da Carla Bergamo
Dimenticavo: sarebbe ora che Uolter si liberi di personaggi come tale Binetti che, nel suo delirio cattolico integralista, spare cazzate che non meriterebbero neppure di essere ripetute. Ma dovrebbe spiegare come mai la stragrande maggioranza dei pedofili ha una vita apparentemente normale (dicasi famiglia etero, oppure, oibó, è prete!!!). E fa male, sempre Uolter, a parlare di libertà di espressione: quella di Binetti non è un’opinione, ma una calunnia, e senza alcun fondamento.
Oggi é una bellissima giornata: ha vinto Obama, il cambiamento è possibile! É strano come il nuovo mondo si sia spostato verso il progresso (a parte Uribe che rappresenta la vecchia politica USA in A.L.) e il vecchio mondo sembra tornare indietro, soprattutto l’Italia. Ah, gli Italiani! Ricacciati indietro nella storia! Speriamo che la vittoria di Obama, negro e democratico, li scuota dal torpore.
Da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Vorrei volgere un accorato invito al caro schiavone affinché cambi idea circa la sua intenzione di abbandonarci: Schiavò torna ‘stu Blog aspetta a te!
da Claudio Urbani, Roma
Contento per la vittoria di un democratico alla Csabianca. Non mi sono piaciute le sottolineature sul fatto che sia di colore, le forzature sulla pretesa che non sia così nero. Non sono credente, ma non ho mai considerato le persone in base al colore, provenienza o altre cavolate, ho tentato solo averne una opinione in base ai loro comportamenti e di sentirmi, eventualmente, simile a loro.
da Emilio Pierini – Porto Recanati
Caro Claudio, Schiavone in questi anni ha scritto 1.060 mails al tuo blog. Cazzo, se ragionassimo in termini aziendalistici potremmo dire che il buon Pier Franco ti ha garantito almeno il 10% del fatturato. E cosa facciamo ? Nel giorno in cui un nero che di cognome fa Hussein diventa Presidente degli Stati Uniti d’America, noi, per piccole diatribe ideologiche, perdiamo chi ti assicura un sostanzioso PIL del Blog ? Suvvia Claudio !! Ricuciamo…
Informazione di servizio: questo blog consta di 32018 post, questo escluso.
da Barbara Melotti
mi spiace molto reintervenire. Non avrei voluto. E ho cercato anche di non farlo. Anche perché con Silvia siamo amiche. Ma quando si è in ballo, è giusto ballare. Cito, Palombi – ELAMADONNA!!! chi si espone sulla piazza, come sul palcoscenico, si becca fischi e applausi (…) e lo faccio, ahimè, perché Silvia esemplifica, con il suo tuttomaiuscolo (lo strillo di Internet) e con il suo estrapolare una frase e interpretare quella solo come mio pensiero con tutta evidenza, esattamente il disagio che provo. Perché, Silvia, nel mio post mi pareva aver messo bene in chiaro che non credo che il clima qui costituisca un problema per Morucci, e in ogni caso che non è quello che mi spiace, anche fosse, che certo non volevo fare in alcun modo la sua difesa d’ufficio (a che titolo, poi?). E’ il disagio che dà a me, e forse non solo, o almeno mi pare. E questo è il mio parere. Ed è il mio (e non solo) modo di vedere il dialogo in un posto che desidero frequentare. E mi pare che sia la democrazia, appunto, amica mia il fatto che io lo condivida qui con voi. Io non credevo di stare, qui, né in palcoscenico, né in piazza, credevo di stare fra amici.
da Gianni Guasto
Tra i tanti (“Il Giornale” e “Libero” in testa) che masticano amara la vittoria di Obama, fingendo che non sia poi così negro come sembra, il Foglio alza fieramente bandiera bianca dall’alto delle barricate su cui ha combattuto fino all’ultimo, titolando: “Coraggio, diamogliela vinta”. Torna in mente l’articolo di fondo scritto da Ferrara all’indomani della prima vittoria di Berlusconi nel 94: una lunga giaculatoria di “Beccati Berlusconi!” indirizzata a tutti gli esponenti del pensiero da lui definito “radical-chic”, da Scalfari a Vattimo, a Eco, a Bianca Berlinguer, a Flores D’Arcais, e compagnia scellerata. Oggi é il suo turno: “Beccati Obama, Giuliano Ferrara!”
da Silvia Palombi
Ce l’abbiamo (sì ce l’abbiamo) fatta. Obama è il 44° presidente degli Stati Uniti. Io mi sono fatta un bel piantone di gioia (ero andata a letto con la paura Gore…). A Chinatown piove ma sapete che c’è? peggio per lei (la pioggia) io oggi sono contenta senza ombre di dubbio! Nel telefonino c’è una chiamata dal nostro ufficio di Tribeca, ore 5,06. avrei potuto commuovermi due ore fa… 🙂 Buongiorno a tutti.
La Storia siamo noi, nessuno si senta offeso.
dall’avv. Lina Arena
I nostri maestri del pensiero sono eccitati alla vista di un meticcio che corre in USA per la Casa Bianca e pensano che il socialismo di Marx sia alle porte dell’America. L’eccitazione si coglie dalle pagine dei giornali e in TV e dimostra quanta pochezza vi sia nelle nostre nicchie culturali in tema di economia , di mercato e di capitalismo. Obama è figlio di una borghesia imprenditoriale USA e che sia colorata o meno nella pelle poco importa. Potrà forse meglio di Mc Cain rendere più potente il motore dell’economia americana e fare in modo che anche l’Africa diventi il predellino di lancio di un mercato più globalizzato e perfetto. (…)