di Alessandro Robecchi (per il Manifesto)
Vi ricordate il family day? Che bellezza! Tutte quei pretini e suorine senza famiglia che lottavano per la famiglia! Tutti quei leader politici cattolicissimi con due o tre famiglie che si battevano per la famiglia! Tutte quelle belle iniziative per la famiglia volte all’alto e benedetto compito di impedire alle coppie omosessuali di farsi una famiglia!Giornata entusiasmante. Sul palco, a chiedere politiche per la famiglia, stava tra gli altri la signora Eugenia Roccella, oggi sottosegretario del governo che ha di fatto reintrodotto la pratica delle dimissioni in bianco per i lavoratori. Proprio così: lo sconsiderato e laicissimo (ah! ah!) governo Prodi contro cui si muoveva massiccio il Family Day aveva fatto una legge (la 188 del 17 ottobre 2007) che impediva le dimissioni in bianco dei lavoratori. Una pratica padronale schifosa: all’assunzione mi firmi una lettera di dimissioni, e poi prova a rimanere incinta e a mantenere il posto di lavoro, se sei capace! Piccola ma civile: una leggina pro-family che semplicemente garantiva alle lavoratrici di poter far figli senza rischiare il licenziamento. Il governo di destra, animato dalle più limpide voci del Family Day ha semplicemente abolito quella legge (decreto legge 112 del 25 giugno 2008, collegato alla finanziaria 2009): la pratica delle dimissioni in bianco torna in auge. Risultato: fare un figlio è più difficile, con buona pace degli atei devoti, che nell’occasione si dimenticano di abbaiare (sapete com’è, se non c’è sangue, colpa, espiazione non si divertono). C’è di più. La consigliera nazionale di parità Fausta Guarriello, che per dovere istituzionale vigila contro le discriminazioni di genere, avanza qualche riserva e viene cacciata dal ministro del lavoro Sacconi per: “radicale dissenso delle iniziative legislative adottate dal Governo”. Così impara ad essere pro-family. Ve lo dico sul serio: che aspettate a fare un bel Family Day? Signora Roccella, che aspetta a manifestare fieramente contro il suo governo? Non avrà mica firmato dimissioni in bianco, per caso!
da Claudio Urbani, Roma
Sono un po’ confuso, ma l’amica Isabella si lamenta perché viene dileggiato Berlusconi o il presidente del consiglio? Le caratteristiche fisiche sono quelle utilizzate da caricaturisti da sempre, sottolinearle ironicamente non ci azzecca nulla con le sue cariche. Dissociarsi dalle sue castronerie ufficiali mi sembra perfettamente lecito, soprattutto quando,senza contraddittorio, ci si sente apostrofare cojione, imbecielle ecc.
da Carla Bergamo
La cosa più assurda della triste vicenda è che, come in occasioni precedenti (divorzio, aborto…), gli Italiani in stragrande maggioranza danno ragione al padre di Eluana, alla faccia del papa, basta vedere i sondaggi dei principali quotidiani. E allora? Perché questi politici e moralisti tipo Ferrara insistono? Che interessi ci sono dietro una persona in coma vegetativo? Sarà che è la stessa situazione degli orfanotrofi, che qualcuno non voleva chiudere, altrimenti si trovavano disoccupati e senza fondi governativi? Ma perché si vuole criminalizzare un padre che da sedici anni vede morire la propria figlia? Che ne sa Ferrara? Che ne sa Ruini? Che ne sappiamo noi, infine! Chi è genitore può solo immaginare lo sconfinato dolore che il Sig. Englaro sta sentendo da sedici, lunghi anni. Ci vorrebbe un Zapatero.
da Vittorio Grondona – Bologna
L’elezione del senatore Villari alla presidenza della Commissione di vigilanza della Rai, peraltro votato non solo dal centro-destra, è il frutto di una politica biricchina dove valgono di più le succolente poltrone che gli intressi del Paese. Nessuna meraviglia quindi se non si dimetterà. Veltroni deve prendere atto che non è affatto circondato da molti amici. Se pertanto continuasse a cercare l’inutile dialogo con questa destra avida ed autoritaria e se si fidasse ancora ciecamente del centro ballerino, potrebbe avere presto la sorpresa di trovare nel suo piatto solo la pelle della salsiccia. Provi quindi a riesaminare possibili alleanze con la vera sinistra, troverà forse più dissensi alla luce del sole, ma di sicuro potrà contare su alleati leali che per cultura da sempre cercano di migliorare la vita dei più bisognosi. Oserei dire con più zelo ancora del ricco Vaticano.
da Ganni Guasto, Bogliasco
Un parlamentare, eletto dallo schieramento avversario in dispetto al proprio, non si dimette. Dignità l’é morta: poi verrà il Gruppo Misto, e in seguito, alle prossime elezioni, si vedrà da che parte stare.
da Gianni Guasto
Dopo il 18 politico, la Gelmini sembra intenzionata a proibire gli esami di gruppo, il prossimo seminario di Marcuse alla Sapienza, e le manifestazioni contro la guerra del Vietnam.
da Giorgio Goldoni
Sempre più carrette del mare arrivano dalla Libia piene diclandestini, ormai sicuri di trovare l’Eldorado in Italia.Chi glielo dice che siamo in recessione e crisi economica?Gli immigrati , con lodevoli eccezioni (badanti, per esempio),servono all’industria italiana più inquinante (concerie per es.), piùprimitiva dal punto di vista tecnologico, con zero contenutoinnovativo.Rappresentano così un ostacolo oggettivo al rinnovamento del nostrotessuto industriale.Ne vediamo tanti arrivare di clandestini, ma non ne vediamo nessunorispedito al paese d’origine: non riusciamo a rispedire nemmeno iclandestini che sono passati a miglior vita (vedi i Ghaniani delCasertano).Le nostre città pullulano di posteggiatori abusivi e distributori dicataloghi porta a porta.Poi c’è l’esercito dei venditori di droga e di prodotti contraffatti,e dei gestori di prostituzione e attività simili.La frustrazione degli italiani nel constatare la mancanza di segnalicredibili che stia cambiando qualcosa è palpabile.
da Mario Strada
Li chiamano “Chikan”: sono maschi molestatori che approfittano delle ore di punta sulla metropolitana. Cosi’ hanno deciso di istituire delle vetture per sole donne in alcuni orari. Sarebbe il caso di non sbagliare, quando dovrete prendere la metropolitana. Maggiori informazioni sull’ultimo Espresso (20.11.2008, Operazione Taxi Rosa, di Micol Passariello).
da Massimo Mai, Mozzo
“Abolirò il 18 politico” dice il ministro Gelmini. Sapevamo che l’abilitazione all’esercizio della professione l’ha presa dove la regalano, ma a questo punto ci domandiamo dove ha fatto l’università. Insieme all’Umberto ?
da Corrado Vigo – Trecastagni
Caro Claudio sono contento che vai in una nazione in cui aspiro andare. Il Giappone mi ha sempre affascinato per la tecnologia che lo avvolge. Ho sempre detto a tutti “quando andrò in Giappone mi arresteranno per tutte le cose che compro e che mi porto”.Mi affascina pure tutta la loro cultura e le loro tradizioni agricole, per certi versi simili alle nostre, importate dalle dominazioni arabe.Buon viaggio, di cuore.Tanto so, come tutti noi, che dal paese supertecnlogico il blog continuerà come se fossi qui.