da Dario Morelli
Gentilissimo Claudio, il primo numero di Playboy mi ha causato un tracollo della libido. Innanzi tutto per il tentativo inqualificabile di accreditare Berlusconi come l’Eroe del Sesso, avvalorato dall’osceno “sondaggio” che lo vedrebbe leader più sexy insieme a Obama (non vorrei mai conoscere il campione di depravate interpellato dalla redazione) e, purtroppo, anche dalla sottilissima, quasi impalpabile ironia del Suo articolo. Ma ciò che mi ha ammosciato di più, e per giunta a tradimento, è stato quel proditorio «il nostro amico Vladimir Putin» allegato ai capezzoli della modella russa Inna Popenko.Con questa mia tengo a precisare che se Berlusconi è il più amato dalle donne sono contento di essere un uomo, e soprattutto che Putin sarà pure amico vostro, ma se io lo incontro per strada non lo saluto e cambio marciapiede.
da Claudio Urbani, Roma
“Ucina: intervenire sui porti e aiutare la piccola nautica e superyacth. Per crisi preocccupati ma non abbiamo paura. Sviluppo della portualità turistica, sostegno alla piccola nautica con occhio di riguardo alla situazione del superyacth, più esposti alla crisi internazionale. Sono le richieste avanzate dall’UCINA al governo nel corso dell’assemblea annuale.”Siamo preoccupati, speriamo sia fatta una petizione popolare
da Paolo Beretta
Esatto, Ceratti, ha centrato il punto. Io nutro “un’avversione pregiudiziale contro il Vaticano”. Con la differenza che il suddetto ha detto e fatto cose a sufficienza per alimentare tale avversione, quindi non è una posizione “a prescindere”, per dirla con Totò. Piuttosto, non è forse la sua una posizione filoclericale “indipendente da tutto e da tutti” ?
LA IRRITAZIONE DEL CERATTIda Armando Gasparini, Veneto Alto
Faccia presto…le 1700 pagine sono qui: http://www.ilresto.info/11.html… e un software apposito consente la ricerca delle ricorrenze di parole o nomi…se lo sa usare! Le negazioni di Di Pietro sono arrivate a frittata fatta… Poi ad Urbani: fare una bella denuncia circostanziata…posso ridere ?
IL GIAPPONE NON HA PIU` SEGRETIE` bastato un giorno e gia` siamo giapponesi, io e Giovanni. Io dico sayonara lui dice anche arigato. Volete saperne di piu`? qui
da Mario Strada
Al ristorante o, se ospiti, al tavolo con gli indigeni, con il bicchierino di sake caldo in mano, farete un inchino e saluterete dicendo: “Kampai” (Alla salute). Agli Italioti rimasti in terra di Berlusconia saranno gradite cronache alla vostra altezza dalla terra del Sol Levante, che apparira’ certamente diversa dai luoghi usuali. Arigato’.
Complimenti a Gasperini! Non è da tutti leggersi 1700 pagine, più volte, alla ricerca di un nome – che talvolta sfugge anche se si è a conoscenza che esiste. Ad ogni modo gli atti giudiziari son informative per mettere a conoscenza dei fatti emersi dalle indagini. Se manca un nome potrebbe essere che quel nome non abbia nulla a che fare o siano emersi fatti irrilevanti. Ciò non toglie che tali fatti potrebbero non essere stati trovati. Pertanto chi è a conoscenza di fatti rilevanti, Gasperini deluso dovrebbe esserne a conoscenza, basta fare una bella denuncia circostanziata e il nome apparirà in tutta la sua pienezza negli atti.
da Alessandro Ceratti
Signor Gasparini il suo ultimo post è decisamente irritante. Il motivo è semplice, per sostenere il suo pensiero lei non esita ad affermare cose false o di cui non ha nessuna conoscenza. Lei ha letto le 1700 pagine dell’inchiesta di De Magistris (ma saranno poi veramente 1700? Vista la fonte!) per poter affermare che manca il nome, anche per una semplice citazione di Di Pietro? Vada a controllare. Per quanto riguarda le due affermazioni seguenti esse sono direttamente false: Di Pietro non ha mai negato di conoscere Saladino e non ha mai negato di aver proposto a De Magistris di candidarsi in IDV. La prossima volta faccia più attenzione.P.S. Veneto alto dove?
Ricordate i nani e le ballerine? La lite delle comari? La politica sangue e merda? I conventi poveri mentre i frati sono ricchi? Il poker d’assi di Craxi contro Di Pietro? Era lui, sempre lui, il potente ministro delle Finanze socialista, Rino Formica. Quando si sfasciò il Psi tutti i socialisti si riaccasarono. Chi inseguì gli elettori, trovò seggi con Berlusconi. Chi preferì la storia, si accomodò negli angusti spazi offerti dal Pds. Lui scomparve. Si dette agli studi. Non si presentò più alle elezioni. Smise di votare, o quasi. E anche le interviste: niente, o quasi. Uscì dalla Prima Repubblica e non entrò nella Seconda. “Persa la famiglia socialista non sentivo il bisogno di entrare in un’altra. Nel 1992 avevo fatto un disperato tentativo convincendo Craxi a dare la segreteria a Benvenuto. Ma Benvenuto crollò. Le pressioni furono forti.”
Da parte di chi?
“Dall’esterno.”
Cioè?
“Un mondo complesso.”
Che vuol dire?
“Non si può dire.”
Perché?
“Insomma, quella fase andava chiusa con la liquidazione del Psi.”
Forze internazionali…
“Quando una piccola potenza fa la politica di una grande potenza, nei momenti di difficoltà dei potenti può trovare spazio. Ma quando il potente può fartela pagare, te la fa pagare.”
Un socialista dove deve andare? Stefania è a destra, Bobo a sinistra…
“Non ho mai criticato chi è andato di qui o di là. Era un momento di sbandamento. Chi ha trovato casa, chi il capanno, chi una villa…benissimo. State dove vi chiama il ventre o l’intelligenza. Ma non manipolate la storia”.
A chi stai pensando?
“A Giuliano Amato…E’ un manipolatore della storia…E’ anche l’unico socialista che viene utilizzato ad intermittenza e a rate nel Pd. Sai perché? Perché tutti sanno che nel Psi Amato contava meno del due di briscola”.
Tutta l’intervista
da Vincenzo Rocchino, Genova
Con l’apparato legislativo a disposizione che lavora a tempo pieno per la soluzione di tutte le sue pendenze giudiziarie, c’è poco da fare il moralista; è impressionante, e scoraggiante, ciononostante, il consenso che continua a raccogliere, se fossero veri i suoi sondaggi. Parlare di “fine della diversità”, a mio parere, significa solo sostenere il falso.