da Mario Strada
Ha ragione Robecchi ad insistere su Tremonti. E’ vero che questa crisi economica ha molte incognite. Ma questa maggioranza sta guidando all’indietro, come se avesse gli occhi sulla nuca. Fa scelte vecchie. Il nucleare: 20 anni fa forse sarebbe stato ragionevole, oggi semplicemente una caz..ta. Bisognerebbe investire su risparmio energetico, rinnovabili e nuove tecnologie. Oppure fa scelte che privilegiano i gia’ privilegiati. Come per l’Alitalia. O come e’ stato per la Scip2 (e’ in perdita ed ha regalato un po’ di case ai soliti noti). Esprimono quello che sono: vecchi, oligarchici e populisti. Anche quelle battute sui militari golpisti argentini degli anni ’70 sono l’espressione della loro cultura di riferimento. Roba del secolo scorso.
PER TE E’ LA CRISI, PER ME NO
Il sottosegretario alle Comunicazioni critica lo stipendio di Bonolis ma il suo va bene così com’é. Per adesso la crisi, nel mondo dei media, la stanno pagando solo i precari e i collaboratori. Dimezzati i compensi, oppure licenziati. Ma bonus, premi, stock options, mega liquidazioni e megastipendi non si toccano. LINK
da Carla Bergamo, S. Paulo
Io per fortuna abito lontano dal Morumbi (e da Paraisópolis, favela enorme circondata da condomini di lusso… o è il contrario?). La foto non l’ho fatta io, penso sia stata scattata da un elicottero ed è stata pubblicata in seguito a recenti scontri tra la popolazione di Paraisópolis con la polizia. Il motivo? Diciamo che i poliziotti hanno il grilletto facile e sono piuttosto prevenuti verso gli abitanti delle favelas. Ogni tanto gli abitanti s’incazzano, i ricchi dall’altra parte del muro si spaventano un po’ ma possono stare tranquilli, che la solerte polizia del loro amato governatore li proteggerá dalla furia (ma non troppa) dei favelados.
da Alessandro Ceratti
La foto del Brasile di Carla Bergamo è bellissima/interessantissima. Rimane però a questo punto una domanda un po’ indiscreta. Ma dove diavolo abita la nostra Bergamo se riesce a inquadrare il condominio di superlusso molto dall’alto in basso? E non ci venga a raccontare che la foto non mostra quello che vede affacciandosi alla finestra di casa sua che tanto non ci crediamo. Perché non inviti tutti i 2000 bloggisti a casa tua? Ci accontentiamo anche di una camera doppia!
di Alessandro Robecchi (dal Manifesto)
Supponiamo di andare dal dottore per un dolore, per un malessere, per una crisi. E supponiamo che, richiesto di una diagnosi, il medico dica: “Non saprei, proviamo a studiare le interiora di un pollo”. Oppure che dica: “Beh, come prima terapia, faccia le corna e tocchi ferro”. La cosa ci sembrerebbe inquietante, e cambieremmo medico. Ora, altro scenario. Supponiamo di essere al cospetto del ministro dell’economia, tale Tremonti Giulio, in diretta televisiva davanti a quattro milioni di italiani (Annozero), e che alla ovvia domanda sulla crisi egli risponda: “Questo non è il momento per leggere i libri di economia, ma per leggere la Bibbia”. Bene. Questo è quello che abbiamo, non per fantasiosa ipotesi, ma per davvero. Crisi imprevedibile, crisi senza controllo: una macchina che va a duecento all’ora guidata da un pinguino bendato darebbe la stessa affidabilità che sa darci, oggi, Tremonti Giulio. Un continuo balbettìo, serene ammissioni che si brancola nei buio, unite a deliziose accuse ai media, che hanno fatto vedere gli sfigati di Lehman Brothers con gli scatoloni in mano. Colpa della tivù. Divertente. Come divertente è vederlo usare toni da Savonarola, lui, che l’alfiere della finanza creativa e oggi è “keynesiano rinato”. Intanto, questo grande lettore della Bibbia chiude la sua Scip 2, ambiziosa cartolarizzazione di immobili, con un buco di quasi due miliardi di euro. Figuraccia. E però, bontà sua, non vede il rischio di un aumento dell’evasione fiscale. Divertente pure questo. Ma ci pensa la buona informazione (SkyTg24 Economia) a darci una notizia che fa fare un salto sulla sedia. Il famoso condono fiscale tombale del 2002 – varato da un Tremonti prebiblico – doveva portare a casa 26 miliardi, ma ne mancano 5. Il 20 per cento dei condonati ha evaso pure il condono fiscale, dato che la legge li considerava redenti e non punibili già dopo la prima rata. Date retta, leggete la Bibbia! Come ministro dell’economia sarebbe meglio avere una statua di sale.
