da Michele Lo Chirco
Caro Stucchi, mi dispiace che Ella abbia preso male il mio post, ma la sua animosità poteva dare a intendere chissà cosa. Per le prossime volte, prenderò informazioni dai miei amici giudici meridionali al fine di sapere se qualcuno è realmente imputato, Ella, nel frattempo, continui a darmi pure del Lei, visto che non ci conosciamo e che il caffè assieme non l’abbiamo preso. Sa, qui nel sud alle formalità ci teniamo ancora.
da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, si discute delle pennellate per nascondere il capezzolo della Verita’ disvelata dal Tempo, posta a sfondo della sala stampa di Palazzo Chigi, come fossero le braghe messe ai nudi dalla Controriforma. Per me si tratta di un cattivo allestimento della sala da parte di chi non conosce le regole della visione, della ripresa televisiva e cinematografica. Dirò di più, di chi non conosce le regole della prospettiva. O si tratta di un brutto scherzo alle spalle del Presidente del Consiglio.
da Paolo Beretta
Mauri, tu mi stupisci. Ti sei accodato anche tu alla Sagra del Luogo Comunecon l’intervento sulle moschee ? Che alcune siano centri di reclutamento nonci piove (e con questo caldo…), ma fosse vero per tutte saremmo già unanazione islamica da illa tempore, cosa che non mi pare sia successa. Incompenso, non ci sono più le mezze stagioni.
da Bruno Stucchi – Cuggiono
Nessun problema con la giustizia, quindi, caro Lo Chirco, prima di darmi dell’imputato, informati.Ho pero’ conosciuto personalmente un paio di giudici a e anche un GIP, quasi parente. La loro poverta’ intellettuale, la loro ignoranza abissale (al di fuori delle regole del mestiere: quanto basta per passare i quiz), la loro incapacita’ di esprimersi in un italiano standard, senza troppe inflessioni dialettali meridionali, la dice lunga sulla giustizia, che loro amministrano come mandarinato assolutamente insindacabile.Quanto poi alla voglia di lavorare… Abbiamo gia’ detto.
da Claudio Urbani, Roma
No caro amico Mauri, non sono affatto d’accordo. Se delle mosche si fa un uso sbagliato del luogo, non è abbattendole che si risolve il problema. La moschea è e rimane un luogodi culto e preghiera e certe campagne leghista, se ben osservate, son contro la costruzione delle moschee unicamente per contrastare l’avanzare dell’Islam e mantenere ben salde, senza concorrenza aggiungo, le radici e l’egemonia cattolica. Se un professore di matematica insegna che due più due fa cinque, si pretende di distruggere le scuole?
da Armando Gasparini, Alto Veneto
Per l’esclusivista di Belluno: Trovo sosprendente che uno passi casa per casa alla ricerca del mio cognome, ma deve per forza alitarmi in viso, per apparire sul suo elenco?!?!…le assicuro, comunque, che il comune dove abito confina con il Trentino: Olivotti sia gentile, mi collochi Lei…mi sta bene tutto!(…)
da Michele Lo Chirco, http://leformicheelettriche.blogspot.com/
Ma Stucchi ha qualche problema con i giudici? Forse ha partecipato al concorso e non l’ha passato? La sua mi pare un’ossessione, quasi quanto quell’altro che si fa le leggi ad personam.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Nel 500 Daniele da Volterra mise le braghe ai nudi della Cappella Sistina, guadagnandosi il nome di Braghettone. Oggi, nel terzo millennio, “Braghettone” è tornato nei panni del cavaliere, per coprire i seni della Verità, e senza ricorrere a leggi o decreti confezionati a misura; ormai quasi tutta la stampa non vede, o finge di non vedere, perché appecorata, come dice Casini. E lo dice uno che se ne intende: quella posizione l’ha mantenuta per ben cinque anni.
da Mario Strada
Il famigerato Sabelli ha provveduto a coordinare la presentazione del libro a Lavarone (1.200 metri sul livello del mare: furbo lui). Sempre il famigerato Sabelli sta curando una serie di presentazioni, nello stesso luogo, di altri libri. Trovate tutte le informazioni al link http://www.chiarelettere.it/Circa “Il ritorno del Principe”: alla presentazione del libro a Palermo, agli inizi di Luglio, il Procuratore Caselli ha aggiunto, alle azioni del Principe, il rapimento Moro e la mancata diffusione ed utilizzazione politica dei documenti segreti di Moro da parte di quei Rivoluzionari delle BR.Rassegna stampa del libro, filmati ed audio di presentazione, al link: http://www.chiarelettere.it/?id_blogdoc=1955252
No , caro Lo Chirco, i messaggi subliminali non appartengono alla cultura napoletana.Dopo quindici anni di monnezza per strada, per far capire che non bisogna gettare carte e cartoni a terra bisogna dare la dimostrazione pratica, come per l’altro significato si rinvia alle pitture parietali dei postriboli pompeiani. Se c’è una caratteristica che non manca ai napoletani è l’autenticità, compresa la monnezza. C’è da dire che i nostri amministratori avrebbero potuto dare dimostrazioni di civiltà più del Cavaliere, invece di starsene rinchiusi nei castelli sul mare.