da Mario Strada, porto di Bintulu
Io sull’amaca, la Piratessa Kabila da dietro che mi liscia mi capelli. “E dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo risuona sullo sfondo. Le parole della canzone mi colpiscono: “.. la cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me… e dimmi che non vuoi morire… dimmi cosa cerchi…portami al mare, fammi sognare e dimmi che non vuoi morire.” Kabila si sporge in avanti, mi guarda, ho gli occhi lucidi e capisce. “Non pensarci” dice “chi lo poteva immaginare che l’Italia sarebbe finita cosi’. Domani andiamo a pesca con la Maga Nerina. Vedrai che ti mette di buon umore.”
da Vincenzo Rocchino, Genova
Ringrazio Carla Bergamo per la segnalazione; dopo avere ascoltato l’intervento di Debora… improvvisamente è primavera!
dall’avv. Lina Arena
Sul consiglio di Berlusconi al licenziato o al disoccupato avrei solo da aggiungere un particolare: perché non criticare le Banche che detengono i forzieri e li aprono solo per i miliardari? Perché non lottare per ammettere al credito i progetti che hanno prospettive di guadagno? E’ mai possibile che i giovani debbano mirare a fare solo i vigili urbani? La libertà di impresa è di sinistra o di destra? I capitali sono di sinistra o di destra? Se proseguiamo nelle domande sforiamo e andiamo a fare compagnia a Fidel Castro. Con tutto quel che ne consegue in termini di povertà e di follia.
Il Vaticano costa molto più della classe politica. Il clero costa allo Stato Italiano più di 4.500 miliardi di euro l’anno; l’8 per mille, che andrebbe adeguato all’effettivo numero dei facenti parte del clero, è invece in costante aumento nonostante il continuo calo del clero. L’esenzione Ici degli Istituti religiosi “anche se non svolgono attività commerciale” andrebbe abrogata perchè, mascherati da questa formula, operano alberghi a quattro o cinque stelle condotti da suore in assoluta concorrenza con gli alberghi che del Vaticano non sono. Dati dedotti da “La Questua”, di Curzio Maltese
da Franco Vota
Perché in Scozia un bancario responsabile di un fallimento si è dovuto barricare in casa per sfuggire all’ira dei risparmiatori, mentre qui lo statista da giardino clericofascista può permettersi di sputare in faccia a milioni di precari e disoccupati senza che questi lo vadano a infilzare coi forconi? Anzi, è probabile che a giugno lo rivoteranno pure!
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Cosa aspettano a dare voce a persone come questa delegata di Udine, forse temono di perdere le poltrone di sabbia sulle quali sono seduti?: http://www.youtube.com/watch?v=f3tqFf9IfgM
da Claudio Urbani, Roma
“Auspico che chi e’ stato licenziato si trovi qualcosa da fare. Io non starei con le mani in mano”. Questao il consiglio serale del buon Berlusconi, dettate da una vecchia saggezza contadina…
….il “piano caos”, (così sembra per le continue smentite, seguite dalle nuove). Senza obblighi di permessi e licenze, significa dare il via alla libera devastazione del Paese, assestargli il colpo di grazia. O, forse, si sta studiando la formula per il condono continuo, libero e permanente?
da Carla Bergamo
Mi sono ascoltata l’intervento di Debora Serracchiani, e mi sono sentita meglio; bell’intervento, ha detto tutto quello che c’era da dire. Come donna, di sinistra, (e perché no, anche come friulana), ho sentito un guizzo d’orgoglio che non sentivo da molto molto tempo. Uau.
da Dan Galvano, Basilea
Vorrei segnalare a tutti la lettura di questa interessante disamina sull’uso di internet e di cosa (non) è diventato. (http://www.paulthewineguy.com/post/87535242/curiosity-could-save-the-web). Io, per esempio, con internet ci pago anche le bollette e risparmio un bel po’ di soldi facendo acquisti online (oltre che discutere e informarmi meglio). Perchè molti non vedono i vantaggi? E’ solo questione di età? Voi, lobbisti, come siete messi?