da Pino Granata
Il vaffa di Sacconi all’indirizzo di un sindacalista della Cisl, non deve affatto sorprendere. Il vaffa di Sacconi unito all’epiteto di coglioni dato dal cavaliere mascarato agli elettori di centrosinistra fa parte del bagaglio culturale di questo centrodestra golpista e prepotente. Consoliamoci il peggio deve ancora venire. L’insofferenza di Berlusconi nei confronti di tutta la Magistratura ed il desiderio di non essere giudicato da nessuno ed in nessuna maniera è una chiara dimostrazione della voglia di dittatura che Berlusconi ed i suoi hanno. Almeno io sto a Milano e la Svizzera è vicina.
da Carla Bergamo
Quell’infiltrato del papa ha detto ‘nein’ al nostro Unto del Signore e gli ha indirettamente dato dell’impuro. Fossi in lui mi proporrei alle prossime elezioni papali e, eletto a furor di popolo, mi farei una legge canonica ad personam. Tié.
Caro CSF, non dobbiamo sconcertarci se vi sono obiettori di giustizia , che non se la sentono di applicare le leggi approvate dal del Parlamento. Vi sono anche gli obiettori di coscienza, come i medici di fronte all’aborto. e gli obiettori fiscali, coloro che contestano le tasse. . È la democrazia, bellezza! L’importante è non generalizzare.
da Isabella Guarini, Napoli
Alcune osservazioni sul Cavaliere di Indro Montanelli e di Umberto Bossi. Occhetto, per non smentire la sinistra, in campagna elettorale 1994 promette sacrifici… Dal primo numero del giornale “La Voce” di Indro Montanelli 22 Marzo 1994. Qui.
da Vittorio Grondona – Bologna
Come non condividere quanto sostiene il giudice Sansa e le opinioni dell’amico Guasto? Sicuramente tantissimi italiani si schiererebbero con Sansa condividendone idee e principi, pronti anche ad appoggiarlo concretamente in manifestazioni di piazza. Ma come non andare contemporaneamente ai tempi di tangentopoli e a Di Pietro. Tutti si ricarderanno come gli italiani si schierarono a sostegno di questo magistrato e della procura di Milano, tutti osannavano il suo coraggio e condividevano le sue inchieste. Ovviamente non mancarono i suoi errori, la sua popolarità era così alta che lo stesso Berlusconi lo invitò a diventare ministro. Ma piano piano, in maniera scientifica e mediatica cominciò il suo massacro, andando a spulciare ogni piccola pagliuzza, persino un auto acquistata a prezzo di favore fu ingigantito a scandalo nazionale. Siamo ora sicuri che per Sansa non possa accadere lo stesso? Il potere mediatico sappiamo bene chi lo detiene e l’uso malefico che ne fa’ per manipolare pro domo sua.
da Claudio Urbani, Roma
Chi conosca anche solo superficialmente il Giudice Adriano Sansa può facilmente intuire quanto gli sia costato scrivere l’articolo postato dal sottoscritto a questo blog, nel quale egli annuncia il proprio rifiuto di applicare la legge salva-premier.Per un magistrato come lui, rigoroso fino all’antipatia, questo pronunciamento é certamente drammatico e di svolta, perché stante l’equilibrio tra le forze in campo (pro e contro la Costituzione), l’esternazione potrebbe anche por fine alla sua carriera.La sconfitta del cittadino magistrato contro lo Stato occupato dagli eversori per volere degli italiani, é fin troppo prevedibile (e sarò grato a chi mi smentirà), ma non per questo meno importante e decisiva. Da troppo tempo, infatti assistiamo impotenti alla demolizione della Costituzione e dello Stato di Diritto, obbligandoci a tacere perché convinti che la demonizzazione ingrassi l’avversario. Tuttavia, l’avversario ingrassa anche demonizzando chiunque lo avversi, e quindi non c’é partita. Per questo, dobbiamo dirci che Sansa non é solo: noi saremo idealmente con lui, e ne condivideremo caparbiamente la sconfitta, sicuri che, almeno così, ci resterà qualche cosa di valore da tramandare a quelli che verranno dopo.
da Gianni Guasto, Bogliasco