Non si tratta di un fotomontaggio, no. Si tratta di un quartiere (Morumbi) di São Paulo, a sinistra la favela di Paraisópolis, a destra un condominio di super lusso (una piscina per terrazza). Le due realtà, separate da un muro, la nostra fascia di Gaza? Ci sono tante fasce di Gaza in Brasile, ma penso que questa foto le rappresenti tutte. Perché siamo arrivati a questo punto? Perché forse dalla colonizzazione molto poco è cambiato, è la casa padronale e la senzala (dove stavano gli schiavi). Purtroppo in Brasile non c’è stata guerra di secessione, l’indipendenza è stata dichiarata dallo stesso imperatore portoghese dopo che il Brasile ha fatto bancarotta…ma è una lunga storia, mi fermo qui.
da Paolo Cape’, Milano
Poniamo che un rapinatore venga arrestato. Nel corso del processo restituisce il bottino. Grazie a ciò ottiene una pena più bassa. Poi un Primo Ministro bizzarro abolisce il reato di rapina e il nostro rapinatore ottiene la revisione della condanna. Questo gli dà il diritto di passare come vittima di un errore giudiziario? Non direi. Lo stesso vale per Rizzoli, caro Bottaro. Intendiamoci, non ce l’ho con Rizzoli, ma con il Tg5 che ne ha approfittato (nuovamente) per convincere i cittadini che la magistratura si dedica alla persecuzione degli innocenti.
da Giorgio Goldoni
La scomparsa di questo non-negozio è un tristissimo segno diimbarbarimento e impoverimento culturale.Bologna degli anni 50-60 ecc. era un sito culturalmenteprevilegiato.Le copertine dei 33 giri nella vetrina di Nannucci facevano parte diun percorso culturale, jazzistico, classico o, operistico.
da Vincenzo Rocchino, Genova, Antica Repubblica Marinara
Apprendo che Radio Rai non trasmette più sulle frequenze ad onde corte; per i tanti italiani all’estero è stato reciso l’ultimo legame con l’Italia. Si è cominciato con le onde medie, che permettevano l’ascolto del famoso “notturno dall’Italia” in tutto il bacino mediterraneo, in buona parte dell’ Africa e talvolta dalle coste americane; si dirà che con internet la radio non è più determinante. Intanto internet non è per tutti, in Africa per esempio, in mare dove vive e lavora gente dimenticata da tutti: i marittimi. Infine in certi villaggi nostrani la Rai a MF, non fornisce una copertura decente, se non impossibile. Con le onde corte era tutt’altra cosa: potevo ascoltare i notiziari Radio Rai persino dal Cile e dal Giappone. Quest’ Italia talvolta si mette in mostra… a sproposito e nascondersi, talaltre !
da Rita Rosati – Roma
Daria Bignardi era per uno di quei personaggi indefinibili: non sapevo dire se è simpatica o antipatica, maestrina con la puzza sotto il naso, se è brava o meno. Però nell’interviste di Csf di solito il personaggio viene fuori, si scopre e uno più o meno un’idea se la fa (per esempio Luxuria, Davigo). Con la Bignardi questo non è successo. Colpa di Csf? Non credo, colpa se mai di una persona che non da, che non trasmette e che non si lascia andare e ora posso dire che non mi piace.