da Dan Galvano, Basilea
Eh no, cara Silvia Palombi. A dissociarsi siamo in due (il mio scambio di vedute con Gasparini qualche giorno fa). Piuttosto sono anch’io d’accordo con Guiotto e altri sul numero di battute. Una volta fatte le dovute eccezioni per gli “esordienti”, Morucci incluso, le 500 battute andrebbero rispettate da tutti.
Perché siete tutti d’accordo e poi sforate tutti? (csf)
da Stefano Foffa, Ginevra
Complimenti a CSF per la performance, ma il Papa c’era gia’ riuscito parecchio tempo fa.
da Gianni Guasto
Mi chiedo se un giorno la nostra epoca non verrà ricordata come quella in cui gli OGM vennero rifiutati “a prescindere” dal loro contenuto: se ciò sarà, le ragioni del rifiuto verranno spiegate come superstiziose.Io capisco che non possa essere accettato un OGM che abbia trapiantato nel DNA il gene del profitto economico a scapito della qualità, della salubrità, della conservazione delle biodiversità: ma se si realmente si potessero impiantare geni utili alla salute umana, davvero dovremmo respingerli?
da Alessandro Rossi – Milano
Questa volta non condivido. Se tu vuoi entrare alla Camera con il cachemirino o con la giacca rosa a righe bianche, io ci voglio entrare in pantaloni corti. Perché no? Però se ci sono delle regole bisogna rispettarle altrimenti ci comportiamo sempre come noi di sinistra che cerchiamo il pelo nell’uovo e poi facciamo cadere Prodi e ci prendiamo il tanto odiato Berlusconi perché “almeno si può fare satira liberamente” (sai che soddisfazione). Anzi ti dirò di più: io non posso tollerare nemmeno i parlamentari che – ripresi dalla televisione – se ne infischiano e masticano bellamente la cicca. Regole e buone maniere mi piacciono anche se sono di sinistra.
Io credo che sia tempo perso cercare di inseguire una legittimità formale soprattutto in un ambiente dove non è ritenuto importante il principio della legittimità sostanziale. Tra uno in short e uno con la fedina penale sporca vuoi sapere chi preferisco? Vuoi sapere chi stimo di più? Vuoi sapere a chi affiderei i miei risparmi?(csf)
da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
… ed io, fra di voi…
da Domenico De Franco, Arco (TN)
Caro il mio Sabellone, la storia della tua idiosincrasia per le giacche puoi raccontarla a chi non ti conosce bene.O alla Carfagna, per fare colpo su di lei…
Maledetto Mimmo, mi hai beccato ! (csf)
BONDOLIZE!
E’ nato il primo generatore automatico di poesie di Bondi. BONDOLIZER
da Raffaella De Bartolo
Non sono pienamente sono pienamente con la sua posizione sulla giacca, perché mi ricorda tanto le polemiche che, come insegnante, sono stata, e sono, costretta a subire da alunni che difendono il diritto di venire a scuola vestiti come meglio credono: in minigonna fior di natiche, maglie con scollature vertiginose, canottiere maschili e femminili adatte ad un abbigliamento da spiaggia, cappellini tenuti in testa in classe, etcetera.Vai a spiegare che così “vestiti” non va bene venire a scuola! Discussioni a non finire alle quali viene messo fine appellandosi al regolamento d’Istituto.La sua polemica è simile: la giacca non è solo forma ma sostanza. E’ un modo per portare rispetto al luogo in cui ci si trova e alle persone che in quella Isitituzione ancora credono. E’ vero che alcuni parlamentari non sarebbero degni di frequentare neanche i mercati generali, tanto sono ignoranti e maleducati; ciò non toglie, però, che chi è educato davvero lo dimostri anche attraverso il mezzo formale dell’abito.Io trovo snob e fastidiosa questa abitudine di presentarsi in maglione casual da migliaia di euro (vedi Marchionne, seguito da altri che lo imitano) o in camicia con maniche arrotolate fino al gomito e cravatta, tenuta adottata da alcuni giornalisti Rai (vedi Sposini e, prima di lui, il giornalista, di cui mi sfugge il nome, che commentava le Olimpiadi invernali di Torino 2006): cosa c’è di male a non distinguersi a tutti i costi nell’esteriorità, per distinguersi invece nella sostanza delle idee? Forse il ritorno al cerimoniale ed all’educazione nei rapporti interpersonali, di questi tempi, farebbero certamente bene anche al costume del nostro Paese.
da Giorgio Guiotto
Ciao Cisf, ho sempre letto e mai partecipato, ti devo ancora i 5 euri della maglietta, vedo che i tuoi ospiti sono sempre gli stessi anzi no, c’è una new entry: il brigatista. Mi stupisco che gli venga concesso tutto questo spazio – non leggo i suoi interventi, non meritano la mia attenzione – e tutte quelle battute. Volevo però chiedergli una cosa: si sentiva un figo con la pistola in mano?
Che ritorno trionfale. Invece di dirmi che mi devi ancora 5 euro potresti mandarmeli, sarebbe più elegante. Più elegante ancora sarebbe mandarmeli tutti e dieci. In fondo io la maglietta te l’ho mandata intera. Poi una grande frase, espressione di una cultura che adoro: non leggo gli interventi del brigatista, non meritano la mia attenzione. Siamo tutti oppressi da un immenso senso di superiorità.(csf)
da Silvia Palombi
Csf scrive: Tutti a discutere sul diritto di Morucci a parlare e nessuno curioso di sapere che cazzo ha scritto. mi dissocio: tutti tranne io.🙂