da Vincenzo Rocchino, Genova Antica Repubblica Marinara
Quasi tutti i paesi europei hanno diminuito le emissioni rispetto al 1990, in applicazione del Protocollo di Kyoto, mentre l’Italia le ha aumentate, allontanandosi sempre più dal suo obiettivo (-6,5% come media del quinquennio 2008-2012).
da Alessandro Ceratti
La partecipazione al nostro blog di un ex-brigatista mi pone un problema spinosissimo. Un po’ d’impulso mi viene da reagire come Gasparini. Poi rifletto e mi dico: dal punto di vista ufficiale, se ha finito di scontare la condanna assegnategli (e se ha goduto di sconti di pena, anch’essi ovviamente sono previsti per legge) è un cittadino riabilitato, con gli stessi diritti miei. E d’altro canto che cosa deve fare questo signore, sprofondare nell’abisso? Nullificarsi? Forse saremmo noi a non dovere avere interesse ad ascoltare quello che ha da dire. E d’altra parte è innegabile che conoscere l’opinione di un’ex-brigatista (su qualunque tema, in particolare sulle patrie galere) è più interessante che conoscere quella del salumiere sotto casa. E tuttavia permane il desiderio di “ridimensionare” quella persona. (…)
da Guglielmo Venturi Facendo zapping inciampo sull’ Infedele di Lerner e scopro che si discute sul grande problema dell’integrazione scolastica dei figli degli immigrati nel sistema scolastico italiano. Protagonista della trasmissione è il relatore del disegno di legge, il leghista Cota. Rilevo che il suo vocabolario non supera le ottocento parole, vale a dire che ci troviamo davanti a un caso di analfabetismo di ritorno ( ammesso e non concesso che ci sia stato un viaggio di andata). Come contraddittori ci sono insegnanti, presidi e una laureata ganese con 110 e lode. Che il mega problema che investe tutti i problemi dei paesi occidentali sia affidato a un tizio del genere mi deprime. Caro Cota, pota, cerchiamo di farci da parte e lasciamo spazio a chi mastichi un minimo della materia sulla quale si deve legiferare. (…) Pota!.
da Isabella Guarini, Napoli Caro CSF, però V.Morucci ha superato abbondantemente la ferrea regola delle 500 battute per partecipare al blog.
da Silvia Zanotti, Modena Grazie per il pensierino in dialetto, che capisco e parlo bene. Ho 35 anni, non sono una vecchia comunista, perchè Kremlin Cola? Io adoro la Coca Cola ma detesto alcune pratiche della multinazionale, per quello la boicotto. Allo stesso tempo mi fanno schifo tutte le copie sbiadite di quella bibita, dunque ho trovato un paio di alternative che gradisco e che non fanno parte dell’impero Coca Cola Company: chinotto e cedrata, normalmente Tassoni.
da Vittorio Grondona – Bologna
La galera è il frutto marcio della miseria causata da chi in galera non ci andrà mai. Per svuotare le prigioni due sono le cose indispensabili: volersi bene e distribuire equamente la ricchezza. Le eccezioni sarebbero in percentuale molto poche e quindi rappresenterebbero un rischio accettabile per qualsiasi società. Pura utopia, purtroppo!
da Claudio Urbani, Roma
La notizia che Bossi abbia brindato con il chinotto mi ha sorpreso: avrei pensato che gradisse la padana “spuma”.
da Pino Granata
La produzione industriale in Agosto è diminuita dell’11%. Gli ordini all’industria sono diminuiti del 5%. Credo che una situazione così disastrosa in Italia non si sia mai verificata sin dal 1974. Tutto merito dell’accoppiata Berlusconi-Tremonti i quali quando governano sono capaci di disatri biblici. La cosa grottesca è che più i due combinano disastri più aumenta il consenso al loro operato. Adesso romperemo con l’UE, disastro che sarà tremendo e che ci porterà ad essere come l’Argentina. Berlusconi e Tremonti saranno contenti, l’indice di gradimento per il governo arriverà al 99,99%. E buona notte ai suonatori.
da Biagio Coppola, Golfo di Napoli
Ricordo, non senza una punta di commozione, un gelato nel secchiello della ditta SOAVE (credo scomparsa) un variegato alla fragola che era di una bontà divina, erano gli anni ’60 e la mia infanzia procedeva serena e inconsapevole del futuro.PS: Non ho capito la battuta su Obama e Casablanca di Stucchi visto che il prossimo presidente non è ne ispanico ne transgender…
da Silvia Palombi
Schiavo’ una volta ci si capiva. Come hai potuto credere anche solo per un secondo che per me la soluzione atta a colmare l’iceberg di ignoranza delle ragazze bariste, la cui punta è il non conoscere le parole chinotto e rabarbaro, possa essere la classe ponte? L’assunto del mio povero post era che tanti indigeni (nativi, aborigeni, autoctoni) italioti hanno della loro lingua madre una padronanza così ridotta da essere sovente più asini di tanti immigrati, ergo le classi ponte sono una solenne minchiata. In più queste fanno le bariste! Prometti che se il pescivendolo con l’occhio atono ti chiederà cos’è coda di rospo ci dirai come ti senti. Non sei più quello di un tempo, mi offendo o mi preoccupo?