da Carla Bergamo, Friuli
Ai ai ai… come potrà una persona di lingua portoghese prendere un aereo con la scritta “CAI”? Letteralmente “CADE”…C’è di che consumarsi le palle, a forza di scongiuri. La tragedia di un governo ridicolo continua.Gente, sono in Italia da oltre un mese e non vedo l’ora di tornare nel Secondo Mondo (Lula, mi manchi!).
da isabella Guarini, Napoli
Cara Silvia, non vorrei deluderti, ma si dà il caso che sono andata a fare la solita passeggiata pomeridiana in Via Caracciolo, salendo fino al Castel dell’Ovo, da dove, lasciatemelo dire, si può godere di uno dei più bei tramonti del mondo. Proprio qui su una porticina medioevale, ho scorto una targa che ha attirato al mia attenzione: Club Alpino Italiano, Sede di Napoli. Mi sono ricordata del tuo post e mi chiedo che cosa ci faccia il CAI in un castello in mezzo al mare.
da Mario Strada
Ho letto su Dagospia che il Ministro della Pubblica Istruzione, Gelmini, milanese di nascita e di studi, ha superato l’esame per l’esercizio della professione forense a Reggio Calabria. Se fosse vero, bisognerebbe capire perche’ e’ andata in Terronia, che e’ cosi’ squalificata.
da Corrado Vigo
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini finisce nella bufera per essersi immerso in acque vietate al largo dell’isola di Giannutri (Grosseto).Poi cerca di riparare dicendosi disposto di pagare la multa. Ma non basta: intanto l’immersione l’ha fatta. Come dire: “vado in controsenso, e poi pago la multa”.Povero Giorgio Almirante. Se potesse vedere che hanno fatto del suo partito; come molti giovani deputati e militanti di AN sono solo dei fannulloni aggrappati al vento del comando, o peggio dei finti condottieri che pontificano emettendo anche poderose”bolle papali” (che si rivelano del tutto inutili ed anche dannose).Povero Giorgio Almirante, che della signorilità aveva fatto un baluardo, così come pure della coerenza del suo partito.
da Pino Granata
Pare che tutti facciano finta di non essersene accorti, ( Sabelli, Travaglio e Grillo dove siete?), ma ad accompagnare Fini nella sua non autorizzata immersione in acque protette, c’era un’imbarcazione dei pompieri. Ora io non so se tra i compiti dei pompieri ci sia quello di fare da scorta al presidente della camera quando questo si diletta a fare cose vietate. E poi, di grazia, vorrei sapere se l’imbarcazione e gli uomini che erano d’appoggio a Fini sono stati pagati da lui o dovremo pagarli noi? Credo che se una cosa del genere l’avesse fatta Bertinotti quando era presidente della camera, il giorno dopo Libero, Il Giornale e Gasparri avrebbero chiesto le dimissioni immediate e lo avrebbero denunciato.
da Pier Franco Schiavone
..una di quelle persone che quando hanno un’idea fissa, nel suo caso la vendetta, vanno avanti ad libitum. È innegabile che abbia scritto libri revisionisti. Sulla resistenza è stato scritto tutto, chiunque scriva un libro su questo argomento è destinato a venderlo a pochi estimatori. Pansa ha abilmente scatenato un putiferio che gli è valsa pubblicità gratuita. Lui sa, non lo ammetterà mai, ma lo sa bene che alla fine dell’ultima guerra era prevedibile che qualcuno si facesse giustizia politica e altri approfittassero per regolare fatti privati o compiere atti delinquenziali, fu un fenomeno conosciuto dagli storici, ma storicamente marginale, non sufficiente per una revisione. Pansa è stato sputtanato dagli intellettuali dalla sinistra e allora lui si vendica.
da Claudio Urbani, Roma
Prima fa pubblicare su un suo settimanale, Panorama, un articolo con delle intercettazioni su presunti favori di Prodi a dei congiunti, poi all’oscuro delle dichiarazioni di questi che denunciava un tentativo patetico di strumentalizzazione, da parte di Berlusconi, per avere consensi sulla legge delle intercettazioni, aggiunge gaffe a gaffe. Infatti, forse all’oscuro di quanto dichiarato da Prodi, gli esprime tutta la sua solidarietà propugnado l’urgenza della legge sulle intercettazione. La replica immediata di Prodi è stata che le intercettazioni servono ai giudici e che le sue si potevano pubblicare tranquillamente. Che il nano stia perdendo colpi?
da Michele Lo Chirco, studiolo
E’ il solito copione, ormai lo conosciamo: i giornali del capo lanciano l’amo (le intercettazioni di Prodi), alcuni abboccano (Ah, hai visto il Romano? pure lui come gli altri!), il gran capo invece fa la faccia seria e dice: “E no!, io solidarizzo con il mio amico Romano, le intercettazioni sono cose sporche e cattive!”
da Vittorio Grondona – Bologna
Personalmente l’assenza del calcio come è attualmente strutturato in TV ed in radio, non mi tocca per niente. Anzi sarebbe addirittura una magnifica occasione la sua totale eliminazione per riuscire finalmente a scegliere la navigazione in acque nuove a fine settimana e non solo. Ciò premesso ritengo che sia una vergogna inqualificabile obbligare la televisione pubblica a pagare concessionari statali per trasmettere in chiaro gli avvenimenti sportivi di interesse nazionale, calcio compreso. E’ come pretendere il pagamento per mandare in onda la celebrazione della messa alla domenica o per comunicare qualsiasi ammonimento proveniente dal Vaticano. Qui finisco, ma incavolato come sono, avrei tante altre cose da dire in proposito.
Gentile Avvocato Lina Arena, probabilmente lei ha ragione, ma è talmente incavolata con la sinistra che non ha colto, questa volta, l’ironia velata del mio post. Non a caso ho fatto il distinguo Chiesa e Vaticano. E’ ovvio che i soldi sono essenziali anche per la Chiesa, ma non sono il suo scopo. Sono lo strumento che le consente di esercitare la sua missione… I fedeli lo sanno e contribuiscono, infatti. Il Vaticano, nel corso dei secoli ha invertito le cose: esercita la missione della Chiesa per fare danaro.