da Pippo Sanfilippo
Una delle vittime più illustri della crisi finanziaria è il presidente Berlusconi. Come lui stesso ha ammesso il titolo Mediaset che prima era quotato intorno ai 20 euro , vale ora meno di 5 euro. Stessa cosa per il titolo Mondadori sceso a 3 euro dai 10 che era pochi mesi fa. Ad occhio e croce Berlusconi ha perso il 75% del suo patrimonio. Insomma Berlusconi è in crisi, grande crisi. Niente di più facile che debba ricorrere alle banche per dare ossigeno alle sue imprese. Potranno le banche che sono condizionate dal presidente Berlusconi rifiutarsi di finanziare l’imprenditore Berlusconi? Neanche lontanamente.
da Michele Lo Chirco, http://leformicheelettriche.blogspot.com/
Dunque da domani posso aprire un’azienda, renderla florida, fare qualche imbroglio qua e là e, prima di portare i libri in tribunale per il fallimento, faccio nominare un bel commissario così non rischio più neanche la galera. Anche se la mia azienda è in stato d’insolvenza, e non più pagare dipendenti e fornitori a causa della mia incompetenza o della mia malafede, la mia fedina penale rimane pulita. Grazie a Report che l’ha scovata, mentre l’opposizione che se l’è vista passare sotto il naso non ha detto nulla: ma che ci stanno a fare?
da Santi Urso
Addolora, in questa sapida diatriba, ch’Ella, oltre a non aver pensato a un abecedario magiaro, abbia completamente rimosso dalla memoria Giose, il mitico cuoco che in Largo La Foppa a Milano preparava piatti (e dolci, come palacsinta e dobos) ungheresi (sui suoi menu le indicazioni erano esatte). E’ pur vero che il locale è scomparso da anni, dopo la tragica fine, in un incidente stradale, dell’impareggiabile tavoleggiante. Ci giovi quest’occasione per ricordarlo.O non vorrà dirmi che, respirandosi nel locale aria di grande pianura, non ci ha mai messo piede?
da Mario Strada, in cammino verso il Porto di Belukbatang.
Zuppe del mandriano, passeggiate in montagna, vino in dolce compagnia… E io qui a lavorare!
da Corrado Vigo
Riassumo con queste due parole “vergogn time” il question time di oggi alla Camera dei Deputati. C’erano tre o quattro persone al massimo. Che vergogna! Una vergogna!
da Carla Bergamo, S. Paulo
Mentre qua fuori scende una sottile pioggerellina che nulla ha a che vedere con la Primavera, mi guardole foto dei nostri prodi e: prima mi contorco di invidia per quel bellissimo cielo azzurro; poi, essendo tra l’altro quasi ora di pranzo, comincio a sbavare davanti a quel meraviglioso piatto di gulasch, che con il canederlo dev’essere ancora meglio che con i gnocchi di farina. Una bella scarpetta con il pane al kümmel…gulp.
da Vittorio Grondona – Bologna
E’ bene abituare i nostri piccoli alla divisa… La divisa è un chiaro segno di sottomissione a coloro che la impongono. Viva i grembiulini per la scuola elementare pubblica. Presto li firmeranno anche… Tutti uguali quindi… Tutti che non contiamo più niente. Solo numeri alla mercè di una politica di emeriti incompetenti della società civile e libera.
da Rita Rosati – Roma
Consiglierei alla Marcegaglia e a tutti gli imprenditori piagnoni che tanto hanno da chiedere in questo momento di farsi un giro nelle nuove griffe europee e fare molta attenzione ai prodotti e ai prezzi. Per esempio da Zara una maglietta per bambina cotone100% made in portugual 3.90€. Da Benetton o altra griffe italiana questi prezzi neanche ai saldi. Innovazione vuol dire buona qualità-buoni prezzi e non negazione dei diritti dei lavoratori o aiuti dallo stato.
Sono proprio onusto di rabbia per l’ignobile intento governativo di fare sparire giornali gloriosi come Il Manifesto e Liberazione… Veltroni si vanta di avere ridotto i partiti a sei, da 19 che erano… Ebbene questo è un vanto ipocrita per un leader che si vuole alternare a governare il Paese. E’ insensato per logica elementare non tenere conto di una grossissima parte della popolazione. I risultati li stiamo vedendo. In pratica oggi il Parlamento italiano non ha più ragione di essere, decide e fa un’unica persona… Proprio come durante il ventennio di triste memoria. Eia! Eia! Eia! Alalà… Anche ai vari “marchesi di Carabas” senza professione ai quali il Cavaliere ha candidamente regalato la parte buona dell’Alitalia
da Pier Franco Schiavone
Avresti forse un padre banchiere (miih!), passeresti l’infanzia con una tata che ti odia e, a 16 anni, giocheresti a golf coi figli di Dell’Utri. Alla Bocconi guarderesti con invidia i ragazzi che fanno le occupazioni e trombano come ricci. Prese in mano, per iniziare, le redini di un’azienda, ti farebbero sposare ad una che in futuro avrà le labbra come la Parietti e passeresti le serate nei consigli d’amministrazione di varie banche. Ti affiderebbero poi le sorti di una banca che amministreresti male beccandoti gli insulti di dipendenti e correntisti e tua figlia potrebbe affiancare Santoro ad Anno Zero. Se la banca è americana, potresti anche finire per 25 anni in galera.