di Paolo Righetti
Migliaia e migliaia di famiglie italiane, si ritrovano (e ancor più si ritroveranno) senza lavoro, senza reddito, con bambini da crescere e da mandare a scuola.I tempi sono difficili e tutti, come si suol dire, debbono fare la loro parte.Quindi perchè non pretendere ora dalla più potente lobby di casti e singles del mondo il pagamento dell’ICI sugli immobili di proprietà non destinati al culto (magari un’ICI maggiorata perchè immobili intestati ad uno Stato estero)? E perchè, sempre alla stessa lobby, non comunicare che se vogliono fare proselitismo nelle scuole della Repubblica, ciò non può essere a carico dello Stato italiano e quindi i loro insegnanti-catechisti se li debbono pagare?E, visto che ci siamo, perchè non istituire un robusto balzello sui lasciti che la suddetta lobby incamera di continuo (tra l’altro rosicchiando in questo modo pezzetti di territorio italiano)?
da Alessandro Ceratti
Il posto di Mirella Stoppa è un concentrato di assurdità e imprecisioni. Io lo trovo particolarmente irritante perché finisce per fare passare dalla parte del torto anche chi avrebbe delle buone ragioni. Secondo la signora Stoppa a Latina Veolia manderebbe le sue squadre di vigilantes armati [sic] e carabinieri [sic] per staccare i contatori. A Latina? Ma stiamo scherzando? Tra qualche anno ci saranno milioni di morti per sete nel mondo. Ma che cosa sta dicendo! L’acqua può essere un problema nel terzo mondo ma non perché manca, ma perché manca quella potabile. L’acqua è l’oro bianco (non era blu?) per cui si combatteranno le guerre. L’acqua è acqua e, come direbbe San Francesco,/ è multo utile et humile et pretiosa et casta /ma non è particolarmente rara. Poi si litiga su tutto, si litigherà anche per l’acqua./
da Vittorio Grondona – Bologna
Nel Parlamento italiano si stanno passando i limiti della decenza dell’immagine. I deputati che vi hanno autonomamente preso posto, senza cioè essere stati invitati direttamente dal popolo italiano, sono ora chiamati a depositare le proprie impronte digitali per favorire il controllo della corrispondenza dei voti in base alle effettive presenze. Si vuole così annullare la possibilità che qualcuno voti anche per gli assenti. Io davvero biasimo il fatto che in quel posto così prestigioso siano attivi alcuni “pianisti” birichini di scarsa coscienza morale che alterino di fatto l’esito delle votazioni, ma nel contempo detesto nel modo più assoluto l’utilizzo delle impronte digitali come se avessimo a che fare con degli schedati imbroglioni di mestiere. Spero che la maggioranza dei parlamentari abbia il buon senso di rifiutare una tale umiliazione, per il buon nome loro e per quello di tutti gli italiani. I “pianisti” colti in flagrante tale vergognoso “inganno” dovrebbero essere invitati dal loro capo a rassegnare le dimissioni.
da Paolo Righetti
Il prossimo 8 marzo l’attuale governo compirà 10 mesi.Lasciando perdere l’esperimento del ’94, Berlusconi ha iniziato a governare sul serio questo Paese l’11 giugno del 2001.Considerando i mesi di 30 giorni, dal 11 giugno 2001 all’8 marzo del 2009 sono trascorsi 2820 giorni; in questo periodo i giorni di governo di mister B. sono stati in totale 2466.Ciò significa che l’arcorico cavaliere ha avuto in mano questo Paese per oltre l’87% del tempo in questi ultimi 7 anni e 9 mesi.Quando troverete un B.-elettore che sostiene (come l’unto sostiene) di non aver avuto tempo di lavorare per il nostro Paese perchè al governo c’erano “gli altri”, fate come Totò: sputategli in un occhio.
di Paolo Cingolani
Inoltro, in sintesi, l’annuncio di chiusura della storica libreria Sherlockiana/GialloNoir di Tecla Dozio, a Milano.Per aiutarla a smaltire il magazzino, è possibile andarci di persona o prenotare-acquistare online:http://www.comprovendolibri.it/vendeanche.asp?userid=giallonoir
DA TECLA DOZIO: Non pensavo fosse così difficile “chiudere” la libreria. Difficile in tutti i sensi.
CHIUSURA: 31 marzo. Aperto anche domenica 29 e lunedì 30.SCONTI: tutto al 50%. Ci saranno anche interi scaffali di libri a un euro.Per chi non può passare in libreria le liste, quasi complete, si possono trovare su:http://www.comprovendolibri.it/vendeanche.asp?userid=giallonoiroppure potete chiedermi le liste excel.I libri scelti saranno spediti o tenuti da parte.
da Devan, Milano
Non sembra che il senatore Orsi abbia firmato alcunchè a proposito di caccia in questa legislatura. Semmai è relatore di alcune (7) proposte di legge (presentate da altri 3 suoi colleghi) sulla caccia;http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00025222_rel.htmse l’estensore dell’appello si degnasse di dare qualche riferimento in più (qualche data, qualche riferimento puntuale), non farebbe la figura del cialtrone e permetterebbe a tutti di farsi una (orrore!) idea propria.
Hai assolutamente ragione. Se poi, invece di usare un nick, ti firmassi, avresti ancora più ragione. (csf)
da Mirella Stoppa
Mentre nel paese imperversano discussioni sull’ eutanasia, grembiulino a scuola, guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconisenza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazionedell’acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economiacapitalistica.Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà piùun bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali(le stesse che possiedono l’acqua minerale). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare lebollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda lesue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori.La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondialeprovocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi piùpoveri. L’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governoitaliano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non èuna merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarseneper trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Acqua in bocca.
da Dan Galvano, Basilea
Se fossimo rappresentati da gente dal normale senso civico – come succede in tanti altri Paesi – non ci sarebbe nemmeno bisogno di questi mezzucci per evitare che uno “suoni” al posto di un altro. E’ senz’altro una soluzione al problema, ma soprattutto è una sconfitta per tutti.
da Pino Granata
L’idea di far gestire ai capitalisti i giornali di Sinistra è vecchia e non funziona. O noi di Sinistra siamo in grado di mantenere e far funzionare i nostri giornali o è meglio che andiamo a nasconderci. Che uno schieramento che ha quasi il 50% dei voti non abbia massmedia sui quali possa contare è un obrobrio ed una sconfitta per tutto il movimento. Ci si riprenda il giornale da Soru e si faccia una campagna di finanziamento. Se nessuno sottoscrive, pazienza ed andiamo a scopare il mare.
Non sono d’accordo con Massimo Mai nella parte del suo post relativa alla giustificazione dei grandi stipendi. Trovo anch’io che in linea di massima sia giusto retribuire adeguatamente chi se lo merita. Ciò non vuol dire però che sia altrettanto giusto retribuire esageratamente chiccessia, specialmente nel pubblico e con i soldi pubblici. Le grandi imprese di stato non hanno bisogno di managers esterni. La qualità dei dipendenti accuratamente selezionati al momento della loro assunzione garantisce la presenza fra gli idonei di individui in grado ad un certo punto della carriera di gestire al meglio, anche ai massimi livelli, l’azienda nella quale lavorano. La politica ci mette però la sua purulenta mano ed ecco che nelle attività pubbliche vengono immessi grandi managers virtuali, per lo più tagliatori di teste, del tutto incapaci in mansioni tecnico-amministrative razionali, che operano esclusivamente in base alle indicazioni politiche ricevute, le quali, come ben sappiamo per esperienza, quasi mai collimano con le vere esigenze della popolazione.