da Giovanni Pintimalli, Catanzaro
La legge sull’immunità per le quattro maggiori cariche dello Sato contiene una grave omissione. Bisognava disporre che fosse tolto dalle aule giudiziarie il cartello: “la legge è uguale per tutti”.
Tremonti rapito dagli alienidi Michele Serra
Sembra che il ministro Tremonti sia stato rapito dagli alieni. E’ riuscito ad inviare dallo spazio un memoriale in cui elenca le ragioni della mancata riduzione fiscale promessa in campagna elettorale
Come mai il governo Berlusconi non ha ridotto le tasse, come aveva promesso in campagna elettorale? Lo abbiamo chiesto al ministro Giulio Tremonti, che molto correttamente ci ha inviato un memoriale che elenca tutte le ragionevoli cause di questa inadempienza.
1. Proprio il giorno che mi proponevo di varare la riduzione delle tasse, un raggio verde mi ha prelevato nel parcheggio del ministero e sono stato rapito dagli alieni. Ho spiegato a quegli omini fosforescenti, con i quali comunicavo telepaticamente, che dovevano immediatamente rilasciarmi perché stavo per ridurre le aliquote Irpef, ma mi hanno risposto che questa l’avevano già sentita e dovevo inventarmi una scusa migliore. Sono ancora trattenuto sull’astronave e sono riuscito a spedirvi fortunosamente questo carteggio buttandolo dall’oblò del gabinetto.
2. Nel momento esatto in cui stavo per firmare, ho avuto il colpo della strega e non potevo più chinarmi sulla scrivania.
3. Io volevo assolutamente ridurre la tasse, ma una fattucchiera mi ha trovato il malocchio e ho dovuto lasciare il paese portandomi dietro solo un decotto d’erbe e un paio di camicie di ricambio.
4. Non ci crederete, ma nell’istante preciso in cui pronunciavo la frase “Adesso voglio proprio ridurre le ta..”, è caduto l’intonaco del soffitto e i pompieri hanno sgomberato il ministero a causa di una brutta infiltrazione d’acqua piovana.
6. Leggendo Jacopone da Todi ho avuto una crisi mistica e mi sono detto che le tasse sono l’ultimo dei problemi. Bisogna contemplare la maestà del Creato e lasciare perdere questi stupidi affanni materiali.
7. Mi sono infiltrato nella Jihad e per non dare nell’occhio devo scrupolosamente attenermi ai principi del Corano, che non prescrivono interventi sulle aliquote, almeno a breve termine.
8. Avevo lasciato il bollito sul fuoco e ho dovuto precipitosamente rientrare a casa, pregando i miei collaboratori di riporre in un cassetto il provvedimento in questione.
9. Sono molto malato, fin da bambino soffro di continue espettorazioni, la dovete smettere di tormentarmi.
10. Con il lavoro che ho da sbrigare, è comprensibile che uno non riesca a stare dietro a tutto quanto..
11. Sono improvvisamente impazzito. Canto in continuazione le gighe tipiche delle mie montagne, danzo nei corridoi, bacio sulla bocca tutti i funzionari del ministero e coltivo pomodori nel cesso. Hanno dovuto interdirmi.
12. Dovevo disputare una importante gara di go-kart, sport del quale sono molto appassionato, e finché non sarà finita la stagione di gara non posso recarmi al ministero. Punto al titolo regionale seniores.
13. Mi si è inceppata la stilografica dono della mia madrina di battesimo, e per scaramanzia io firmo le mie leggi solo con quella. Dovrò aspettare che il fedele riparatore di Sondrio, partito per un anno sabbatico in barca a vela, riapra bottega.
14. I miei familiari sono contrari, anche se non vogliono spiegarmi perché.
15. La mia segretaria ha problemi sentimentali e non ci sta con la testa. Invece di consegnarmi gli sgravi fiscali da firmare, mi porta la prima scartoffia che le capita. Ho già firmato una nuova regolamentazione della pesca al luccio e le norme per calcolare la volumetria dei solai, ma se dovessi dirvi che so dove quella scriteriata ha ficcato la nuova legge fiscale, mentirei.
16. Ho pensato, con Pascal, che “una lunga attesa rende i piaceri più intensi”.
17. Porta sfortuna.
18. Me ne sono dimenticato.
19. Era una delle tante balle elettorali. Una più una meno, che volete che sia. E adesso vi saluto, ho un summit con il comandante Abdenosar III, gran commodoro della galassia di Bamberg. Ve l’avevo detto che sono stato rapito dagli alieni?”.
