PARLIAMONEMentre l’opposizione, forte di un governo ombra di se stesso, lascia passare le meglio porcate ad una maggioranza che infila emendamenti paraculi in tutti i posti in cui è possibile infilarli. Mentre Berlusconi passa al Bagaglino, all’Eleven e al Lotus le ore più intense della crisi mondiale. Mentre l’opposizione dice che sì, farà la manifestazione di protesta il 25 ottobre, ma a sostegno del governo. Mentre Berlusconi crea turbative di mercato dando indicazioni al popolo italiano di comprare Eni ed Enel. Mentre Cofferati annuncia che la fine della sua irresistibile carriera politica sarà fra pannolini e biberon. Mentre Berlusconi dice che smise di costruire case a Milano perché bisognava presentarsi sempre con l’assegno in bocca, confessando in pratica di aver usato la sua bocca per corrompere a destra e a manca. Mentre succede tutto questo, io me ne parto per l’Alta Via di Merano. Impegno zero.(csf)
da Alessandro Ceratti
Il signor Urso, da buon dalemiano ha torto, glielo si dimostra, non ammette di averlo perché non capisce e rimescola le carte. Per venire a un punto conclusivo occorre dunque un po’ di acribia. Quindi, ricapitolando, come in fin dei conti lo stesso Urso ammette, non si deve guardare il vocabolario ungherese o tedesco o qualunque altro come invece suggerito un po’ saccentemente dal signor Urso in un primo momento. (Dove peraltro, occorre dirlo, troveresti le parole scritte nell’alfabeto in uso per quella lingua). Ma si guarda quello italiano, come alla fine lo stesso Urso si risolve a fare. Il quale, essendo la parola di origine straniera, riporterà una grafia mutuata da qualche altra lingua. Ma quando sul Devoto-Oli troviamo “Gulasch, dal tedesco”, stiamo parlando della lingua italiana e non del tedesco.P.S. Credete che il signor Urso ammetterà e mi darà ragione? Non conoscete i dalemiani!
Questo dibatito è sempre più interessante. Speriamo che finisca per l’anno nuovo (csf)
da Gian Paolo De Tomasi
Signora Rosati, mi creda, le parole “Zara”, “€ 3,90” e “buona qualità” non si conciliano tra loro, a mio parere. Il grande vantaggio di queste catene è aver capito che i bimbi crescono in fretta (ci voleva Mago Merlino?) e quindi di non puntare tanto sulla qualità, ma sul prezzo. Tanto tra 6 mesi quella maglietta non servirà più. Ed è giusto così, è una proposta di mercato che ha senso e che io stesso (mia moglie, nella fattispecie) sposo. Altri sono in ritardo su queste proposte, su questo concordo.
da Gabriele Giustri, Firenze
Ho la sensazione che seguire i consigli economici di Berlusconi è un po’ come portare il proprio figlio da un pediatra che si chiama Josef Menghele.
da Santi Urso
Duole contraddire l’esimio corrispondente. La succulenta diatriba è nata dalle fantasiose traslazioni proposte in sito. Il vocabolario italiano accoglie la lezione tedesca: gulasch (quella ungherese essendo ostica e comunque desueta). Non evvi, direbbe Otelma, altra definizione, men che meno anglofona. Prego inoltre di non confondere il vocabolario (i suoni) con l’alfabeto (la grafia). Dicesi dunque gulasch, in onore di Giose.piatte cordialità (nel senso di pianura)
da Corrado Vigo
“Non vi preocupate” ha detto Berlusconi. Infatti: il Dow Jones ieri è crollato del 7,3%.Speriamo che non dica”abbiate paura”: potremmo chiudere!
da Dan Galvano, Basilea
La seconda serata di Rai1 prevede Porta a Porta con Liza Miinnelli. La televisione svizzera italiana nello stesso istante sta trasmettendo uno special su Pink Floyd, Velvet Underground, David Bowie, Brian Eno, Genesis, ecc. Fate un po’ voi.
da Rino Olivotti
Era la sera del 9 ottobre 1963. Io me la ricordo bene. Circa a quest’ora quasi 2200 persone finivano sotto l’acqua e il fango a Longarone. Ne ho perso molti amici. E oggi sono stato a trovarli, amici e non , per un ricordo ed un fiore.
da Silvia Palombi
Giose, il mitico cuocoche in Largo La Foppa, che Allah l’abbia in gloria, ci accoglieva, noidella gloriosa sezione Togliatti di via Palermo, con gulasch epalachinski (li scrivo così perché così li ricordo e chissenefrega deldizionario magiaro, comunque io ho un Langenscheidt) alla fine diriunioni interminabili, direttivi animati e dopo gli attivi dipartito, con piatti caldi e quelle che noi chiamavamo palle di grasso emangiavamo col gusto della sfinitezza e del freddo delle serateghiacciate. Correva l’anno mesozoico, esisteva il partito comunista, lanebbia, i probi viri, l’Obraz e corso Como era una strada popolare. Nonc’era il Radetzki o come diavolo si scrive e da quelle parti sicamminava normalmente.
da Tiberio Faedi, Brescia
Cerco che tu Sabe (me lo permetti?) fai proprio una bella vita. Alta montagna, aria buona, vino rosso, belle donne al tuo fianco. Svelami la magia del tuo fascino.