiedere a Berlusconi: lui ha un’innata educazione, non sbaglia mai un cerimoniale e sta a tavola come solo gli inglesi») sono esagerate. E, poi, mi chiedo, da dove viene tutta questa sua eisibita signorilità? Un vero signore non si maschera da gessetto, ha sempre qualche pelo fuori posto, non è imbalsamato: il vero signore è talmente tale che nessuno si accorge nemmeno di come è vestito. Un velo pietoso, poi, sulle sue cronache mondane: viva la faccia di Tramontano!
Buckingham Palace ha smentito che la regina Elisabetta II sia rimasta irritata per l’atteggiamento del premier Berlusconi durante una foto di gruppo del G20 di Londra. La Corona: “C’era un clima gaio e molto gioviale. Non c’è stata alcuna gaffe né offesa”. Manco questa è concessa ai sinistri…
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, mi viene spontaneo un dubbio. Che cosa avrebbe detto la Regina se il Presidente Berlusconi avesse gridato: ” God save the Queen”, invece di Mister Obamaaa?
da Gianni Guasto
Alcuni anni fa, si era fatto fotografare mentre “costringeva” Bush e Putin a stringersi la mano. Come per dire: “vedete, dopo mezzo secolo di Guerra Fredda, bipolarismo nucleare, scontro tra capitalismo e comunismo, sono arrivato io e ho messo a posto le cose”. Ora si fa fotografare tra Obama e Mevdeiev, anzi torreggiando venti centimetri sopra di loro (ma come ha fatto? C’era Emilio Fede sotto a fargli da sgabello?). Insomma: il solito grande comunicatore. Ma per chi? Non certo per le platee mondiali che lo ignoreranno come al solito. In quest’ansia di salutare casa, Berlusconi mi ricorda un po’ Paolini, quello che compare dietro i giornalisi del TG facendo ciao con la manina. Sono gli amici del Bar Sport il suo vero grande target.
da Bruno Stucchi – Cuggiono
Sua Graziosa Maestà, notoriamenta più sorda di Big Ben, si è esibita in uno sgarbo irrimediabile riprendendo pubblicamente un suo ospite, che gentilmente si era sforzato di farsi ben capire da Lei senza ricorre al triviale gesticolio dell’alfabeto semaforico così caro alla Royal Navy. Che figuraccia!Cioè B. voleva farsi sentire dalla Regina mentre chiamava “Mr. Obama”? Lodevole tentativo, ma senza senso.