LE IMPRONTE DIGITALI DEI LEGHISTI
Dopo aver scritto “La Casta”, Stella e Rizzo hanno dovuto scriverne una seconda versione, con un capitolo aggiuntivo, in cui hanno spiegato che la Casta, dopo essersi scandalizzata perché esisteva la Casta, non ha fatto nulla o quasi perché la Casta smettesse di esistere. Casta Continua. SEGUE
da Carla Bergamo, S. Paulo
La donna che più appare sui giornali (e suppongo nella TV) è quella che mostra generosamente le sue forme. Basta aprire un giornale online e guardare le immagini femminili: novanta per cento sono in bikini, abiti discinti, smorfiette ammiccanti, miss, pornostar, attricette, ninfette, o patetiche signore mature che non si rassegnano al passaggio del tempo. È questa la donna che celebra l’8 marzo? Sarà che la maggioranza dei lettori sono uomini arrapati? Io non ci credo.
da Mario Strada
Suggerisco la frequentazione del blog Mistero Bufo su Corriere.it. Con ironia ed impegno il giornalista Vanetti ospita notizie in tema di extraterrestri. E’ molto utile e divertente per capire come, mischiando elementi veri, falsi, verosimili, si possano costruire universi paralleli. Nel frattempo Barbara Spinelli su La Stampa di oggi (08.03.09) scrive di come si possano utilizzare i valori a fini strumentali e manipolatori, e tesse le lodi di Mourinho che denuncia, anche lui, la manipolazione dell’informazione. Bisognava aspettare un allenatore di calcio portoghese: gli attuali dirigenti del centro sinistra non potevano prevedere, ne’ ora ne’ mai, che si sarebbe arrivati ad una situazione di questo genere.
da Claudio Urbani, Roma
Interessanti le seguenti statistiche:Sono aumentati i reati (omicidi, violenze, stupri, rapine) oppure e’ aumentato lo spazio che i tg dedicano alla cronaca nera? Un interessante studio del Centro d’ascolto dell’informazione radiotelevisiva evidenzia un dato decisivo: durante i due anni del Governo Prodi (2006 e 2007) i tg hanno raddoppiato lo spazio dedicato alla cronaca nera. Un dato significativo che potrebbe avere aumentato la percezione di insicurezza da parte degli italiani e che, quindi, potrebbe avere avuto un peso determinante nella scelta degli stessi italiani per le elezioni politiche del 2008. La destra, infatti, ha sempre avuto come cavallo di battaglia il tema dell’ordine e della sicurezza. Lo studio riporta i seguenti dati: i tg della Rai nel 2003 (governo Berlusconi) hanno dedicato alla cronaca nera il 10,7% degli spazi; nel 2004 (governo Berlusconi) il 13%; nel 2005 (governo Berlusconi) l’11,5%; nel 2006 (governi Berlusconi e Prodi) il 19,1%; nel 2007 (governo Prodi) il 22,3%. Ancora piu’ evidenti i dati per i tg di Mediaset: nel 2003 gli spazi dedicati alla cronaca nera furono pari all’11,2%; nel 2004 12,5%; nel 2005 10,7%; nel 2006 18,9%; nel 2007 25,6%. I tg de La7: nel 2003 6,9%; nel 2004 9,8%; nel 2005 8,4%; nel 2006 17,7%; nel 2007 22%.
da Heiko Caimi
Dal 17 al 29 marzo prossimi, al Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano, sarà rappresentato “Dignità autonome di prostituzione”.E’ uno spettacolo assolutamente imperdibile. Sì, lo so che tutti dicono così quando gli è piaciuto qualcosa, e poi il fatto che sia stato scritto e diretto da una mia conoscenza, Luciano Melchionna (regista teatrale molto noto a Roma) potrebbe indurre in facili sospetti. Ma posso assicurare che si tratta di qualcosa di veramente unico.Per documentarsi, basta guardare sul sito del teatro, qui:http://www.teatrofrancoparenti.com/index.php?section=1&idSpettacolo;=20Per saperne ancora di più, basta leggere la recensione che Davide Verazzani ha scritto su Nouvellevague l’anno scorso, quando l’ha visto a Roma:http://www.nouvellevague.eu/2008/03/20/teatro-dignita-autonome-di-prostituzione/Gli attori coinvolti sono bravissimi, le “pillole” recitate coinvolgenti, il senso di tutta l’operazione sorprendente.Ne vale davvero la pena.Io sarò lì alla prima, il 17 marzo.
da Muin Masri
Quando ho chiesto alla bella e gentile commessa “questo libro è adattoper donne incinte?”. Lei ha riso e ha risposto: “l’hanno già comprato inmolti e nessuno al momento si è lamentato”, quindi non sono stato io ilprimo a comprare il tuo nuovo libro. Se mio figlio nascerà con qualchestranezza però, saprò di chi è la colpa. Della commessa.
Signor Goldoni, sa perché mi piace l’Italia? Perché qui c’è la liberta diparola. E adesso come potrei risponderle se lei mi chiede di smetterla conle parole?
Le donne son tutte belle: si dividono solo tra quelle che piacciono o no.Una mimosa per tutte
da Giorgio Goldoni
Masri dovrebbe smettere di giocare con le parole. Da quello che si ricavava dalle sue note biografiche sparse, lui è uno dei tanti immigrati miracolati dal nostro stellone nazionale. Dovrebbe chiedersi dove sono andati tutti i soldi che la comunità internazionale ha dato per decenni ai suoi connazionali. Sono talmente tanti, che tutti loro potrebbero essere milionari (in dollari) invece di piangere miseria.
da Gianni Guasto
Credo ci sia del vero in quello che dice Berlusconi a proposito degli effetti disastrosi che il panico produce sulle Borse; ma quando paventa tale pericolo, B. dovrebbe farsi un serio (mammamia!) esame di coscienza. Non c’é dubbio che lui l’ottimismo ha sempre cercato di diffonderlo, da par suo e con i suoi modestissimi strumenti culturali: la barzelletta, la battuta grassoccia, il sorriso stampato, la pacca sulla spalla e possibilmente anche altrove, le balle sparate a raffica e poi smentite nei cinque minuti successivi, con il solito “sono stato frainteso”. E’ per questo che tra i diffusori del pessimismo nazionale bisogna annoverare, oltreché i media boscevichi e il listino Mibtel, anche lui stesso, che non distingue il ruolo istituzionale da quello di un mediocre attor comico, al punto che qualunque tentativo di rassicurazione da parte sua viene ormai scambiato per uno sketch del Bagaglino.