da Claudio Urbani, Roma
In un bar di una stazione, prima di andare al banco per ordinare, si passa alla cassa per lo scontrino: cosa le ha rispostol’italianissima cassiera alle sue richieste di chinotto e rabarbaro?
da Rita Guma
Giorgio Goldoni scrive che in Italia si protesta sempre contro il buonsenso: “c’è la protesta attuale, sempre ideologica, degli insegnanti controquanto si sta facendo per modernizzare definitivamente la scuola italiana:certo è molto più facile, per esempio, fare il maestro di sostegno che doverinsegnare la lingua italiana a chi non la conosce”. Forse non e’ chiaro che:1- nel complesso ci sono tagli notevoli al personale, percio’ per molti lascelta non e’ fra insegnare questo o quello, ma fra lavorare o meno; 2- farei maestri di sostegno non e’ “piu’ facile”, ma e’ un compito delicato efaticoso, ne’ nasce come mera opzione professionale, ma dall’esigenza disupportare i ragazzi con disabilita’ e le classi in cui essi sono inseriti;3- il modo migliore per imparare una lingua e’ la “full immersion”, mentrele classi separate sono il modo migliore per discriminare (separazione =discrimen in Latino).
da Pier Franco schiavone
Creare classi ponte è un’idea miserabile. Se fosse vero che i bambini stranieri rallentano la didattica, sciocchezza colossale (ho prove dirette, ma non ho spazio per spiegare), i prossimi passi saranno le classi differenziali, per i Down, che faticano ad apprendere, per i Rom, che si assentano, per i ciechi e i sordomuti, ecc. Rivedere le leggi sull’integrazione scolastica, per una destra becera come la nostra, non sarà un problema, in spregio ad una Costituzione già calpestata. Cossiga, che non considera gli art. 2,3,4,34,38 della Costituzione, dove il termine cittadino non va inteso in senso stretto, credendo di essere spiritoso, pur di fare una battuta su Veltroni, se la prende coi bambini. Atto ignobile da parte di un Presidente Emerito.
da Rita Rosati – Roma
Signor Goldoni, mia figlia è arrivata in Italia a sette anni dal Brasile, in quale classe l’avrebbe messa? Andando in una normale classe in un mese ha imparato l’italiano, parolacce comprese, cosa che in casa faceva a rilento perché comunque noi la capivamo. E’ senza buon senso pensare che in una classe speciale avrebbe imparato prima l’italiano e sopratutto si sarebbe sentita integrata e accettata. I bambini non devono crescere con i pregiudizi. L’insegnante di sostegno è un mestiere facile facile? Bambini down, bambini autistici, bambini dislessici ecc, le sembrano una cosa da niente? Ma dove vive?
da Alessandro Ceratti
Fino a poche settimane fa ho ospitato a casa mia un ragazzo russo che ha completato i suoi studi liceali in Italia dopo che la famiglia è dovuta ritornare a San Pietroburgo. Gennady (questo è il suo nome) era arrivato in Italia a 12 anni senza sapere una parola di italiano. E’ stato messo in una classe insieme a tutti gli altri e 4-5 mesi dopo sapeva parlare l’italiano benone. La stessa cosa gli era successa quando, qualche hanno prima, la sua famiglia era andata a risiedere negli Stati Uniti. Incidentalmente, poiché suo padre è stato impiegato per circa 6 mesi al CERN di Ginevra quando era in terza [sic!] liceo, ha approfittato della trasferta nel Lycée per impararsi il francese ottimamente. Certo, Gennady è una testolina di prima grandezza, infatti ha completato lo scientifico con 100 e lode ed ora ha raggiunto mio figlio alla Normale di Pisa. Però lo sappiamo tutti che i giovani imparono presto le lingue.P:S: Lo confesso: al tema di maturità ha fatto un errore di ortografia. Io la lode non gliel’avrei data.
da Michelangelo Moggia
Dubito che un partito che annovera fra le sue fila gente come Borghezio, Gentilini e Boso, abbia proposto le classi differenziate mosso dalla preoccupazione per i poveri bimbi stranieri che così imparano meglio la nostra lingua. La scuola è fondamentale per l’integrazione, i bambini imparano più rapidamente degli adulti, basterebbe un’insegnate di sostegno, che guardacaso viene tolto.
da Luca Serpieri
La proposta delle classi differenziate è stata accolta con alte grida di dolore e accuse di segregazionismo. Certo, se di guarda la cosa dalla prospettiva del bambino straniero, potremmo avere qualche perplessità. E se provassimo invece a guardare la cosa dal punto di vista di un bambino italiano? Stare in una classein cui buona parte degli allievi non capisce nemmeno la lingua dell’insegnate è veramente formativo per quelli che la capiscono? Chi siamo noi, che diritto abbiamo noi, di sacrificare la preparazione di chicchessia all’altare della integrazione razziale? Non possiamo dire, con altrettanta correttezza politica, che ogni bambino, quindi anche ogni bambino italiano ha DIRITTO di ottenere un’istruzione adeguata? E nessun bambino, mai, deve diventare uno strumento nella mani degli adulti per risolvere i problemi della società?
da Mario Strada
Lo leggo sul Corriere. Tullio De Mauro cita dati internazionali, calcolati per un buon numero di anni. Classi miste, meticcie, con handicappati ecc. aumentano le difficolta’ degli insegnanti ma sono un ottimo training per gli alunni. A me questi leghisti stanno cominciando a fare veramente paura. Dovremmo metterli in classi separate.
da Paolo Beretta
Non è male il sistema di Gasperini: pensarla in modo opposto a Veltroni. A me verrebbe di pensarla in modo opposto a Gasperini, ma di conseguenza dovrei pensarla come Veltroni e non lo sopporterei. In ogni caso, per una volta, devo ammettere che il suo ragionamento sulle classi d’inserimento non è sbagliato. Ovviamente, se restano solo classi d’inserimento e non diventano ghetti.
dall’avv. Lina Arena
Più d’una penna accenna al comunismo non appena si parla di Stato.Ma siamo certi che lo Stato prefiguri il comunismo? Lo Stato è una struttura giuridica che raccoglie e protegge una comunità insediata in un determinato territorio. Con il comunismo non ha nulla da spartire. In un regime comunista lo Stato involge ed occupa tutto, persone e cose.In un sistema capitalistico svolge solo una funzione di raccordo, controllo e protezione.Nulla di più. Perché appena si fa riferimento allo Stato o alla partecipazione dello Stato nell’economia si disturba il Comunismo?Vorrei una risposta dall’esimio Vittorio Grondona.