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Tra la famiglia Bossi e la scuola evidentemente non corre molto feeling. Anni dopo la millantata laurea in medicina di Umberto Bossi, il figlio Renzo viene ora respinto per la seconda volta alla maturità scientifica. Ma niente rimbrotti da parte dell’illustre genitore al poco diligente rampollo. Niente ceffoni o castighi padani. Perchè la colpa, sostiene Bossi senior, è dei professori terroni che hanno discriminato il figlio e la sua tesina su Carlo Cattaneo, pilastro della cultura padana. Senza professori terroni il Bossi junior sarebbe promosso a pieni voti, pronto ad entrare di diritto nella ristretta e prestigiosa cerchia degli intellettuali della Lega Nord.
da Gianni Guasto, Bogliasco
Signora Guarini, ascolti: “dov’è la vittoria? Le (= a lei, all’Italia) porga la chioma (= la vittoria porga la chioma, cioè faccia il gesto d’inchinarsi, all’Italia), ché (= perché) schiava di Roma Iddio la (= lei, la vittoria) creò”. Dio creò la vittoria per essere “schiava” (cioè indissolubilmente legata) a Roma. Pertanto Roma (quella storica, non quella di oggi) e la vittoria sono indissolubili. Sarebbe come dire che Dio creò la bellezza perché fosse schiava di CSF.Si lo so, il testo é brutto e complicato, e la musica é una marcetta banale. Cambiamo pure l’Inno, ma finiamola con le interpretazioni a casaccio.
da Claudio Urbani, Roma
Vorrei rassicurare chi si preoccupa, ironicamente, che la prof. Rita Levi Montalcini, malgrado i suoi 98 anni e la salute non certo delle migliori, continua nella sua attività di studiosa ad onorare quel premio Nobel ampiamente meritato. Assicurare anche che continua anche a onorare con grande dignità la sua carica di senatore della Repubblica senza alzare alcun dito contro chichessia, perché è rispettosa sia della carica, che con pieno onore che riveste, che del prossimo, ciunque esso sia. Conoscendola personalmente, le assicuro, sig. Stucchi che non ha fatto mai da “sospensorio” a chichessia, se non per vera convinzione personale.
da Pier Franco Schiavone
Lo Chirco scusa, nel raccontare la storiella dell’INPS, ho scritto Rocchino. Per quanto riguarda la Montalcini, faccio notare che ricevette un’indesiderata popolarità a causa delle invettive della CDL, mentre i fascisti di Storace la insultarono anche per il profilo giudaico. Infine, cara Isabella, a me, per esempio, l’inno, che in realtà si chiama molto semplicemente: Il Canto degli Italiani, sotto il profilo musicale (musica di Michele Novaro) piace, è allegro, impetuoso (piacque anche a Verdi), non è lugubre come altri, né pomposo coma la Marsigliese. Quanto alla locuzione Schiava di Roma, è riferita alla vittoria, che c’entra la democrazia, mica Mameli voleva rendere schiavo qualcuno.
da Vincenzo Rocchino, Genova
“il rilancio a capitale italiano della compagnia di bandiera”, secondo quanto afferma il ministro dello sviluppo economico Scajola, “è vicino” : una cordata di imprenditoria stracciona – con soltanto 600 milioni -, e apportando il doppio dei tagli al personale previsto da Air France, pretenderebbe di risolvere i problemi Alitalia …. Ahi! Ahi! Il fallimento Alitalia lo vedo sempre più vicino.
da Mario Strada
Questa storia della separazione per morte di Gianni Guasto mi ha fattoridere. Rende bene l’idea. E poi associare la morte a quello che faquesto centro destra e’ quello che ci vuole. Sarebbe il caso didiffonderla e di farla diventare uno slogan da corteo. Magarialla prossima manifestazione.
da Gianni Guasto
Poi, verrà il momento di indire nuove elezioni, e non si potrà far altro che avere nuovamente Lui, perché altrimenti lo processano, e così via in eterno, fin che morte (sua o mia) non ci separi.
da Antonio Leonforte, Roma
Caro Schiavone, nel mio caso l’INPS si è perso quasi diecimila euro di contributi versati nella gestione separata da varie Pubbliche Amministrazioni di cui sono stato consulente fra il 1998 ed il 2001. E se ha smesso di perdersi dati è solo perchè dal 2002 sono passato a Inarcassa, che almeno funziona. Sono quattro anni che ogni anno chiedo di aggiornare il mio estratto. La dirigente dell’ufficio di competenza ha candidamente ammesso che specie a Roma questa situazione è frequentissima e che non si sa bene quando potrà essere risolta. La verità è che i sistemi informativi dell’INPS sono al collasso, bisognerebbe mettersi d’accordo e presentare un esposto.