da Dan Galvano, Basilea
Comunque, io la battuta piu’ bella sulle “celebrazioni” post-Obama l’ho letta su Spinoza. “Il PD italiano festeggia. Sembrano quei tizi che si vedono nei telegiornali, che stappano lo spumante dopo che è uscito il sei al superenalotto: cantano e ballano, ma non hanno vinto un cazzo”.
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Anch’io, come la Palombi mi son fatto un bel piantone…dal ridere! Ce l’abbiamo (sì ce l’abbiamo) fatta, Lei dice. Veltroni, la Palombi son convinti di aver vinto loro! Molti ancor non han capito che nessuno negli USA è comunista o si vanta di esserlo.
Ironizza Arturo Parisi: L’Abruzzo è difficile da riconquistare ma l’Ohio è nostro!
da Biagio Coppola, golfo di Napoli
Non solo ha offeso il neo presidente USA affermando che è “abbronzato” e, di conseguenza, la nostra nazione, dato che la rappresenta, ma si è preso anche la licenza di dare dell’imbecille a Veltroni che lo ha criticato! Certo Walter mi ricorda quella famosa gag di Totò dove il protagonista si beccava una serie di schiaffi al posto di Pasquale.
da Gianni Guasto
E poi vuol diventare Presidente della Repubblica; un uomo ridicolo, incapace di aprire bocca senza dire qualche imbarazzante volgarità. E quel che é peggio é che le dice con quell’aria da Alain Delon invecchiato, come se il suo ruolo istituzionale fosse quello di rimorchiare le squinzie. Ed é persino inutile chiamare in causa il razzismo quando dice di Obama “bello e abbronzato”: é soltanto invidia per un uomo diventato tanto popolare senza bisogno di nani, ballerine, buffoni e leccapiedi. Solo che le persone intelligenti l’invidia la nascondono. Ecco quello che gli manca: l’intelligenza.
da Valerio Morucci Il carcere ha un enorme peso. Cemento, acciaio, pietre per migliaia di tonnellate. Si potrebbe dire che è un prodotto da industria pesante. Quella su cui aveva puntato il socialismo staliniano e quella che il capitalismo occidentale ha dovuto abbandonare da tempo. Ma fino al boom economico l’industria pesante tirava eccome. Espansione dei consumi di ‘beni durevoli’, erano chiamati. Durevoli, duri, pesanti. Automobili, frigoriferi, lavatrici, televisori di spesso legno pieni di valvole e metallo. Tutto un mondo fondato sull’elettro-meccanica. La pesantezza del carcere-penitenziario, prodotto ottocentesco, aveva ancora in quegli anni un rapporto con la pesantezza della società. Ma quella società è stata messa all’angolo dall’avvento dell’informatica. Silicio, rame, un po’ di plastica. Ci sono ancora le automobili, treni, aerei, lavatrici, c’è ancora la pesantezza, ma nessuno di questi pezzi di ferro funzionerebbe senza l’elettronica. Tutto il ritmo del mondo, della nostra vita, è scandito dall’inconsistenza, dall’assoluta leggerezza dei bit. La potenza di calcolo che trenta anni fa stava in un, pesantissimo, calcolatore a nastri che occupava uno stanzone, oggi può stare nel palmo di una mano. La domanda è: “Quale’è oggi il rapporto tra l’enorme pesantezza del carcere e un mondo il cui ritmo vitale è dato da bit privi di peso?”. Da un’altra visuale si può prendere la pena. Quella della velocità. Il mondo di 70 anni fa andava a una velocità enormemente minore del mondo attuale. Nella stessa quantità di tempo sarebbe oggi possibile vivere. almeno, un paio di vite di quelle vissute in quegli anni. Vale a dire che in una stessa quantità di tempo la vita è molto più densa, vissuta. Se venti anni di vita ne possono valere quaranta di quelli vissuti allora, come la mettiamo con una pena a venti di quegli anni di carcere? Ne varrebbe quaranta di quelli di oggi? Perchè la vita è diventata più veloce, densa, vissuta ma le pene sono ancora quelle stabilite negli anni ’30.
da Paolo beretta
Quella dei Democratici in America non è stata una vittoria, ma un vero e proprio cappotto: presidenza, camera e senato. Anche se per questo i padri fondatori non dormono sonni tranquilli, Mc Cain fa un discorso post sconfitta davvero esemplare, che da noi non ci sarebbe manco con l’intervento degli UFO. Noi, per contro, abbiamo Gasparri, che chiosa “con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta”. Lo schifo è tale che non riesco neanche a vergognarmi di certi figuri. Di sicuro, Al Quaeda è ben più felice di avere gentaglia come Bush o Gasparri con cui trattare: con loro, la guerra è assicurata sine die.
di Paolo Beretta
Nel giorno del trionfo di Obama, l’ennesimo raid aereo in Afghanistan pialla una festa di matrimonio, con una trentina di morti tra donne e bambini. Che gli americani usino bombe intelligenti è noto, forse lo è meno che intelligence e militari devono essere pieni di deficienti, se non distinguono un summit terroristico da una festa di matrimonio oppure, per qualcuno di loro, non c’è virtualmente differenza. Evidentemente è colpa della suocera. Il commento del comando statunitense ? “Se persone innocenti sono state uccise in questa operazione, noi chiediamo scusa e presentiamo le nostre condoglianze”. A spit on the face would not be enough.
da Vittorio Grondona – Bologna
Il nostro Cavaliere afferma che i conduttori Tv sono apperoconati alla sinistra. Già detta da lui la frase fa ridere a crepapelle. Parla proprio lui che in Italia ha tutto il Parlamento di maggioranza apperoconato ai suoi piedi. Lui, però, a sua volta si appecorona senza pudore alcuno a tutti i leader potenti. In un recente pubblico incontro manifestava apertamente a Bush il suo tifo appassionato per McCain. Ora gli piace Obama… Valli a capire questi apperoconati. Con Putin, tanto per dire, si era fatto fotografare con un ridicolo colbacco in testa… Con Busch indossava un capello da perfetto cow boy… Speriamo che in una prossimo incontro con Obama non gli salti in testa la malaugurata borghesiana idea di farsi fotografare con una sveglia al collo.
da Mario Strada
Leggo sul blog di Krugman, Nobel per l’Economia 2008: “Non vorrei guastare la festa, ma Obama ha vinto solo perche’ c’e’ stata una reazione uniforme nazionale, piu’ o meno del 5%, contro il partito repubblicano, probabilmente per la crisi economica.” Cita anche un blog di calcoli e tabelle molto interessante. Dice anche: siamo stati governati da mostri (dice proprio “monsters”) che per fortuna ora sono stati puniti e rimandati “to the wilderness” (piu’ meno “nella foresta”). Qualcuno informi Berlusconi su chi sono i suoi amici.http://krugman.blogs.nytimes.com/?8dpchttp://redbluerichpoor.com/blog/?p=206
da Pino Granata
Ma come prima Paolo Guzzanti ci fa sperare in uno spargimento di sangue all’interno del partito di plastica del Prescritto e poi invece si scusa. Prima dice che Berlusconi lo fa vomitare per il suo appoggio a Putin senza provocare reazioni da parte dell’entourage del Presidente e che la Carfagna è diventata ministro per aver soddisfatto… il presidente del consiglio e poi si scusa come se niente fosse. Se io fossi la Carfagna lo denuncerei ed andrei fino in fondo. Se fossi Berlusconi dopo le gravi dichiarazioni lo farei espellere dal partito. Ed invece business as usual. Ma suvvia signori e signore un po’ di dignità…