da Biago Coppola, golfo di Napoli
L’ostinazione con la quale Veltroni resta attaccato alla poltrona dopo la sua ennesima Caporetto personale come il risultato delle elezioni in Abruzzo deve far aprire gli occhi ai più e la dice lunga sul suo attaccamento alla poltrona. Qualcuno convochi il Comitato Centrale del partito e allontani questo kamikaze del centro sinistra prima che si dissolva quel che resta del PD. E Al Cafone gongola perché grazie a questo “genio” della politica si è tolto dai piedi la sinistra prima e il PD poi.
da Gianni Guasto Capisco, caro Granata, di doverti una spiegazione: sono tra gli incazzati neri per l’inconcludenza del CS, ma non mi colloco su nessun Olimpo dell’equidistanza. Se dico di essere deluso dal Centrosinistra, non mi nascondo i meriti dei Prodi, dei Bersani, dei (sissignore!) Padoa-Schioppa. Ma da soli essi non sono, purtroppo, il Centrosinistra, nel quale non hanno militato soltanto i parlamentari un tanto al chilo, ma anche quelli del no a prescindere, i “duri e puri” che scendevano in piazza contro se stessi, pur di non sporcarsi le manine immacolate. E’ questo che intendo per mancanza di un’interpretazione del momento storico attuale, e di conseguenza di una “ricetta” per governare. Veltroni, purtroppo, ce lo ricorda tutti i giorni.
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Schiavone torna! sta casa aspetta a te… e se non bastasse firmerò per il “Pierfranco Schiavone torna” fan club.
da Claudio Urbani, Roma
Dal sito Il Messaggero: “Strage di operai della manutenzione Alitalia a Fiumicino e Malpensa (quasi azzerata) a partire da giovedì mattina 11/12/08. Chi era in turno è stato invitato a riconsegnare il badge aziendale ed il permesso aeroportuale,scortato all’armadietto dalla sicurezza come un delinquente e sbattuto fuori. Chi era di riposo è stato avvisato a mezzo telegramma (nel mio caso arrivato alle 18). Tutto questo è avvenuto senza che, a dir loro,i sindacati sapessero nulla. Non solo, ancora una volta i sindacati, ormai imbonitori del governo, annunciavano l’arrivo imminente delle lettere di assunzione CAI, che sono sì arrivate il giorno dopo, ma solo per quella manciata di lavoratori non in cigs. Quello che sa ancor più di beffa è che a settembre il commissario Fantozzi minacciava la chiusura in quindici giorni se non fosse avvenuto l’accordo. Ora che è CAI a ritardare perchè non si è più parlato di chiusura? E almeno perchè non si è aspettato il 31 dicembre per mandarci in cassa integrazione? Così facendo non avremo lo stipendio né la tredicesima il 26 dicembre, e l’INPS non riuscirà ad iniziare a pagare la cigs prima di un paio di mesi. E’ così che ci ha salvato il presidente Berlusconi? Lasciando centinaia di famiglie a Natale senza un soldo! Così noi dovremmo ricominciare a spendere come consiglia giustamente lui che di problemi economici certamente non ne ha!P.S.: Giovedì ero con la lettera in mano, aspettavo che mia moglie tornasse a casa e pensavo a come avrei fatto a dirglielo. Sposati da poco, i sacrifici per comprare casa, il mutuo, non volevamo tanto, stavamo provando ad avere un figlio, avendo un’unica certezza, il mio posto di lavoro. Quello oggi non c’è più e non ci sono più i nostri sogni. Grazie. *Simone* (14 dicembre 2008)
da Carla Bergamo
Mentre Sabelli si destreggia con i flying sushi (esistono pure in Giappone?), il nostro ultimo orrore, pardon, eroe americano riesce a schivare oggetti voltanti identificati come scarpe. Avesse avuto gli stessi riflessi l’11 settembre del 2001, forse solo il primo aereo sarebbe riuscito a schiantarsi. Ma come l’ha chiamato esattamente? Cane come dog o “peripatetica” come bitch? Leggendo la stampa americana ho saputo che il giornalista, Muntadar al-Zaidi, è iracheno e l’anno scorso era stato rapito dalle milizie sciite. Ora è nelle mani degli aguzzini di Bush. Spero che già ci sia una mobilitazione globale per salvarlo. Lui si, è un vero eroe.
da Paolo Righetti, Verona
Un grande, questo giornalista, un grandissimo, altro che gli incipriati e proni lacchè di casa nostra! Certo, sono soltanto scarpe, e ci dobbiamo accontentare. Anni fa ci dovemmo accontentare di un innocuo cavalletto fotografico. Vi ricordate il cric della mitica FIAT 600? I have a dream.
da Vittorio Grondona – Bologna
Da un pezzo i radicali, On. Bonino ed On. Pannella in primis, e da pochi giorni anche l’On. Brunetta, si battono per equiparare l’età pensionabile uomini e donne. Definiscono il loro obiettivo addirittura una conquista per le donne. Ho bisogno di un pizzicotto per svegliarmi da questo sogno decisamente idiota. All’On. Bonino e all’On. Brunetta oltre a mille anni ancora di vita lavorativa auguro anche di non provare mai il brivido di una catena di montaggio… Ma per piacere lascino in pace le donne che lavorano non solo con la testa, ma anche duramente col fisico. Potrebbero benissimo difendersi da sole se fossero veramente amministrate da una politica socialmente attenta e fattiva piuttosto che ciarliera e scandalosamente incompetente quando si interessa della vita degli altri. Le donne non hanno proprio bisogno di un altro stretto di vite. Hanno invece urgente necessità di servizi efficienti e di agevolazioni, soprattutto quando sono giovani e si apprestino ad affrontare per esempio una nuova famiglia. Poi, forse, si potrà parlare di età pensionabile. Cari Onorevoli qualunquisti per questo dovete battervi e non per aumentare i pensieri delle donne lavoratrici solo per stare nel mercato.
Mai visti tanti matrimoni in una sola giornata. E’ domenica. Come tutti i bravi fedeli andiamo al santuario scintoista a inchinarci due volte e a battere le mani due volte.Scegliamo il santuario di Meiji-Jingu a Harajuku,all’interno di un grande parco con tutte le piante del mondo, creato dall’imperatore Meiji e dall’imperatrice Shoko. Ma andiamo con ordine. Come prima cosa scopriamo un altro treno senza conducenti. Il fenomeno di questi mezzi senza guida, devo confessarlo, mi risulta inquietante. I treni secondo me devono avere il conducente, come gli aerei hanno i piloti e gli autobus hanno gli autisti. Pensare di essere lanciato a cento kilometri all’ora tra i palazzi di Tokyo senza che nessuno possa frenare il convoglio non mi risulta rassicurante.Comunque tocca salire. Sul treno senza conducente cerco di vincere la mia inquietudine esaminando il prossimo. Dopo una prima riflessione (“ma siamo sicuri che i giapponesi leggono veramente i loro giornali scritti con gli ideogrammi, non sara’ che fanno finta?”) mi rendo conto che molti dormono. Continua…
da Alessandro Ceratti
Chi è capace di farlo crei subito il “lanciatore di scarpe” fan club su facebook, ma lasci però a me l’onore di essere il primo iscritto. Io trovo che quell’uomo sia un grande, quasi a livello del cinese coi sacchetti di plastica che ha bloccato i carri armati. Onore e merito a quell’intrepido giornalista! E tu Claudio, impara!
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Appena sentita la notizia che a Bush un giornalista iracheno ha tirato un paio di scarpe il nostro amato premier, Al Cafone, ha commentato: ” A me avrebbero tirato solo i tacchi”!