da Biagio Coppola, Golfo di Napoli
Certo che se Famiglia Cristiana appare l’unica voce fuori dal coro e definisce “Razziale” la mozione sulle classi-ponte proposta dai leghisti il PD è messo davvero male, per forza che il suo profeta Walter deve fare la corte a Casini, la pensano allo stesso modo!
da Mario Strada
Se va in porto l’alleanza PD/UDC, l’aspetto positivo e’ che possiamo prendere sottobraccio Cuffaro e domandargli: “Com’e’ andata?”. Quello che impressiona di piu’ e’ che se si va a guardare i libri di storia, la dinamica sembra del tutto simile a quello che e’ accaduto alla Sinistra Storica negli anni ’80 e ’90 del 1800, con Depretis prima e Crispi dopo. Sotto trovate il link ad una voce (Sinistra Storica) di Wikipedia. Scorrete la pagina e leggete il paragrafetto finale “Fine della Sinistra storica”. Auguri. http://it.wikipedia.org/wiki/Sinistra_storica
da Pier Franco Schiavone
Scusami Silvia, ho frainteso a causa dell’accento che hai dato alla barista. Quanto a Morucci, il primo istinto, leggendo il suo mail, è stato di chiedere cosa pensasse della carcerazione che fece subire a Moro, poi però mi sono reso conto che ha scritto cose sensate (ma non sono del tutto d’accordo), che non è tra gli ex brigatisti più presenzialisti, e che non si può chiedere l’ergastolo alla parola. Spero che Morucci non abbia scritto solo per ricordare il suo libro e che partecipi ancora in questo blog, per esempio mi piacerebbe sapere se si rende conto che ha contribuito a distruggere il sogno di un’intera generazione (la mia) spargendo puzzolente odore di polvere da sparo.
da Armando Gasparini, Veneto Alto …e Urbani non capisce perchè non vado a Roma!!! Una volta, poco tempo fa, un girotondino, alias Moretti, grido dal palco: con “questi” non si va da nessuna parte! Sbagliato! ( Di Pietro, adesso Casini, perfino il manifesto con le suorine oranti) L’omino dell’ombrellone ci ha portati dritti al cesso… e qualcuno sta tirando la catena! Mi passi la metafora CSF. Grazie.
da Isabella Guarini, Napoli Caro CSF, se si riflette siamo tutti ex di qualcosa . Da quando la vita si è allungata e non c’è più la pena di morte, almeno dove non c’è. siamo tutti ex: ex studenti , ex docenti, ex operai, ex professionisti, ex attrici, ex vallette, ex veline, ex carcerati. Perciò dobbiamo abituarci a vivere con persone che cambiano stato e identità senza problemi. Mancano solo i politici che sono sempre gli stessi.
da Carla Bergamo
Mi stupisce che sia passato inosservato in questo blog l’articolo del Financial Times su Berlusconi e su (parte dei) giornali italiani paragonati a quelli nord coreani (quanto a sudditanza e adulazione). Inammissibile l’alta percentuale di popolarità del pifferaio; dall’Italia ricevo solo parole di ripudio per il “conducator” de’ noantri: dove si nascondono i suoi fan? È incredibile, l’Italia sta andando malissimo: carceri dove i detenuti dormono per terra; di oggi la notizia che l’Italia è sesta in disuguaglianza sociale; quindici milioni di poveri e lui è là, fermo e inamovibile, sorridente e promosso dalla maggioranza del popolo nord coreano, pardon, italiano.
da Bruno Stucchi – Cuggiono. No. Nessun paese europeo (figuriamoci gli altri!) ha mantenuto gli impegni di Kyoto. Tutti hanno aumentato le emissioni di CO2. Alcuni pero’ hanno taroccato la contabilita’. L’avesse fatto l’Italia, apriti cielo. Ma se lo fa la Germania, allora… Per esempio contando le emissioni prima della caduta del muro di Berlino e dopo, a Germanie riunite. Geniale vero?
