da Vittorio Grondona – Bologna
Il caso, sì proprio il caso ha voluto che mi imbattessi nella Signora Ministra On. Mara Carfagna nella trasmissione di Matrix. Avevo infatti deciso di evitare trasmissioni simili a Matrix e a Porta a Porta, ritenendole solo utili supporti alla politica dell’idiozia. Molto meglio se parlassero solo di varietà… O di pettegolezzo sgorgante dalle prosperose labbra rifatte di opinioniste attempate. Tutta colpa dello zapping e della curiosità… Mannaggia!… La lingua non le manca di sicuro all’ On. Carfagna… Come del resto non manca a tutti i parlamentari che ciechi di interesse tifano Cavaliere. In sostanza, in ogni evenienza, molte parole e niente succo. L’unica considerazione finale positiva sta nel fatto che dopo averla ascoltata mi sono reso conto del perché stiamo andando alla deriva.
da Alessandro Ceratti
Si parla di qualità dei vestiti di marca e di qualità inferiore per quelli di fabbricazione cinese. Salvo che poi anche i vestiti griffati sono prodotti in Cina. Non dico che tutti i vestiti abbiano la stessa qualità però per provare a valutarla basterebbe fare dei semplici esperimenti. Comprare da un marocchino degli occhiali tarocchi e confrontarli con quelli autentici. Controllare quante persone sono capaci di vedere la differenza. Prendere un pulloverino grazioso al mercato, e applicarci un’etichetta prestigiosa. Osservare quanti bei complimenti si riceveranno per l’acquisto. Ecc. ecc. Io per parte mia, non compro (quasi) mai vestiti firmati, sono abbastanza ricco da potermelo permettere.
da Santi Urso
ovvero: il dito e il gulaschDuole notare che tra i gentili corrispondenti ci sia chi non si accorge di aver avuto ragione sin dal primo momento (in medicina: sindrome Segni, vinci la lotteria e butti via il biglietto). Aveva ragione chi sosteneva essere indiscutibile la lezione gulasch. Noi (plurale maiestatico, che mi merito per l’altissimo numero di neuroni acutamente rilevato dall’anfitrione) avevamo solo sottolineato la stranezza di consultare le definizioni in rete (che come in un talk show ospita con pari dignità fesserie e filosofie) piuttosto che un giusto dizionario. In questo caso erano indicati i migliori possibili, visto che nessuno sembrava saper leggere quello italiano. Ci è gradita l’occasione per confortare chi scrive cous cous e borsch: sono traslitterazioni esatte (pur se il secondo termine accetta volentieri una t dopo la erre). Mi fermo, perché mi rendo conto che lo scontro di un neurone contro tutti è sleale.ps. ma la mitica sezione Togliatti è più mitica della mitica Ghirotti?
E’ il piatto nazionale ungherese. Si tratta di una sostanziosa zuppa a base di carne, lardo, soffritto di cipolle e carote, patate e paprica.Ingredienti per 4 persone: 500 grammi di manzo; 60 grammi di strutto; 250 grammi di cipolle; 2 spicchi d’aglio; 1 cucchiaio di farina; 1 litro di brodo; 4 pomodori maturi ; 250 grammi di patate; 2 peperoni verdi; maggiorana; un pizzico di zucchero; cumino; paprica dolce; 1 bicchiere di vino rosso. Preparazione: Rosolare la carne tagliata a tocchetti con lo strutto, tritare le cipolle e l’aglio ed unite alla carne continuando a soffriggere il tutto. Spolverizzate con la farina e aggiungete il brodo, unite il cumino, la paprica, il sale, il pepe, la maggiorana, le patate a tocchi, i peperoni tagliati, i pomodori e cuocete 1 ora a fuoco basso. A cottura conclusa aggiungetevi il vino rosso.Dopo avere mangiato questo divino pastrocchio, l’urlo del mandriano esce spontaneo…
da Marco Marchisio – Netro
Ma il “gulash” (o comunque si scriva) non è quella specie di spezzatino papricato neanche tanto apprezzato dai palati italiani? Ma come diavolo può saltar fuori una discussione tanto appassionata in periodi così poco allegri?Si potrebbe ricavare un gulash da Berlusconi?
da Armando Gasparini, Veneto Alto
Ma possibile, con tutti i problemi irrisolti che abbiamo, il blog si intorcoli sul Gulasch ?A caso: La pelata di AL Tappone, l’ombrellone di Walterloow, il vento contro di D’Alema, il cohiba di Bertinights, le grandi labbra della Gruber, la velina di SanToro, quello/a dell’isola degli idioti…spremere le meningi compagni o sarà la fine!
da Gianni Guasto
Ho appena beccato un lurker: si chiama Luciano Moro, spia tutti i nostri elevati dibattiti con un misto di ammirazione e di invidia. Ci spia dal buco della serratura come facevano tutti i pazienti di Freud da piccoli con le loro balie mitteleuropee. Diteglielo anche voi di smetterla e di farsi avanti, se ha coraggio.
da Rita Rosati
150.000: questo è il numero degli insegnanti precari che dall’anno prossimo saranno senza lavoro. In questo caso i precari sono quelli che hanno lavorato per 15/20 anni nella scuola. 3000 saranno quelli dell’Alitalia ma per quest’ultimi cè stato un gran trambusto. E’ tutto un enorme ingiustizia, sociale ed umana.
da Bruno Stucchi
Io lo faccio cosi’, senza guardare il vocabolario.Carne di manzo o vitello, tagliata tipo spezzatino. Cipolla. Patate. Pomodori pelati. Paprika.Rosolare lentamente la carne in un po’ di burro, salare. Quando la carne ha buttato i suoi sostantifici succhi,aggiungere le cipolle tagliate sottili. A cottura quasi ultimata aggiungere le patate tagliate a tocchetti, i pelati e la paprikaa volonta’. Completare la cottura.
da Claudio Urbani, Roma
L’altra sera so’annato alla bireria Peroni, vicina a piazza Sant’Apostoli, de lato ar palazzo dove er nano tiene la sede de F.I., ma da seduti, pe’ fortuna, nun se nota. Ho ordinato er piatto ungherese, lì lo fanno bono e bona è la bira. Nessun problema, er cameriere ha capito subito anche se je l’ho detto come me veniva: “gulasc”