Non sono mai stato così d’accordo con CSF. Il PD, scaricando l’IDV, sta commettendo l’ennesimo errore, perché non volta le spalle ai giustizialisti ma ad un elettorato attento alla legalità, tutti i miei amici del PD la pensano allo stesso modo, non so il resto della base, ma sarei curioso di sapere da dove nascono le decisioni di Veltroni. Non è che ha per consigliere Polito, quello che ha detto che Brunetta fa cose che avrebbe dovuto fare il PD?
di Antonello Caporale (Repubblica)
Adesso che persino a palazzo Chigi sono stati installati i tornelli, che di fannulloni in giro non c’è ombra, che i baristi – l’ha detto Berlusconi! – sono disperati e confusi. Adesso che l’operazione trasparenza si può ritenere non soltanto avviata ma anche apprezzata, adesso, proprio adesso, il ministro della Funzione pubblica dovrebbe, secondo noi, riavvolgere la pellicola e rivedersi il film della guerra dichiarata, combattuta e in qualche modo anche vinta contro l’indolenza di Stato, la bugia da certificato, la piccola quotidiana malversazione. Noi gli consiglieremmo, per esempio, di convocare attorno a un tavolo tutti i suoi direttore generali. Ottimi manager della pubblica amministrazione che sono stati i primi a dare il via alla operazione trasparenza. Hanno scelto di obbedire ed esibire: ecco quanto guadagnamo, ecco come e dove. Perfetto. E così sappiamo, per esempio, a quanto ammonta la paga del dottor Francesco Verbaro, giovane dirigente a cui è affidata l’interpretazione delle norme, i dubbi e le ansie di chi deve applicare il contratto di lavoro. Centoquarantunomila lorde annue. Né troppo né poco. Giusto per un livello così elevato. Però un dottor Verbaro, anch’egli Francesco, sicuramente un omonimo, è membro anche del comitato direttivo dell’Aran Sicilia, l’agenzia nazionale che gestisce e fa applicare i contratti di lavoro. Incarico che in Sicilia, ha comunicato l’efficiente e preziosa segreteria generale, è retribuito con una decurtazione del trenta per cento, volontariamente decisa tempo fa. Da 113mila lordi annui a 80mila annui, sempre lordi. Il dottor Verbaro, sicuramente omonimo di quell’altro, collaboratore del ministro, si è associato alla cura dimagrante. C’è però un altro omonimo, un altro Verbaro, un terzo Francesco, che è consulente al comune di Milazzo e fa l’esperto del sindaco del luogo per le materie giuridice. Due anni da esperto, 22mila euro più altri 22mila euro. Lordi però. Da un foglio a un altro, da un terzo a un quarto Verbaro. Un omonimo, l’ennesimo, del primo, del secondo e del terzo. Perché la Corte dei Conti, scrive il settimanale messinese Centonove, ha aperto un procedimento contro la Provincia di Messina colpevole negli anni scorsi di aver affidato con mano troppo leggera delle consulenze. Tra queste una di 127mila euro a un certo Francesco Verbaro per l’aiuto alla redazione della nuova pianta organica. Aiuto che si stima fu prestato per poche settimane e non per molti mesi, come esigeva il contratto. Ecco, fossimo il ministro Renato Brunetta, convocheremmo attorno a un tavolo i principali dirigenti, i più fidati collaboratori e avanzeremmo il dubbio: “C’è gente che fa il consulente e ha il vostro stesso nome e cognome. Sono omonimie, questo è sicuro…”. E se si volesse valutare la questione da un altro punto di vista, si potrebbe dire: al ministero della Funzione pubblica ci sono, forse, superconsulenti, ma, di sicuro, nessun fannullone!
dall’avv. Lina Arena
egregio sabelli Fioreti, le sue considerazioni sul PD mi fanno ridere di compassione e mi inducono ad insistere in un mio radicato convincimento: la cultura politica italica è molto modesta grazie ad un partito comunista che ha fatto capire poco o nulla della sua ideologia e dei suoi obbiettivi.Si lotta per riformare e poi per fare che cosa? Si lotta per il piano regolatore ma per quale obbiettivo? cambiare il sisema oppur no? Sul mutamento del sistema risiede la grande incognita ed il grande interrogatotivo su cui i grandi marpioni non intendono rispondere. Non risponde Veltroni, non risponde D’Alema e non risponde neanche Fausto Bertinotti. Perchè? Non risponde neanche Sabelli Fioretti che di politica economica conosce appena quella delle proprie tasche.